Test: SW-T 400, il nuovo maxiscooter bicilindrico della Honda offre comfort da prima classe
L’SW-T 400 adotta motore e telaio del suo predecessore Silver Wing 400, ma ha un design delle plastiche tutto nuovo. Lo abbiamo testato sulle strade costiere del Principato di Monaco ed in città a Montecarlo. Da fermi sembra un po’ pesante, ma una volta in movimento sorprende per la maneggevolezza superiore ad ogni aspettativa. Ottima protezione aerodinamica.
Test: sw-t 400, il nuovo maxiscooter bicilindrico della honda offre comfort da prima classe
Milano 27 febbraio 2009 – Pochi giorni fa, domenica 22 febbraio,
abbiamo
testato sulle strade del Principato di Monaco l’SW-T 400: derivato dal
Silver Wing 400, ne eredita in tutto e per tutto la base tecnica sotto
un disegno delle plastiche completamente nuovo. Questo maxi scooter è
l’unico
bicilindrico della sua categoria (la T sta per twin). Le nuove sovrastrutture
lo rendono più filante e ancora più protettivo. Molto bello il frontale
con il gruppo ottico sdoppiato e le frecce multi-reflector con lenti chiare.
Il posteriore ne segue il design con la coda sfuggente che termina in uno
spoiler. La pedana lateralmente è più rastremata per permettere un migliore
appoggio a terra dei piedi. La strumentazione è stata cambiata e comprende
anche l’indicatore di livello carburante che mancava nella precedente
versione. Indica pure il consumo medio istantaneo. Finiture, cura costruttiva,
abitabilità e capacità di carico sono da vera berlina di lusso. La sella
è molto comoda per il pilota e per il passeggero. L’SW-T 400 ha due vani
portaoggetti posizionati dietro lo scudo: quello di sinistra è in grado
di ospitare una bottiglia d’acqua da mezzo litro. Ha il freno di
stazionamento.
Sono state fatte anche alcune modifiche al reparto ciclistico: i supporti
della pedana in lamiera stampata ora sono saldati e non più imbullonati
al trave centrale del telaio; il freno a disco anteriore cresce al diametro
di 276 mm in luogo del precedente da 256 mm. L’SW-T ha l’ABS.
Il propulsore bicilindrico ad iniezione elettronica raffreddato a liquido
eroga una potenza dichiarata di 39 CV a 8.000 giri. È dotato due contralberi
di bilanciamento che ne smorzano le vibrazioni. Il serbatoio da 16 litri,
il più capiente della categoria, assicura una più che buona autonomia in
rapporto alle prestazioni ed ai consumi.
Il peso dell’ dell’SW-T 400 si avverte solo da fermi: appena in
movimento
la maneggevolezza è superiore ad ogni aspettativa e si apprezza l’ottima
protezione aerodinamica. Lo scatto da fermo è brillante e poi si ha una
specie di pausa: superati gli 80 km/h l’allungo si fa quasi prepotente
con una grande riserva di potenza utilissima nei sorpassi. La stabilità
sul veloce è impeccabile al pari della tenuta di strada e anche il vento
laterale non scompone l’assetto; anche in questo caso la taratura rivista
delle sospensioni ne aumenta la scorrevolezza a vantaggio del comfort,
senza compromettere la necessaria rigidità nella guida impegnata. L’SW-T
400 si guida con grande sicurezza e facilità a dispetto della mole e del
peso considerevole: un compromesso davvero riuscito tra commuter urbano
e granturismo da medio e lungo raggio. Il sistema di frenata combinata
svolge più che egregiamente il suo compito con spazi di arresto contenuti
senza preoccupanti variazioni di assetto; molto efficace l’ABS che non
si dimostra mai invasivo.
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