Triumph toglie i veli al “Trident Design Prototype”, il prototipo di una nuova roadster di media cilindrata che porta con sé un nome e un logo ricco di storia. Per la Casa di Hinckley la Trident è infatti una moto che ha conosciuto due vite: la prima nel 1969, da vera sportiva (ma fragile e pure sfortunata perché si scontra contro la corazzata Honda CB750 Four); la seconda nel 1991, quando va in produzione la bordata delle moto costruite sotto la nuova proprietà di John Bloor, il magnate inglese che nel 1983 ha rilevato il Marchio ex Meriden. Tutte e due le vecchie moto hanno in comune l’essere rigorosamente nude e il numero dei cilindri, ovvero tre. Tocca a questa originale naked portare sulle fiancatine la gloriosa sigla.
Il nuovo “Trident Design Prototype” è il risultato di un lavoro quadriennale del reparto Design di Triumph Motorcycles in UK in collaborazione con Rodolfo Frascoli. Si presenta con forme attillate e minimaliste e superfici pulite che integrano il DNA di Triumph, come ad esempio nelle linee del serbatoio e negli spazi lasciati alle ginocchia del pilota, che in parte ricordando la Speed Triple. Quella che appare netta dal prototipo è la semplicità delle linee che si ispirano alle moto degli anni 70: un panciuto serbatoio che riempie la zona superiore, dietro, invece, l’impatto è ridotto al minimo con una sella sottile e un fanale che “scompare”.