Comoda, maneggevole, versatile. Il suo punto di forza è il motore più potente e la ruota anteriore da 17”. Va bene in città, per il turismo e… anche in pista.
Polivalente
Comoda, maneggevole, versatile. Il suo punto di forza è il motore più potente
e la ruota anteriore da 17”. Va bene in città, per il turismo
e… anche
in pista. Costa 10.300 euro (11.200 con ABS)
Ha il piglio sportivo della Ducati Multistrada, il comfort della Honda
Varadero e la praticità d’uso della Yamaha TDM.
Significa poter uscire dal box di casa senza patemi d’animo sia
per
imboccare il tragitto casa-ufficio, sia per puntare il circuito più vicino,
sia per viaggiare direzione Capo Nord.
L’abbiamo testata in Inghilterra, nella città di Birmigham.
Poi nelle campagne di Stanford e, dulcis in fundo, sul circuito di Donington
Park per metterla alla frusta nel tempio della piega.
Non è una forzatura, visto che nel trofeo organizzato da Triumph Italia
per il 2007 ci sarà posto anche per questa moto.
In città
Lontani dalla City, catapultati in una metropoli dove la zona industriale
ha divorato squallide periferie, ci siamo lasciati trasportare dalla vorticosa
corrente del traffico cittadino.
Chi supera di poco l'uno e settanta faticherà a toccare terra, ma il
peso della moto, sceso di ben 20 kg, aiuta a tenere l’equilibrio
anche
al semaforo rosso. (In optional, c’è la sella ribassata di 17
mm).
Il motore è prontissimo anche ai bassi, ma l’innesto della 1a
e
la modulabilità della frizione non sono impeccabili.
Il primo ingorgo lo evitiamo come fossimo alla guida di una monocilindrica:
la ruota da 17” (prima era da 19”) ha fatto
miracoli.
Il misto
A Stanford ci aspetta una Tiger 1050 equipaggiata da turismo. Notiamo subito
che il cupolino rialzato, offerto come optional, non migliora in maniera
percettibile la protezione aerodinamica, già eccellente col plexiglass
di serie.
La sella molto ampia e ben imbottita esalta il carattere turistico della
Tiger, che ci sorprende sempre più per la sua vocazione a macinare
chilometri.
Percorriamo la A34 fino a Newcastle in sesta marcia, col motore
senza incertezze anche sotto i 1.500 giri. La pioggia
picchietta
sulla visiera, è d’obbligo una sosta.
La tuta antiacqua è ripiegata insieme con tutto il nostro bagaglio nelle
valigie laterali. Certo, quando dopo tre ore di viaggio davanti a noi si
erge il cartello Donington Park, le riponiamo a terra con immenso piacere.
In pista
Presentarsi a Donington Park con una Enduro stradale potrebbe sembrare
mortificante. A meno che la moto in questione non sia una
“motardona”
da 198 kg per 114 CV.
La Tiger ha sorpreso per la sua grande stabilità sul veloce e per i rapidi
cambi di direzione nonostante un baricentro alto.
Scende in piega in modo omogeneo fino a portare al limite la gomma
turistica
Michelin Pilot Road (peraltro sempre sincera) prima che le pedane
tocchino
terra.
In percorrenza di curva la conformazione della sella e la sua discreta
scivolosità penalizzano il pilota quando vuole assumere la corretta postura,
ma la sensazione di appoggio e di precisione è sempre buona.
Anche in uscita dalle curve più veloci ci si sente in un kartodromo con
la più cattiva delle motard: retrotreno facile da gestire nelle perdite
di aderenza e motore sempre pronto al richiamo del gas. Oltre che
vigoroso
ai medi, allunga senza esitazioni fino a 10.200 giri indicati passando
per gli 8.000 con un galvanizzante cambio di tonalità.
Il cambio non è rapido, ma non cede a sfollate né impuntamenti.
In sintesi
LA SCHEDA
Motore: 3 cilindri in linea raffreddato a liquido. Alesaggio per corsa
79 x 71,4 mm, cilindrata 1.050 cc. Distribuzione bialbero in testa, 4 valvole
per cilindro; alimentazione a iniezione elettronica sequenziale Multipoint;
capacità serbatoio benzina 20 litri. Potenza max 114 CV a 9.400 giri, coppia
max 10,2 kgm a 6.250 giri. Trasmissione: primaria a ingranaggi elicoidali,
finale a catena. Frizione: dischi multipli a bagno d’olio. Cambio: a 6
rapporti.
Telaio: perimetrale in lega di alluminio; inclinazione cannotto di
sterzo 23,2°, avancorsa 87,7 mm. Sospensioni: anteriore forcella rovesciata
con steli da 43 mm, regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in
compressione ed estensione; posteriore forcellone in lega di alluminio
con capriata di rinforzo, ammortizzatore regolabile nel precarico molla
e nell’idraulica in estensione. Freni: anteriore a doppio disco da 320
mm con pinze radiali a 4 pistoncini, posteriore a disco da 255 mm con pinza
a 2 pistoncini. Ruote: cerchi in lega di alluminio, anteriore 17x3,5”,
posteriore 17x5,5”; pneumatici: anteriore 120/70 ZR17, posteriore 180/55
ZR17. Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.110, larghezza
840,
altezza 1.320, interasse 1.510, altezza sella 835; peso a vuoto 198 kg.
Prezzo: 10.300 euro chiavi in mano (versione con ABS 11.200 euro).
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