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Tutti i segreti della Vespa Elettrica

Abbiamo intervistato Antonio Cappellini, Responsabile Sviluppo prodotto Vespa, che ci ha svelato tutti i segreti dell'Elettrica: il tipo di motore, i problemi incontrati nello sviluppo, le prestazioni, l'autonomia delle batterie…
1/13 Piaggio Vespa Elettrica 2018
Da Pontedera era stata annunciata a più riprese, ma ora la Vespa Elettrica è una realtà. L'abbiamo vista allo scorso Salone di Milano, ma dalla azienda toscana non era trapelato molto sulla tecnica di questo veicolo. Ora ne sappiamo di più. Ingegner Cappellini, da quanto tempo state lavorando su questa Vespa elettrica?
"Il progetto è partito nel 2016, ma nasce come evoluzione delle esperienze acquisite dal Gruppo Piaggio sin dai tempi di MP3 ibrido, che di fatto sono poi evolute sviluppando ulteriori motorizzazioni ibride ed elettriche, non ultimo quello sulla Wi-Bike".

Quali sono stati i passi tecnici più difficili?
"Parlando di un veicolo dove il volume più che il peso è difficile da gestire, la sfida è stata quella di sviluppare componenti automotive piccoli, integrati, performanti, ad alta densità di energia ed efficienza nonché affidabili. Nel mondo automotive spesso si ricorre a soluzioni già disponibili, che vanno bene per più utilizzatori. Nel nostro caso, anche nell’ottica di garantire al cliente alcune funzionalità (ad esempio, poter utilizzare il vano casco), abbiamo componentistica dedicata. La batteria al litio ha l’elettronica di controllo integrata, il sistema di gestione motore-veicolo è di fatto un all-in-one device, in cui sono state integrate svariate funzioni (inverter e quindi controllo della macchina elettrica e dell’eventuale generatore ausiliario per la versione X, DC/DC, carica batteria, VCU ossia la Vehicle Control Unit). Tutti i componenti sono stati sviluppati massimizzandone il rendimento: niente raffreddamento aggiunto con relativi costi e potenziale minore affidabilità. Il controllo del motore elettrico è ad alta tensione (400V)".

Che tipo di motore elettrico usate?
"Sincrono brushless a magneti permanenti, montato vicino alla ruota ed accoppiato con una cascata di ingranaggi. Ciò consente di avere una elevata densità di coppia, in quanto questa viene gestita tramite una opportuna riduzione e grazie ad un sofisticato sistema di controllo della macchina elettrica. Questa Vespa, oltre alla retromarcia, ha anche la funzione KERS (Kinetik Energy Recovery System), che di fatto gestisce il recupero di energia cinetica, che solitamente viene persa, in tutte le fasi di decelerazione".
Perché ha le prestazioni di un 50 cc?
"Pensiamo che le migliori potenzialità di una mobilità puramente elettrica, soprattutto in relazione allo stato dell’arte delle batterie al litio, siano oggi relative a veicoli leggeri, prettamente metropolitani. Può essere guidata con il patentino dei ciclomotori".

Che motore ausiliario per la versione X?
"È un 4T da 100 cc e 2 valvole ,con potenza massima pari a 2 kW. È stato progettato per essere estremamente silenzioso".

Quante sono le batterie, che capacità hanno in kWh e che tensione?
"La batteria al litio è unica, tensione nominale pari a 48V con diversa capacità e quindi energia, circa 86 Ah e 4,2 kWh per la versione full electric e 42 Ah e 2 kWh per la versione X".

E l'autonomia?
"La differenza in termini di autonomia tra la modalità Power ed Eco è di circa il 30%. Nella versione full electric e modalità Eco, arriva fino a 100 km a velocità costante. In versione X fino 200 km grazie al mantenimento della carica del motore ausiliario".

E una versione equiparabile a una 125 cc?
"Tecnicamente la si può avere. Per le prestazioni superiori, e una velocità di 100 km/h, va valutato il tema della batteria al litio in termini di densità di energia (in peso, volume, costo, tempi di ricarica, autonomia). Probabilmente la tecnologia ibrida si sposa meglio con veicoli di questa classe".
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