Lavoro a Motociclismo da 23 anni e credevo di avere fatto ogni genere di viaggio ed esperienza, ma la staffetta mi mancava. Per staffetta si intende quel tipo di spostamento in cui una persona raggiunge un certo punto del percorso, si ferma e dà il cambio ad un altro. In questo caso lo abbiamo fatto perché avevamo in mente un viaggio dove utilizzare tre moto diverse tra loro, su tracciati che ne esaltassero le loro caratteristiche salienti. Ovvero: con tutte e tre si viaggia alla grande, ma ciascuna ha il "proprio giardino". E abbiamo scelto di farlo con tre Suzuki, perché è una delle poche Case che, oltre ad avere in gamma naked e maxienduro, ha anche una sport-touring, tipologia in via di estinzione, ma con tanti validi motivi per piacere ancora. Offre infatti un certo gusto di guida che è molto diverso da quello procurato dalle endurone, che sono le principali responsabili del loro calo di vendite.
Con le naked sportive si gode di uno scarso comfort, ma questo non è un motivo per non farci viaggi meravigliosi. Sono scomode per tre motivi: non hanno protezione aerodinamica, hanno selle strette e dure ed è difficile caricarle di bagagli. Sono tre difetti figli delle loro prerogative filosofiche. Però sono tra le più divertenti in assoluto sulle strade di montagna... e fare un'orgia di passi, uno dopo l'altro, non è un modo meraviglioso di viaggiare? Del resto c'è chi va fino a Capo Nord con le scomodissime biciclette da corsa... Così abbiamo deciso di utlizzare la Suzuki GSX-8S per le prime due tappe, che vi raccontiamo adesso.
Con le maxienduro si possono affrontare, divertendosi, tracciati con asfalti molto sconnessi, o strade sterrate. Per molti è il modo di viaggiare più affascinante, per tre motivi: i paesaggi visti dagli sterrati sono più belli che su asfalto; guidare in fuoristrada è divertente, se si è capaci; e hai un senso di libertà pazzesco, dato dal fatto che non temi alcuna strada e che puoi avventurarti dove vuoi. Nel caso di Suzuki, la scelta è facile: V-Strom 800 DE. Rispetto alle sorelle 650 e 1050, infatti, è quella di concezione più moderna, è la più versatile, anche se le altre due hanno i loro perché.
E la sport touring? Sostanzialmente, ci fai le stesse cose che con le naked sportive, con un divertimento leggermente inferiore perché sono più grosse e pesanti, compensato però da un maggiore comfort (sella più comoda, carenatura, borse e portapacchi) che consente di espandere il raggio d'azione potendo permettere di stare in ballo per più chilometri, più passi di montagna, più tratti autostradali senza soffrire.
Volevamo quindi partire da Milano, scendere in Toscana, fare un coast to coast fino alle Marche e poi tornare a casa facendo le Dolomiti e il Passo Stelvio. Il tutto diviso in sei giornate, due per ciascuna moto.
- Con la Suzuki GSX-8S abbiamo affrontato le prime due, da Milano a Castiglione di Garfagnana: 400 km di passi appenninici asfaltati, divisi tra "intimi" e "superstar", come ci piace definire le due tipologie di strade che si incontrano andando in montagna. I primi hanno tracciati tortuosi che portano in luoghi isolati e selvaggi, i secondi hanno asfalti lisci e curve larghe che permettono di guidare in maniera esaltante, ma sono anche troppo trafficati.
- Con la V-Strom 800 DE abbiamo raggiunto Fano, sulla costa adriatica, affrontando una sfilza di passi appenninici alternandoci tra asfalto e sterrato, su "spot" ben definiti.
- Con la GSX-S1000GT invece abbiamo affrontato un volo ad alto raggio, alternando tratti autostradali a zone interessantissime come paesaggi e come guida, tra l'Adriatico, le Dolomiti e le Alpi Lombarde.