Possiamo dire senza dubbio che questo volo vale l'intero viaggio e non conosciamo ancora la parte più divertente. Pilotare un aggeggio che, di fatto, è trascinato dal vento non è per niente semplice, dopo aver sorvolato l'intera vallata dei Pays-d'Enhaut e aver ammirato dall'alto il Castello de Gruyeres (che merita senz'altro una visita, anche per il
museo dedicato al disegnatore HR Giger ospitato al suo interno) arriva il momento di atterrare, con una dose di casualità altissima! È tutto un comunicare tra il pilota della mongolfiera e il furgone che ci segue dal basso: “
atterreremo al campo di Philippe! No, pardon, stiamo arrivando vicino alla fattoria di Bernard, aspettateci lì... aspè, il vento ci porta avanti, correte nel prato di Jacques!” (libera traduzione dal francese, ndr). Chiediamo se i contadini della zona si infastidiscono per queste incursioni nei loro campi e ci rispondono che no, in effetti, tranne rari casi: sono tutti molto orgogliosi di vivere nella roccaforte delle mongolfiere, che attira turisti da ogni parte del mondo. Ed è divertente sia l'atterraggio (se così si può chiamare un tonfo sull'erba con successivo ribaltamento del cestello e ammucchiamento di turisti tra le risate generali) sia i momenti immediatamente successivi, quando tutti insieme si collabora per sgonfiare e ripiegare l'enorme pallone.