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Test: Yamaha WR125R, piccola enduro ma grande in fuoristrada

Siamo saliti in sella alla Yamaha WR125R per un primo test. La nuova enduro dedicata ai giovanissimi ha il motore della piccola supersportiva YZF-R125, ma è stato rivisto nell’erogazione e sulla WR raggiunge una potenza massima di 15 CV a 8.750 giri e una coppia massima di 12,75 Nm a 6.500 giri. In fuoristrada il tiro del motore è più che sufficiente a divertire in ogni situazione.

Come è fatta




COME È FATTA
Yamaha dedica la nuova WR125R ai giovanissimi che hanno già nel sangue il fuoristrada. Facile da guidare, economica, ma con l’aspetto e le dimensioni di una moto adulta. Sorella minore della WR250R, la piccola (soltanto nella cilindrata) ottavo di litro irrompe nel mercato 2009 al fianco della versione X, allestita da supermotard ed entrambe hanno un prezzo contenuto per averle, chiavi in mano, bastano 3.990 euro. Il prezzo ridotto non è assolutamente sinonimo di “moto povera”: la qualità costruttiva è molto buona, paragonabile a diversi altri modelli della gamma Yamaha. Il design è moderno e aggressivo, ispirato alle moto di maggior cilindrata e ben si sposa con le colorazioni proposte (nera e rossa oppure classico blu e bianco); ma la WR non si fa mancare nemmeno qualche piacevole dettaglio: telaio verniciato in tinta con le plastiche, frecce con vetri trasparenti e una moderna strumentazione LCD che integra l’indicatore del livello carburante. Il cuore di questa nuova WR è lo stesso monocilindrico 4T ad iniezione elettronica, raffreddato a liquido, che muove la sportiva YZF-R125, trapiantato con l’aggiunta di qualche intervento sui sistemi di aspirazione e scarico per migliorarne l’erogazione. La potenza massima di 15 CV rimane invariata (è imposta dal Codice per la categoria), ma ora viene raggiunta a 8.750 giri anziché a 9.000 e cresce sensibilmente anche la coppia massima, ora 12,75 Nm, prodotta a 6.500 giri invece che a 8.000, secondo quanto dichiarato dalla Casa.

Come va su asfalto




COME VA SU ASFALTO
Su strada e in spazi aperti la poca potenza disponibile tende a farsi sentire, ma per una piacevole gita off-road, specialmente se il pilota è un neofita, il tiro del motore è più che sufficiente a divertire in ogni situazione. Il comando del gas e quello della frizione sono morbidi da azionare. Nelle manovre a bassa velocità WR125R è molto maneggevole; l’unico inconveniente per chi non supera il metro e settanta può essere rappresentato dall’altezza della sella: 930 mm. La ciclistica è di ottimo livello, con telaio sovradimensionato e sospensioni solide: all’anteriore una forcella con steli tradizionali da 41 mm e 240 mm di escursione, mentre al posteriore c’è un monoammortizzatore con precarico regolabile su sette posizioni. Le sospensioni, soprattutto quella anteriore, assorbono bene tutte le asperità del terreno e contribuiscono a mantenere l’equilibrio anche nelle situazioni difficili. Nonostante una chiara vocazione al fuoristrada per via della taratura morbida degli ammortizzatori ed i cerchi in alluminio da 21” e 18”, il reparto ciclistico soddisfa anche sull’asfalto. L’impianto frenante è potente e modulabile all’anteriore, dove è presente un disco da 240 mm, invece è migliorabile la sensibilità di quello posteriore, che ha un disco da 220 mm.

Come va in fuoristrada




COME VA IN FUORISTRADA
LA WR125R monta di serie pneumatici Pirelli MT-90 Scoprion oppure Michelin Sirac. Soluzioni polivalenti che in mezzo al fango fanno desiderare una copertura più specialistica per avere più grip, ma grazie alle buone doti della moto, facilmente controllabile, non sono mai un problema, nemmeno quando ci si trova ad affrontare fondi abbastanza impegnativi. Il manubrio è abbastanza alto da rendere naturale la guida in piedi anche a chi non ha mestiere, così come le pedane zigrinate e alleggerite impediscono ai piedi di scivolare.
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