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Triumph Street Twin 2021: come va, pregi e difetti

È la entry level delle Modern Classic di Hinckley e trae giovamento dalle tante modifiche al motore apportate in vista del 2021, anche per omologarla all’Euro 5. L’abbiamo provata e, oltre a dirvi come va, vi parliamo di pregi e difetti. Ecco il nostro test

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La strada inaugurata nel 2015 con i motori High Torque è tracciata e da sei anni raccoglie ampi consensi. Allora perché uscirne? Infatti Triumph non cambia sentiero, ma scava più a fondo quello attuale, fornendo prestazioni e comfort ai suoi modelli di maggior successo della gamma Bonneville. Tutte le modern classic della famiglia ricevono infatti tanti aggiornamenti, pensati per aumentarne le prestazioni, il comfort e la dotazione di serie. Per arrivare presto al sodo e parlarvi del test, non ci dilunghiamo troppo sulla parte tecnica. Per un ripasso, qui trovate tutto quello che c'è da sapere, con foto e prezzi, di Bonneville T120, Bonneville T120 Black, Bonneville T100, Street Twin, Street Twin Gold Line Limited Edition, Bonneville Bobber e Bonneville Speedmaster 2021.

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La Street Twin, entry level delle Modern Classic di Hinckley, trae giovamento dalle tante modifiche al motore apportare all'intera gamma Bonneville. L’iniezione di potenza si avverte, ma non è uno stravolgimento rispetto a prima. Perché i CV in più arrivano nella parte alta del contagiri: questo significa che in basso e ai medi regimi c’è ancora quella gradevole e sempre facilmente gestibile coppia che non mette in imbarazzo nemmeno chi è alle prime armi. L’idea di fornire 10 CV in più sembra quasi una trovata per accontentare chi non si diceva soddisfatto dei 55 a disposizione della prima versione, ma senza togliere il carattere accomodante e immediato che ben conosciamo e apprezziamo della Street Twin. E così ci troviamo a passeggiare lungolago con marce lunghe fruendo della buona schiena e dell’elasticità del twin parallelo, che riprende senza strattoni da sotto i 2.000 giri/min. Addirittura la marcia si fa più piacevole anche nel traffico in virtù di un effetto on/off (lo ricordavamo sul modello precedente, benché non eccessivamente marcato) ora praticamente scomparso. Il comando ride by wire – ora abbinato a due riding mode, Road e Rain – ha fatto un bel passo in avanti. Poi arrivano le curve, un bel misto veloce con qualche tornante da fare in seconda, e allora andiamo a cercare quei CV in più, oltre i 5.000 giri/min. Accompagnati da qualche vibrazione sulle pedane (ma trascurabili, in questo frangente), i numeri del LCD sulla strumentazione corrono veloci verso quota limitatore. La Street Twin sfodera il suo lato più vivace e conquista anche nella guida più impegnata, perché rimane sempre di una facilità disarmante. La coppia è così ben erogata che ci fidiamo ad aprire tutto il gas ancora a metà curva: non ci sono brusche reazioni, né picchi improvvisi, ma solo tanta regolarità e progressività. E se il grip non è perfetto, ci pensa il traction control a mettere una pezza, ma ad onor del vero è chiamato in azione davvero raramente.

La ciclistica non è da sportiva, ma trasmette miglior feeling rispetto a prima. Specialmente la forcella, che sostiene con maggiore decisione in staccata. Ce n’è bisogno, perché la nuova pinza freno a quattro pistoncini offre una potenza più che buona. Unico difetto, in questo senso, un marcato effetto autoraddrizzante se si entra in curva ancora “pinzati”. L’ABS? Si riesce a dosare talmente bene ogni frenata che, salvo situazioni di emergenza, non ci si accorge neppure di averlo.

Per il resto ritroviamo la cara, vecchia Street Twin, con la seduta basa da terra e peso gestibile per consentire a tutti facili manovre. L’ergonomia è leggermente migliorata, grazie alla sella ridisegnata e più confortevole, ma rimane abbastanza compatta per i più alti di statura.

La aspettiamo in questi giorni al banco prova, per verificare come siano cambiate, nel dettaglio, l’erogazione e l’espressione della potenza: su Motociclismo di giugno pubblicheremo tutti i dati e le prestazioni rilevate.

Della gamma Bonneville 2021 abbiamo provato anche la T100 (qui trovate come va) e la T120 (qui il test).

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