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di Luca Frigerio
25 September 2013

Test Suzuki MotoGP al Mugello: bei progressi

I due collaudatori “ufficiali” Suzuki hanno effettuato numerosi giri al Mugello per migliorare la velocità di punta e l’elettronica. Ottimizzato l’ingresso in curva e la frenata, i test continueranno in Giappone

Test suzuki motogp al mugello: bei progressi

Martedì 24 e mercoledì 25 settembre il Team Suzuki MotoGP, con Randy De Puniet e Nobuatsu Aoki, era al Mugello per continuare lo sviluppo della XRH-1, la moto con cui la Casa di Hamamatsu farà ritorno ufficialmente in MotoGP dal 2015. Dopo i test a Misano di settimana scorsa, gli ingegneri hanno lavorato per migliorare la velocità di punta (motore e aerodinamica) e l’elettronica, intervenendo sul controllo di trazione e il freno motore.

 

I RISULTATI SI VEDONO

Nel corso della due giorni di test, i due collaudatori hanno notato miglioramenti in termini di ingresso curva e frenata: Randy De Puniet ha effettuato 67 giri nella giornata di martedì e 53 mercoledì, facendo segnare un best lap in 1’49”260 (ricordiamo che il miglior giro di quest’anno al Mugello appartiene a Dani Pedrosa in 1’47”157). Di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, quindi, ma l’intera squadra Suzuki sembra aver imboccato la strada buona.

Queste le parole di De Puniet: “In questi due lunghi giorni abbiamo lavorato molto sull’elettronica e sulle mappature in diverse condizioni, ma abbiamo capito che c’è bisogno di lavorare di più sul grip al posteriore. Sapevamo che il Mugello è una pista difficile, e in questo test abbiamo raccolto molte informazioni per gli ingegneri, che ora potranno lavorarci sopra.”

 

IN ATTESA DI TORNARE IN PISTA CON I “FORTI” DELLA MOTOGP

I prossimi test della futura Suzuki MotoGP, che tornerà ufficialmente in griglia nel Motomondiale dal 2015, si effettueranno in Giappone. “E’ stato un altro test impegnativo – afferma Davide Brivio, Team Manager del Factory Suzuki Team - che ci ha permesso di nuovo di fornire buone informazioni al nostro staff tecnico. Abbiamo avuto qualche conferma positiva in merito ad alcune nuove componenti che abbiamo avuto la possibilità di testare in modo approfondito, come ad esempio il nuovo telaio, il nuovo motore e la nuova carenatura. Naturalmente abbiamo anche individuato le aree che dovranno essere migliorate, e ora abbiamo più informazioni, nuove indicazioni, e anche un po’ di compiti da fare a casa. Randy ci ha aiutato molto, e in alcuni momenti abbiamo dovuto chiedergli un grande sforzo per aiutarci tra una gara e l’altra della MotoGP. Vorrei ringraziarlo  per il suo contributo nella ricerca dei punti deboli e forti del nostro progetto: i suoi commenti sono stati e saranno importanti per il lavoro di sviluppo che abbiamo davanti a noi nei prossimi mesi. E vorrei anche ringraziare il team Aspar, che ha permesso a Randy di essere disponibile per questa attività di collaudo.”

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