Continuando a seguire il corso sinuoso della riva destra della Senna per una trentina di chilometri, tiriamo i freni alla vista dell’Abbazia di Saint-Wandrille de Fontenelle, un complesso fondato da San Vandregisilo nel sesto secolo, dove si rimane sorpresi dal sovrapporsi di elementi più o meno antichi, che ne raccontano una storia a dir poco travagliata, fatta di distruzioni, incendi, vendite e ricostruzioni. Se avete poco tempo varcate almeno la cosiddetta Porta del Pellicano per vedere le rovine della chiesa di Saint Pierre, il chiostro e, sul fondo, la piccola chiesa di Notre-Dame de Caillouville. La strada da qui prosegue nella valle delle Fontanelle toccando i confini della Foresta di Brotonne, dove la fittissima vegetazione crea tunnel dalle mille sfumature verdi. Qui, però, salutiamo velocemente la Senna per dirigerci verso nord attraversando pascoli e grandi fattorie. L’aria cambia velocemente e la salsedine inizia a far sentire il mare vicino. Mentre entriamo nel centro di Fécamp qualcosa cambia improvvisamente e non si tratta certo di smog: un’esplosione olfattiva fatta di erbe, spezie e dolcezza riempie le narici, raggiungendo l’apice davanti a un sontuoso palazzo-fabbrica ottocentesco in mattoni rossi: il Palais Benedictine ci attende per una visita che ripercorre la storia del famoso liquore Bénédictine, una vera istituzione locale nata come “elisir di santità” nel Cinquecento su ricetta di un monaco veneziano. In un viaggio tra alchimia, erboristeria e chimica arriverete a fine visita a degustare (opzione a pagamento) alcuni nuovi cocktail di tendenza fatti sulla base del liquore locale (ingresso visita a partire da 12 euro a persona). Per arrivare finalmente a togliere gli stivali e sentire sotto i piedi il mare camminando nella sabbia nordica, il punto giusto è poco più avanti, a Yport, da dove inizierete a scorgere le bianchissime scogliere a picco sul mare, che vi faranno sembrare dei granchietti attaccati a un sassolino della costa. Un paesaggio improvvisamente aspro, dove l’imponenza della natura supera qualsiasi invenzione umana e si fa la prima conoscenza con il fenomeno delle maree. Questo è il posto per una pausa e per un primo approccio, intimo, con la Normandia, che in tutto il suo essere poco caciarona e appariscente, regala tranquillità e spazi immensi. Anche in moto le emozioni non mancano e la cosiddetta Étretat Road, che percorre la costa delle falesie di alabastro, è tra i tratti più belli e, non a caso, ha stregato anche il pittore Monet, ispirandone almeno cinquanta dipinti.