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In moto sulle montagne della Slovenia

Viaggio in moto: in Slovenia con la Yamaha Super Ténéré. Un itinerario di frontiera che prevede la scalata al Mangart, la terza vetta più alta della Slovenia, una delle più spettacolari delle Alpi Giulie. Itinerario paradisiaco tra panorami e i tornanti costruiti dai soldati italiani nel 1938
1/23 Viaggio in moto in Slovenia: Alessio Casaldi, autore del viaggio

Sosta in paradiso

Dopo qualche proposta moto turistica in Italia, attraversiamo i confini per un viaggio all’estero. Niente di impossibile: andiamo in Slovenia, meta raggiungibilissima dai motociclisti che fanno base nel nord Italia, ma molto interessante anche per un viaggio di più ampio respiro, come dimostra il nostro Alessio Casaldi, partito addirittura da Roma per andare a cercare un paradiso montano al confine tra Italia e Slovenia. Ecco il suo racconto e i suoi suggerimenti per vivere al meglio l’esperienza della Slovenia in moto (qui le foto del viaggio)
I caratteristici tornanti della strada del Vrsic Pass, con la pavimentazione in sanpietrini, che scendono fino a Kranjska Gora

Da Roma alle Giulie

L'itinerario
Sono partito da Roma con l'intenzione di "scalare" il Mangart, una montagna delle Alpi Giulie alta 2.667 m, divisa fra il comune di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia e Borec, in Slovenia. Un posto unico raggiungibile dall'Italia solo per ferrata e dalla Slovenia per una delle strade più spettacolari del Paese (pedaggio di 5 euro per i mezzi a motore). Arrivato a Tarvisio e raggiunto l’incantevole Lago del Predil (959 m) e l'omonimo passo (1.156 m), ho imboccato la 203 che sale fino a intercettare la 902 della Forcella della Lavina (2.055 m). La strada si fa largo fra una fitta vegetazione e fu costruita dall'esercito italiano nel 1938 per raggiungere la base della vetta (all’epoca italiana), da cui si controllavano la vallata ed il confine con l’Austria: 11 km, una quindicina di tornanti e, nell’ultimo tratto, tunnel scavati nella roccia viva.

Eden alpestre

Il rifugio dei sogni, il Koca na Mangartskem
In vetta, la sensazione è di aver raggiunto il paradiso, poco sotto il rifugio dei sogni, il Koca na Mangartskem, stile nordico nell'architettura e calore fuori dal comune nella gestione. Siamo stati qui due notti cullati da un cielo stellato che illuminava la camerata con vista Mangart. In vetta vi aspetta un anello superpanoramico; se poi vi va di fare due passi, potrete ammirare le pareti di roccia che s'ergono vertiginose. A valle, in territorio italiano, si vedono i due laghi di Fusine, altre possibili mete, poste a circa 900 m, collegate fra loro da facili sentieri e circondate da boschi di abete rosso.

In mezzo scorre il fiume

Fiume Isonzo a Trenta
Lascio quel luogo d'incanto e riprendo la 203, supero Bovec e arrivo alla cascata della Boka (106 + 30 metri di caduta libera), ben visibile dalla strada Žaga-Bovec. Dal ponte, sulla sponda destra del fiume, parte un sentiero verso la base della cascata. Da sinistra ne parte un altro che finisce direttamente sopra la sorgente (1 ora e mezzo circa di cammino). Riparto a ritroso imboccando la 206, direzione Trenta. La strada costeggia l’Isonzo (Soca, in sloveno); accosto, poggio casco e giacca su un sasso e mi rinfresco nella gelida acqua cristallina del fiume. Non ho fretta di proseguire: qui è tutto talmente bello che decido di fare una lunga sosta! La notte la passo nel curatissimo camping Soca Boštjan Komac. Da qui in avanti si sale verso il Passo Vrsic, a 1.611 m e si è sempre immersi nel verde. Scendendo ci si imbatte in una cappella russa, costruita in memoria dei 300 prigionieri di guerra russi morti nel 1916, a causa di una valanga mentre eseguivano lavori di manutenzione sulla strada.

Attrazioni d'acqua

Il lago Bohinj
Arrivato a Kranjska Gora, prendo la 908, direzione cascata del Pericnik, nel Parco Nazionale di Triglav. È una delle attrazioni più importanti della Slovenia e consta di due salti: uno di 16 metri (superiore) e uno di 52 metri (inferiore). Il momento migliore per ammirarle è la tarda primavera, quando le nevi si sciolgono e il getto è più possente. Ma è affascinante anche d'inverno, con lo spettacolo delle stalattiti di ghiaccio. Proseguo sulla 907, strada alternativa che attraversa un bosco e poi diventa, a tratti, sterrata. Conduce al rudere di un’antica acciaieria, poi alla cittadina termale di Bled, col bellissimo lago coi bordi popolati da papere e cigni. Non sarà l'unico specchio d'acqua in cui mi imbatterò: percorrendo la 209 faccio sosta al lago di Bohinj, il più esteso della Slovenia, luogo tranquillo ma molto turistico, ideale per gite in barca. L’indomani, percorrendo la strada 909 in quota, che sale ripida e scende tra tornanti e paesi dal sapore antico, mi dirigo verso Santa Lucia d’Isonzo, borgo posto su uno sperone di roccia, nel punto in cui il fiume Idria s'immette nelle acque color smeraldo del grande fiume da cui la cittadina prende il nome. La strada 103 conduce poi verso Gorizia e l’Italia, lambendo in parte gli argini dell’Isonzo. Rientro a casa con la sensazione che per "staccare", per vivere un'avventura, non occorra collezionare dogane. Basta aver voglia di conoscere, davvero, il territorio che ci circonda.

Dove mangiare

Pod Skalco: ristorante caratteristico, il cui pezzo forte è la posizione: all’esterno vi aspetta un percorso natura e pareti adibite all’arrampicata, di fronte potete godervi la vista del lago Bohinjsko.
Gostilna Metoja Božo Bradaškja Ristorante informale, immerso nel verde e nella tranquillità dove si può apprezzare un’ottima cucina ittica (da provare la trota, ma anche le zuppe sono molto buone). Si può mangiare all'interno o all'esterno. Dispone di ampio parcheggio e anche di appartamenti. I gestori sono gentili e parlano in italiano.
Prezzo medio a pasto 20 euro

Pod Skalco Ristorante caratteristico, il cui pezzo forte è la posizione: all’esterno vi aspetta un percorso natura e pareti adibite all’arrampicata, di fronte potete godervi la vista del lago Bohinjsko. Ottime le specialità locali, come gli immancabili cevapčici, da evitare invece quelle italiane (pizza compresa).
Prezzo medio a pasto 20 euro

Da gustare

Cevapčici: polpettine cilindriche di carne trita di manzo, maiale e agnello, speziata, del diametro di un paio di centimetri e lunghe 7-8. Vengono cotte alla griglia o alla piastra e accompagnate da cipolla tagliata ad anelli e salsa ajva
Cevapčici
Sono polpettine cilindriche di carne trita di manzo, maiale e agnello, speziata, del diametro di un paio di centimetri e lunghe 7-8. Vengono cotte alla griglia o alla piastra e accompagnate da cipolla tagliata ad anelli e salsa ajvar.
Frika
Quel che si dice un piatto gustoso e consistente: una frittata di patate e formaggio (spesso quello di Bovec), che si presenta morbida dentro e croccante fuori; viene servita come antipasto o secondo piatto.
Torta di bled
Si presenta come una millefoglie, che però alla crema aggiunge anche la panna montata, il tutto viene frizzato per circa un'ora e mezza, così da dare compattezza alla fetta. Quest'ultima è rigorosamente quadrata (le dimensioni standard sono 7x7 cm).

Dove dormire

Si pernotta al camping Soca Boštjan Komac
Rifugio Koca na Mangrtskem Sedlu Rifugio situato poco sotto la cima del Mangart. Dispone di 53 posti letto divisi in camerate, come nella migliore tradizione montana; ottima cucina locale e punto strategico per escursioni. Periodo di apertura dall’inizio luglio alla fine settembre, in ottobre sabato e domenica.
Prezzo medio pernottamento 8 euro

Camping Triglav
  • Trenta 18, 5232 Soča,
  • Tel.: +386 5 388 93 11
Campeggio molto ben tenuto e attrezzato, sorge a bordo torrente. Ospita un massimo di 50 tende (su fondo d'erba), alcune delle quali dispongono di zona adibita al fuoco, panchine e tavoli. Esiste anche un'area per camper e roulotte. Perfetto punto di partenza per escursioni a piedi o in bici. È dotato di ristorante, mini-market e appartamenti.
Prezzo posto tenda 10 euro

Da visitare: la cappella russa sul passo

La cappella russa
A 1.611 m, tra l'Alta Valle dell'Isonzo e la Valle della Sava, a poca distanza da Kranjska Gora, sul passo del Vrsic (Moistrocca), si trova una cappella che commemora la tragedia del 1916 per cui 300 prigionieri di guerra russi morirono a causa di una valanga mentre stavano lavorando, per ordine del Comando dell'esercito austriaco, sulla strada che doveva attraversare il valico, destinata all'approvvigionamento del fronte dell'Isonzo. L'ultima domenica di luglio vi ha luogo una cerimonia funebre a cui partecipano alti esponenti della Slovenia e della Russia.
Info

Le 3 cose da fare

Il lago di Bled
Way point
Motociclismo con Garmin, azienda leader mondiale nella tecnologia GPS, vi segnala i migliori way point del viaggio: nel nostro viaggio in terra Slovena meritano senz'altro una sosta le cascate Boka (N 46 19.099, E 13 29.654) e Pericnik (N 46 26.293 E 13 53.745).

Panorami
Il punto più panoramico del nostro itinerario naturalmente è rappresentato dalla nostra meta: la vetta del Mangart.

Visite
L'acqua è protagonista del nostro itinerario e rappresenta un'importante risorsa anche per la suggestiva località termale di Bled.

Compagna di viaggio

La Yamaha Super Ténéré 1200 è la compagna ideale per i viaggi di medio lunga gittata, la prima edizione come questa ha ancora un'erogazione non fluidissima a bassi regimi, una solida trasmissione a cardano mossa da un bicilindrico parallelo da 1.199 cc con fasatura a 270°, ricco di coppia ma un poco carente di verve nella parte alta del contagiri. Quando si tratta di attraversare noiose autostrade permette in tutta tranquillità di procedere ad andature “allegre” mai peccando di stabilità, anche a pieno carico. I consumi sfiorano i 20 km/l e garantiscono un'elevata autonomia se consideriamo i 23 litri di serbatoio. Nel misto si può apprezzare in pieno questa moto, stabile e precisa grazie ad un interasse contenuto e ottime sospensioni, accompagnata da un motore lineare. Inerpicandosi sulle aspre pendenze delle stradine di montagna si gode della vigorosa coppia anche con bagagli e passeggero. Il fuoristrada è alla portata della “Tenerona” a patto di fare i conti con il peso, non proprio piuma. La moto infonde sicurezza grazie al robusto telaio d’acciaio e all’ottima posizione di guida.
La Yamaha Super Ténéré protagonista del viaggio
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