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Valentino Rossi: “sono preoccupato per il grip al posteriore”

Il pesarese non è del tutto insoddisfatto delle qualifiche, non come tempi, per lo meno. Ma la gara sarà lunga. Ecco le dichiarazioni dopo la Q2: la prima fila di Bradl e Bautista, la caduta di Marquez, i dolori di Jorge, la rabbia di Crutchlow

Valentino rossi: “sono preoccupato per il grip al posteriore”

Stefan Bradl

È una sensazione incredibile: la mia prima pole nella MotoGP proprio su questo tracciato spettacolare e inoltre sono il primo pilota Tedesco della storia ad ottenere questo risultato. Non potrei essere più soddisfatto! Sapevamo di avere un buon passo su questa pista ma ottenere la pole è un altro passo in avanti per me e per il Team LCR. Sono contento del pacchetto tecnico che abbiamo ricavato qui come in Germania e devo ringraziare la squadra per l’ottimo lavoro. A dire il vero non abbiamo stravolto la moto: solamente qualche modifica qua e là e per le qualifiche era tutto a posto. A metà turno, quando sono rientrato per cambiare la gomma, abbiamo avuto un piccolo problemino e lì ho perso mezzo minuto ma quando sono rientrato la pista davanti a me era sgombra e ho dato il massimo per realizzare il giro perfetto! Credo di aver fatto soprattutto un ultimo settore velocissimo e domani sappiamo di avere ritmo

 

Marc Marquez

Forse sarei potuto essere anche più veloce, ma ho spinto un po’ troppo perdendo l’anteriore all’altezza della curva 8. Col primo treno di gomme ho spinto forte, ma non ero al limite. Con il secondo treno ho spinto, ma fosse era troppo presto. Al primo giro sentivo già un buon grip, ci ho provato, ma sono entrato troppo veloce in quella curva. Sono soddisfatto perché il ritmo è ottimo e in gara domani sono convinto che possiamo davvero un gran risultato.

 

Alvaro Bautista

Sono contento soprattutto perché lo scorso anno era stato un disastro e ora siamo andati fortissimo. Abbiamo un buon ritmo di gara, che abbiamo verificato girando con gomme usate, e cercheremo di fare il massimo facendo attenzione soprattutto al primo giro quando le gomme saranno ancora un po’ fredde. Sono felicissimo, è un ottimo risultato, ottenuto senza prendere la scia di altri piloti. Non so cosa sia cambiato esattamente perché non abbiamo apportato grandi modifiche rispetto alle ultime gare. Dalla gara di Barcellona ho continuato a migliorare poco a poco. In Germania non abbiamo fatto male, ma qui siamo partiti davvero col piede giusto. Ora potrò avere la possibilità di fare una buona partenza, senza dover essere costretto a dover recuperare trovando piloti davanti a noi.

 

Valentino Rossi

Sono contento della mia posizione , ho fatto un giro piuttosto buono. Ho perso la prima fila, ma non sono così lontano. Abbiamo lavorato molto sulla moto, specialmente sul posteriore, che dopo pochi giri comincia a scivolare: ora abbiamo migliorato, ma non basta. In realtà sono un po’ preoccupato, perché dobbiamo trovare una vera soluzione. Ma partire 4° è buono quasi come una prima fila.

 

Cal Crutchlow

È stata dura! Quindi sono felice della seconda fila, tenuto conto di cos’è successo. Sono caduto durante il primo giro in FP4, non stavo per niente tiranddo, quindi dobbiamo controllare la gomma anteriore: lo faremo con Bridgestone. Purtroppo non si poteva riparare la moto e la seconda ha avuto un piccolo problema tecnico. Ancora dobbiamo capire di cosa si trattasse, ma alla fine il risultato è stato che mi è rimasto solo un giro buono. Sono 5° non troppo distante, ma dono deluso perché comunque è la mia peggior qualifica della stagione. La gara è un’alltra storia, sono ottimista: i tempi sono tutti molto ravvicinati e mi batterò come sempre per il podio.

 

Jorge Lorenzo

Mi sono sentito meglio fisicamente in qualifica rispetto alle altre sessioni quindi ho spinto parecchio. Può anche darsi che avrei potuto fare meglio di qualche decimo e finire in prima fila, ma va bene così. Anche perché i miei tempi erano buoni, ma gli altri hanno migliorato molto. Invece mi sono mancati due decimi per stare in prima fila o addirittura in pole. Ma l’importante è non essere caduto, così in gara potrà andare anche meglio. La pista è molto difficile, non c’è quasi una frenata a moto dritta, quindi la spalla ha i suoi problemi. Poi la gara è lunga, 32 giri sono tanti, quindi prenderò qualche anestetico e potrò stare meglio che ad Assen.

 

Andrea Dovizioso

Purtroppo non sono riuscito a fare un giro con tutti gli split giusti, perché sicuramente potevo limare qualche decimo e girare sotto l'1'22. È stato un weekend un po’ strano perché siamo stati più veloci delle ultime volte ed anche più vicini agli altri, ma se andiamo a vedere il passo dei piloti che ho davanti sono abbastanza lontano e quindi non sarà facile domani guadagnare qualche posizione. Comunque l’unica cosa da fare adesso è di concentrarsi sul ritmo e cercare di essere costanti, che è la cosa più importante in gara. L'obiettivo è riuscire a fare tutta la gara girando sotto l'1'23”, che è un buon passo per noi.

 

Bradley Smith
Sono felice di come nel week end siano migliorati i miei tempi. Fare 1.22”0 è stato grande! All’inizio abbiamo un po’ “girato in tondo” col set up, ma in Q2 abbiamo fatto un gran passo avanti. Laguna Seca non è una pista facile e la gara sarà lunga e dura. Tanto per cominciare, sarà importante partire bene. In geerale è importante, ma qui è fondamentale! Se riuscirò a limare un altro paio di decimi potrò essere della partita e fare un bel po’ di esperienza. Il mio passo mi soddisfa, non vedo l’ora di correre.

 

Nicky Hayden

Finora non è stato un weekend facile per me. Siamo peggiorati un po’ nella FP4 e neanche il mio miglior giro in qualifica è stato molto soddisfacente. Nel corso dell’intero weekend ho sofferto di una mancanza di grip, e inoltre la moto tende ad andare larga soprattutto nelle parti sconnesse del tracciato. In realtà il mio tempo sul giro non è così male, ma ci è mancato qualcosa per guadagnare qualche posizione in più. Per il momento le cose non sono andate come speravo, ma il weekend non è ancora finito e cercheremo di modificare qualcosa per la gara.

 

Alex De Angelis
Sono molto contento di come sta andando il weekend. Nelle qualifiche ho fatto subito il mio miglior tempo con la prima gomma, con la seconda ho provato a spingere di più, ma poi ho fatto un errore all’ultimo giro. Il nostro obiettivo iniziale era migliorare turno dopo turno e devo dire che ci stiamo riuscendo. Abbiamo anche sfiorato le Q2 e non ci avrei mai creduto, alla vigilia era davvero impensabile. Il fatto di conoscere già la pista mi ha sicuramente aiutato, anche se ho dovuto riprendere un po’ i riferimenti. Ma la gara sarà lunga, sono passati tre anni dall’ultima volta in MotoGP, e non sono più abituato. Farò del mio meglio cercando di seguire i piloti davanti a me, e vediamo cosa riusciremo a fare, ed a questo punto l'obiettivo diventa portare a casa anche qualche punto.

 

Ben Spies
È la prima volta da tempo in cui sono davvero contento di come la riabilitazione stia progredendo. All’inizio della stagione ho avuto troppa fretta di ricominciare e ad Austin ho avuto il problema muscolare perché non avevo abbastanza forza per correre con una MotoGP. Alle volte gli incidenti creano altri incidenti. Assieme a Ducati ed ai due medici, quello italiano e quello americano, abbiamo preso la decisione più giusta, rientrare nel Campionato in forma e non forzare i tempi. Mi sarebbe piaciuto se questa gara fosse stata fra due settimane, così avrei potuto esserci. Ho fatto un controllo due giorni fa ed il dottore mi ha detto che tutto sta procedendo secondo i piani, quindi non vedo l’ora di ritornare ad Indy al 100%. Abbiamo perso gran parte della stagione, ma Indy sarà un nuovo inizio, e farò del mio meglio per ottenere i risultati che ci siamo prefissati. Ora sono più tranquillo in merito alla mia forma fisica, anche se so che non riuscirò ad essere veloce da subito, perché è da molto tempo che non salgo in sella. So che ci sono state molte ‘chiacchiere’ ma so anche che la decisione di dedicare tutto questo tempo alla riabilitazione è stata la cosa più giusta che potessimo fare per poter tornare al 100%. Ora sono pronto per tornare in pista ad Indy, e non mi resta che fare il possibile per tornare ad essere competitivo. Ho dedicato dai tre ai quattro giorni a settimana alla riabilitazione, nel miglior centro di riabilitazione di Dallas, nonché uno dei migliori degli Stati Uniti. Mi hanno seguito giornalmente cambiando programmi in base alle necessità. La gente non mi ha visto in gara ma ho lavorato duramente per ritornare al punto in cui ho bisogno di essere. Ci è voluto più di quanto si pensasse, ma è andata così. 

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