PANORAMA Sulle ripide montagne che strapiombano nel mare della Liguria
di Levante si snoda una delle più belle strade “en corniche”
d’Italia,
la strada che collega i borghi di mare delle Cinque Terre; ce n’è solo
un’altra che potrebbe contrastarle questo primato ed è la splendida
costiera
amalfitana. Ma cos’è una strada “en corniche”? questo termine
francese
(sopra Nizza ce e sono due famose, la haute e la moyenne corniche) indica
una strada tagliata a mezza costa su una montagna che offre vasti panorami,
in questo caso sul mare.
PAESAGGIO Tutto il Levante è stretto tra le montagne e il mare, lo
spazio per i borghi e i campi è sempre poco, non è come nel Ponente dove
si apre persino qualche piccola pianura: qui i campi sono sottratti alla
montagna con duro lavoro di terrazzamento, i borghi aggrappati al pendio,
gli orti minuscoli, angusti i porti, rare le spiagge. E nelle Cinque Terre
tutto questo è spinto al’estremo, lo si capisce al volo quando si scollina
arrivando da La Spezia: si sale per una strada nel bosco e quando si giunge
al culmine in uno schiaffo di luce appaiono il mare e il cielo e il dorso
delle montagne intagliato da infiniti terrazzamenti, in alto e in basso.
E poco oltre il primo paese, molto più in basso, irraggiungibile da terra
nel passato, un vero borgo di mare, quasi un’isola.
STORIA ANTICA Non per nulla le Cinque Terre sono state dichiarate
Patrimonio
dell’Umanità, su queste terrazze coltivate a vite è scritta la storia
della fatica e della vita di generazioni e generazioni, qui più che altrove
si può capire che il paesaggio che ci circonda è il frutto del lavoro degli
uomini che ci hanno preceduto.
SENSO DI LIBERTÀ Splendidi panorami, quindi, tutti da godere in moto
e la moto è adatta anche per fermarsi ai bordi della stretta strada per
fare una foto o per trovare un parcheggio: sappiate a questo riguardo che
i veicoli devono essere lasciati negli appositi parcheggi a pagamento creati
fuori dai centri storici, e quando li visiterete a piedi capirete che non
si poteva fare altrimenti. Sappiate anche però che nei week-end estivi,
quando l'affollamento è elevato, questi parcheggi si riempiono presto e
la polizia locale blocca gli accessi alle strade che scendono ai borghi,
un’ottima ragione per cercare di andare alle Cinque Terre durante la
settimana,
fuori stagione o, perlomeno, molto presto alla mattina.
SCAPPATA A PORTOVENERE L’itinerario
si avvia da La Spezia, una grande città di mare con l’importante porto
militare, città che sarebbe tutta da esplorare e che meriterebbe un week-end
tutto per se: limitatevi a una breve passeggiata nel centro storico alla
ricerca dei forni dove si fanno la focaccia e la farinata, famoso è Pia
in via del Torretto. Ma noi lasciamo la grande città per i piccoli borghi
di mare e così ci avviamo seguendo l’indicazione Cinque Terre. Appena
fuori città la strada si divide: a destra si va alle Cinque Terre, a sinistra
a Portovenere, un altro famoso borgo di mare posto all’estremità del golfo
di La Spezia. Vale di certo la pena di farvi un salto anche perché la strada
costeggia con belle curve il golfo e al panorama si unisce il piacere della
guida. Portovenere infatti è splendida, ben conservata nelle case di pietra
del centro storico e luminosa nelle case colorate in riva al mare, sul
quale c’è un vivace passaggio di barche nello stretto tra il borgo e
l’isola
della Palmaria di fronte. Di grande respiro il panorama dalla chiesa di
San Pietro, arroccata in cima all’estrema punta de promontorio del
golfo di La Spezia: da qui si vedono le ripide montagne delle Cinque Terre
che strapiombano in mare e non sembra possibile che là sia possibile vivere.