Dopo un week end difficile Valentino Rossi ha
chiuso la gara di Aragon in ottava posizione. Al termine del GP però il Dottore ha dichiarato che senza le cadute di Lorenzo, Crutchlow e Bautista la top 10 sarebbe stata un miraggio… Molto critico Valentino nei confronti di Yamaha, accusata di essere indietro tecnicamente e di
non aggiornarlo sul progetto. Ecco le parole di Rossi al termine del GP.
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Sabato è stata la giornata peggiore del weekend perché abbiamo fatto delle modifiche ma facevo ancora più fatica. Oggi poi abbiamo apportato altre modifiche, ancor più grandi. Infatti nel warm up sono andato meglio. Certo, questo è il nostro potenziale al momento, la top 10 sarebbe stata difficile senza le cadute di Lorenzo, Crutchlow e Bautista. Sono andato più veloce rispetto alla gara dell’anno scorso perché nel 2017 ero infortunato. La cosa più preoccupante è che la moto è quella da un po’, mentre Ducati, Honda e Suzuki hanno fatto un grande passo in avanti. Anche Aprilia è andata forte e ci è arrivata davanti. Quando fai modifiche grandi e la moto non risponde c’è qualche altro problema di fondo. Il feeling cambia, sposti il bilanciamento, fai qualcosa peggio e qualcosa meglio, ma il tempo è lo stesso. Davanti hanno cercato di salvare le gomme, poi hanno spinto. Giravo un secondo e mezzo più lento di loro alla fine, quindi siamo in difficoltà. Le altre moto stressano meno la gomma dietro, quindi quando aprono il gas i sistemi elettronici lavorano meglio, la nostra continua un po’ a scivolare. A volte con gomma nuova facciamo un giro veloce, ma siamo in difficoltà in gara. Bisogna continuare a lavorare perché ci sono ancora cinque gare da disputare e il lavoro che possiamo fare è sull’elettronica. Questa pista per noi era più difficile, ma c’erano delle novità sull’elettronica studiate da Gadda che mi hanno aiutato un po’ alla fine della gara. Infatti sono riuscito a tenere un passo costante, ho sorpassato Miller. In Thailandia sarà difficile, perché nei test siamo andati abbastanza male. Ma Zarco era andato forte, quindi vedremo. Comunque non è una delle migliori piste per noi. Poi però c’è Motegi che mi piace molto, lì bisognerà tenere d’occhio il meteo. Sull’asciutto possiamo essere più competitivi, stessa cosa a Phillip Island. In Malesia col caldo non so, a Valencia sarà più difficile. Per i test di Valencia non so nulla, Yamaha ha sempre portato la moto nuova nei test a Brno, ma sono due anni che non arriva niente. Però vedremo, storicamente dagli anni ‘70 è sempre stata competitiva, ha lottato con Honda, qualche anno è andata meglio, a volte ha inseguito. Ai miei tempi, la moto è sempre stata molto veloce. Capitano i momenti difficili, questo è un periodo di crisi tecnica. È complicato, ma bisogna fare le cose giuste”.
