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VOR 530 Ahola Replica

“Sei Giorni” indimenticabili

Com'è fatta


Una special, anzi una replica, prodotta in 50 esemplari, copia fedele della 530 portata alla vittoria nella Sei giorni dal finlandese Mika Ahola. Dall’esperienza del reparto corse dell’azienda ecco una enduro pronto gara a 8.550 euro chiavi in mano.

Il nuovo proprietario della VOR è la Mondial off Road Srl e su questa 530 Ahola Replica è come se ci fosse un cartello “nuova gestione” che invita a provare la differenza rispetto al passato.
Eccoci allora su un bel percorso enduro per verificare il lavoro svolto dai tecnici della Casa di Ronco Briantino.
Pesa 118,4 kg, suddivisi in 56,4 kg sull’anteriore e 62 kg sul posteriore. Ha telaio nichelato per esaltare l’estetica della struttura perimetrale, speciali piastre in ergal, il carburatore Keihin FCR da 39 mm e l’avviamento solo a pedale.
Scelta effettuata all’insegna della leggerezza del motore e confermata dai carter in magnesio.
Come su tutta la gamma, per migliorare l’affidabilità, è stato modificato l’albero motore ed i cuscinetti di banco. Leggera riduzione per il rapporto di compressione, ora di 11,5:1.
L’estetica non propone nulla di mai visto, però è curata nei particolari e nella componentistica (belli anche i mozzi ruota) e lo si percepisce anche dalla qualità dell’assemblaggio.
La nichelatura del telaio risolve il problema della vernice che con il passare del tempo, a contatto con gli stivali, si consuma fino ad arrivare all’acciaio nudo.
Il manubrio è a sezione differenziata (peccato per la colorazione nera che lo fa assomigliare ad un elemento “povero”) e l’attacco è ricavato dal pieno con inciso il logo VOR.
Il forcellone non è in unico pezzo ma incollato e imbullonato ed è privo degli irrigidimenti dentro la fusione. Ahola dallo scorso anno ne sperimenta uno di tipo tradizionale ma questo è già stato utilizzato sulle cross e supermotard della Casa lombarda.
L’avancorsa è aumentata per via dell’incremento da 23 a 26 mm dell’offset delle piastre di sterzo.
Le sospensioni sono Kayaba upside-down da 48 mm per la forcella e Ohlins per il monoammortizzatore.
Per i freni, dischi Braking (270 mm davanti e 220 mm dietro) con pinze Brembo, a due pistoncini quella anteriore.
La leva di avviamento si aziona “scalciando” in avanti; originale ma scomodo l’alloggiamento all’interno del telaio quando è in posizione di riposo.

Come va



Saliamo in sella e scopriamo una posizione di guida perfetta, centrale con ampie possibilità di movimento in avanti.
Il motore ha un’erogazione molto regolare e gestibilissima su qualunque tipo di tracciato; si può riprendere anche da basso numero di giri e permette una guida efficace anche senza sfruttarlo in prossimità del regime massimo.
Il limitato freno motore si apprezza nell’apri-chiudi ed in rilascio perché la “pistonata” è meno avvertibile.
I rapporti del cambio sono correttamente spaziati ed il comando è morbido.
La velocità massima indicata dal tachimetro digitale è stata di 145 km/h.
Maneggevole
nello stretto e stabile sul veloce, comunica sicurezza ed invita a “tenere aperto”.
Peccato per il ridotto angolo di sterzo che nelle manovre da “endurata con gli amici” può dar fastidio.
Le sospensioni meritano un piccolo approfondimento
. Ci è stata consegnata per la prova con un setting incomprensibile: una forcella dura e che “murava” subito, con un precarico da Supercross più che da enduro. Un po’ meglio l’ammortizzatore ma anch’esso troppo duro.
La linea diretta con i responsabili VOR ci ha permesso di comunicarglielo in tempo reale per rimediare alla situazione a vantaggio delle… altre 49 moto da produrre.
Detto fatto, vengono a riprendersi la moto e dopo 5 giorni ce la riconsegnano “in forma”, con la taratura delle sospensioni modificata (con la conferma dello stesso “trattamento” per le moto da vendere).
Chi la comprerà quindi troverà una forcella con la giusta cedevolezza, morbida nella prima parte e via via più dura nella compressione senza arrivare a fine corsa. Bene anche il monoammortizzatore che assorbe efficacemente, mantiene la motricità e anche al limite recupera senza scompensi.
L’avviamento solo a pedale è ormai un “vezzo” da vera special visto che un eventuale spegnimento in gara farebbe perdere tempo per ri-avviarla a causa della procedura non proprio svelta: bisogna prendere la leva con la mano destra per estrarla dall’alloggiamento all’interno del telaio e fare l’operazione inversa dopo l’avviamento. In compenso parte senza difficoltà.
Un giudizio personale? E’ più una enduro da mulattiera che da campetto.

Scheda tecnica



LA SCHEDA


MOTORE
:
monocilindrico a 4 tempi,
raffreddato a liquido;
alesaggio e corsa 97,5x71 mm,
cilindrata effettiva 524,6 cc;
rapporto di compressione 11,5:1;
distribuzione a 1 ACT,
distribuzione monoalbero a 4 valvole;
alimentazione a carburatore Keihin FCR39.  
Accensione elettronica SEM.

TRASMISSIONE
:
primaria ad ingranaggi,
secondaria a catena 14/48;
cambio a 5 rapporti
frizione a dischi multipli in bagno d’olio con parastrappi.

TELAIO:

perimetrale in acciaio scatolato;
telaietto posteriore in alluminio.

SOSPENSIONI
:
forcella anteriore teleidraulica Paioli Kayaba con steli rovesciati da 48 mm, regolabile in compressione, precarico ed estensione, 305 mm di escursione;
forcellone posteriore a sezione rettangolare, con monoammortizzatore Ohlins; 295 mm di escursione.
Cerchi in alluminio: anteriore 21x1,6; posteriore 18x2,15;
pneumatici: anteriore90/90-21; posteriore 140/80-18.
Freni a disco Braking con pinza Brembo a 2 pistoncini: anteriore da 270 mm, posteriore da 220 mm.

DIMENSIONI (in mm), RIFORNIMENTI E PESO
:
lunghezza 2.160,
interasse 1.485,
larghezza manubrio 850,
altezza manubrio 1.120,
luce a terra 310;
altezza pedane da terra 360.
Capacià serbatoio carburante 9 litri;
peso a vuoto 118 kg.

PREZZO
: 8.550 euro, chiavi in mano

DATI ANAGRAFICI

Mondial Off Road Srl,
via E. Brigatti, 62
20050 Ronco Briantino - Milano
Tel. 039/6079089;
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