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Test Yamaha YZF-R3 2019: più strada che pista

Abbiamo provato su strada, a Valencia, e in pista, sul circuito de la Ribera, la nuova sportiva di 321 cc della casa di Iwata. Vi raccontiamo come va la YZF-R3 2019 e vi sveliamo quali sono i suoi pregi e i difetti
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La nuova Supersport 300 di Yamaha

In vista del 2019 la Casa di Iwata ha presentato la versione aggiornata della YZF-R3, che ora sfoggia un look inedito e una serie di innovazioni pensate per migliorarne le prestazioni. Il motore di questa sportiva è un bicilindrico frontemarcia di 321 cc a 4 tempi raffreddato a liquido, doppio albero a camme in testa, con 4 valvole per cilindro e iniezione elettronica. Il propulsore gode della più evoluta tecnologia Yamaha per la combustione, pistoni forgiati in alluminio e cilindri con offset in alluminio DiASil. Il telaio è in acciaio, incorpora il motore come elemento strutturale e lavora in sinergia con un forcellone è asimmetrico. Per quanto riguarda le sospensioni, al posteriore c'è un ammortizzatore KYB regolabile nel precarico. Numerose le innovazioni nella zona anteriore, a partire dalla nuova forcella rovesciata con steli da 37 mm e dalla nuova piastra di sterzo. Nuovi anche cupolino e plexiglass, sviluppati in galleria del vento per ridurre la resistenza aerodinamica del 7%: modifiche che permettono di raggiungere una velocità massima di 8 km/h superiore rispetto a quella del modello precedente. La nuova presa d'aria, posta centralmente nel muso in stile M1, è studiata per offrire un flusso diretto dell'aria verso il radiatore, contribuendo a raffreddare il motore. Nuovi anche il doppio faro anteriore con luci di pozione a LED e la strumentazione LCD con caratteri neri su fondo bianco. Sulla YZF-R3 troviamo poi semi-manubri ribassati di 22 mm rispetto al precedente modello. Il serbatoio rimane capiente 14 litri, ma gode ora di una forma ridisegnata della cover (31,4 mm più larga sopra l'area delle ginocchia e 20 mm più bassa vicino al tappo della benzina). I cerchi sono in alluminio a 10 razze; il freno a disco anteriore è morso da una pinza flottante a due pistoncini. La sella si trova a 780 mm dal suolo; la distribuzione dei pesi è al 50-50.

La nuova YZF-R3 2019 è disponibile nelle livree blu o nero, al prezzo di 6.040 euro c.i.m.*.

*: i prezzi presenti in questo articolo sono da considerarsi "chiavi in mano", comprensivi di "messa in strada che Motociclismo quantifica in 250 euro.

Il nostro test

Quando scendi dalla YZF-R125 per salire sulla YZF-R3 immagini di trovare lo step evolutivo successivo. La 300 cc, invece, fa storia a sè. Si tratta di una moto nata con una filosofia decisamente diversa rispetto a quella della ottavo di litro e che si affaccia al 2019 con la propria seconda generazione. Yamaha ha lavorato per renderla più appetibile sul mercato europeo e modificando soprattuto l'ergonomia per renderla più racing. Il risultato è una moto ben bilanciata e che possiamo definire come un buon compromesso tra comfort e sportività. Una volta saliti in sella ci si sente ben inseriti nella moto, ma i più alti (chi scrivere è 1 metro e 90) avvertiranno la sensazione di avere le gambe fin troppo raccolte. Per il resto la posizione è comoda e non affatica anche dopo molti chilometri. La prima parte della prova, in città, ha messo in luce l'agilità della R3 e un setting delle sospensioni adatto all'uso quotidiano: buche, dossi e sconnessioni sono ben digerite dagli steli da 37 mm della forcella così come dal mono. La frenata, invece, non entusiasma, ma l'impianto frenante svolge il proprio lavoro permettendo anche staccate più energiche a patto di strizzare con forza la leva. Il punto di forza della moto è il propulsore, che sale lineare e offre il meglio di sè dai medi fino al limitatore. La parte alta del contagiri è divertente e invita a giocare con le marce per tenere il motore "allegro". Gli innesti del cambio sono precisi e il tutto è aiutato da una frizione morbida. Nel complesso si tratta di una moto agile che diverte tra le curve pur permettendo un utilizzo da "utilitaria" in città. La R3 non mette infatti mai in difficoltà e il feeling in sella è davvero alto.

Il discorso cambia quando si entra in circuito, dove per ottenere le prestazioni desiderate occorre mettere mano alla ciclistica. Man mano che si prende confidenza con la moto ci si accorge di come l'impostazione stradale della R3 renda più complesso spingere e ricercare il limite. Yamaha metterà a breve a disposizione un kit per trasformare la YZF-R3 in una WSSP300. Il costo si aggirerà attorno ai 7.000 euro ma tra le mani potrete avere una moto davvero affilata e la cui potenza corrisponde al limite della categoria, ovvero 49 CV.
1/7 Yamaha YZF-R3 2019: le foto del nostro test

Yamaha YZF-R3: Scheda tecnica e foto dei dettagli

Motore 2 cilindri, 4 tempi, raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole
Cilindrata 321cc
Alesaggio x corsa 68.0 mm x 44.1 mm
Rapporto di compressione 11,2 : 1
Potenza massima 30.9 kW (42 CV) @ 10,750 giri/min
Coppia massima 29.6 Nm (3.0 kgm) @ 9.000 giri/min
Lubrificazione Carter umido
Frizione in bagno d'olio, dischi multipli
Accensione TCI
Avviamento Elettrico
Trasmissione Sempre in presa, 6 marce
Telaio A diamante
Escursione anteriore 130 mm
Inclinazione canotto sterzo 25º
Avancorsa 95mm
Sospensione anteriore Forcella telescopica
Sospensione posteriore Forcellone oscillante
Escursione posteriore 125 mm
Freno anteriore Disco idraulico, Ø298 mm
Freno posteriore Disco idraulico, Ø220 mm
Pneumatico anteriore 110/70 17M/C 54H (Tubeless)
Pneumatico posteriore 140/70 17M/C 66H (Tubeless)
Lunghezza 2.090 mm
Larghezza 730 mm
Altezza 1.140 mm
Altezza sella 780 mm
Interasse 1380 mm
Altezza minima da terra 160 mm
Peso in ordine di marcia (compresi serbatoi olio e carburante pieni) 169 kg
Capacità serbatoio carburante 14 litri
Quantità olio motore 2,4 litri

Qui sotto trovate le immagini con i dettagli della moto.
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Yamaha YZF-R3: le livree

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