Test SBK in Sud Africa: a Kyalami Fabrizio (Ducati) fa il bis e segna ancora il miglior tempo
Il 24enne romano, nel secondo giorno di prove, in sella alla Ducati 1098 F09, è sceso di un secondo rispetto al miglior tempo della prima giornata, facendo registrare un crono di 1’40”256. Eppure ha detto: “Non sono completamente soddisfatto perché nella tornata buona ho fatto un piccolo errore, potevo scendere sotto gli 1’40””. Max Biaggi (Aprilia) è nono.
Test sbk in sud africa: a kyalami fabrizio (ducati) fa il bis e segna ancora il miglior tempo
Kyalami 11 dicembre 2008 – In pista faceva molto caldo (31°C
nell'aria,
47°C sull'asfalto) e Michel Fabrizio, con la Ducati 1098 ufficiale, come
nel primo giorno di prove in Sud Africa, anche nel secondo è stato il migliore:
ha abbassato il suo tempo di circa un secondo, fermando i cronometri a
1’40”256. Il 23enne romano: “Non sono completamente
soddisfatto perché
nella tornata buona ho fatto un piccolo errore. Sono convinto che, se non
avessi sbagliato, avrei potuto abbattere il muro degli
1’40””. Dietro
a Fabrizio si è piazzata la Suzuki GSX-R 1000 K9 di Max Neukirchner, che
incalza gli avversari, in preparazione della stagione 2009. Meglio del
primo il secondo giorno di prove per Noriyuki Haga, che prende confidenza
con la Ducati 1098 ufficiale. Il giapponese ha fatto segnare il terzo tempo
con 1'40"709. Attaccato a Nitoronori Jonathan Rea, rimasto alla Honda
Ten Kate, ma passato dalla classe Supersport (secondo nel Mondiale 2008)
alla Superbike. Continuano i test per le Case debuttanti: Nakano ha portato
l’Aprilia RSV4 in sesta posizione, mentre Biaggi si è piazzato al non
posto (1’41”077). Più indietro la BMW S1000RR, con Troy Corser
11esimo
(1’41”986) e Ruben Xaus 12esimo (1’42”438). Giornata
disastrosa per
Ben Spies, che, cadendo in curva ha distrutto la Yamaha YZF-R1-09. Spies
è rimasto illeso, ma ha dovuto rinunciare al ritorno in pista, perché i
tecnici non potevano sistemare velocemente la moto.
Secondo Max Biaggi: “E’ andata un po’ meglio di ieri: abbiamo
fatto
molte modifiche alla moto, con un obiettivo preciso, ma ancora non siamo
riusciti ad appianare del tutto il problema dell’ ingresso in curva che
per ora è più complicato da risolvere. Stiamo cercando di individuare il
settore che genera questa problematica e l’unica maniera per farlo è
provare
molte soluzioni, andando ad esclusione. Comunque siamo cresciuti molto
e siamo molto più vicini agli altri. Senza questa problematica sono sicuro
di poter essere più veloce sia sul singolo giro, sia di passo e questo
mi da grandi aspettative. Sono certo che non ci vorrà molto tempo per portarci
alla pari con gli altri team”.