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A Roma i primi test sul "super asfalto"

Ecopave, questo il nome del "super asfalto", è composto principalmente da grafene. La nuova pavimentazione è in grado di resistere alla fatica oltre 2,5 volte in più rispetto all’asfalto normale
A Roma, sull'Ardeatina, ha preso il via la sperimentazione del nuovo “super asfalto”, una eco pavimentazione che, grazie ad alcuni additivi chimici, è in grado di resistere alla fatica oltre 2,5 volte in più rispetto all’asfalto normale. Denominato Ecopave, il nuovo asfalto è composto da grafene (materiale di largo utilizzo nell’industria dei pc e noto per essere fra i più resistenti al Mondo) e da numerosi materiali di recupero.

Realizzato da Iterchimica nel 2017 dopo ben 3 anni di continui studi, il nuovo asfalto promette di resistere alla fatica anche più di due volte e mezzo rispetto all’attuale asfalto adottato sulle nostre strade. Una caratteristica che, se dovesse risultare veritiera, permetterebbe di sostituire la pavimentazione ogni 25 anni e non ogni 10 come fino a questo momento, facendo insorgere anche molte meno buche rispetto ad ora. Naturalmente però il costo iniziale sarà sicuramente superiore, ma questo potrà essere ammortizzato nel tempo grazie ad un maggior ciclo di vita e al fatto che, essendo realizzato utilizzando una gran quantità di materiali di recupero, Ecopave può essere riutilizzato.

Nel video qui sotto Loretta Venturini, Direttore Tecnico di Iterchimica, ci spiega le caratteristiche del nuovo asfalto al grafene e le modalità con cui verranno effettuati i test.
I test verranno effettuati sulla strada provinciale Ardeatina tra il km 15 e 800 e il 16 e 800 in direzione Sud, dove verranno posizionati 250 metri del nuovo asfalto. I test che potrebbero durare anche 72 mesi e verranno verranno supervisionati dal del professor Nicola Fiore, a capo del laboratorio Materiali Stradali all’Università La Sapienza di Roma.

Le strade del futuro

Un progetto simile era già stato avviato a Lucca, dove è in corso il test di un asfalto stradale capace di evitare il formarsi delle buche, resistere di più agli agenti atmosferici, offrire una maggior aderenza e generare minore rumore al passaggio dei veicoli. Nel caso della città toscana è stato utilizzato un asfalto generato da materiale riciclato. Nello specifico, il manto stradale è stato creato in primis dall’unione di miscele di gomma riciclata da pneumatici fuori uso e asfalto fresato e in secondo luogo facendo affidamento su una innovativa tecnologia di produzione che avviene a temperature di 30-40° inferiori rispetto a quelle solitamente adottate.
1/9 L'asfalto "del futuro" è studiato per evitare il formarsi delle buche, resistere di più agli agenti atmosferici e generare minore rumore grazie all'utilizzo al suo interno di materiali riciclati
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