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Test Pirelli Diablo Rosso IV: strada e pista

Quarta generazione di uno pneumatico di grande successo, dedicato alle moto ad alte prestazioni (crossover comprese). Abbiamo provato i nuovi Pirelli Diablo Rosso IV su strada e in pista (anche senza Traction Control) a Pergusa

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Alla famiglia Diablo Rosso appartengono pneumatici dedicati all’uso sportivo, principalmente su strada, ideali per equipaggiare carenate o naked ad alte prestazioni, ma anche le crossover moderne. Oggi siamo alla quarta generazione, sviluppato seguendo vari obiettivi: il principale è offrire quella versatilità che soddisfa sia chi cerca una gomma sportiva, sia chi vuole viaggiare; a questo si sono aggiunti la ricerca della migliore interazione con i sistemi elettronici e di migliori prestazioni sul bagnato. Un’informazione fa capire come Pirelli ha pensato queste nuove coperture: ogni misura è sviluppata ad hoc, in funzione delle caratteristiche e delle necessità della moto da equipaggiare. Per approfondire come sono fatte potete cliccare qui.

Per farci toccare con mano la versatilità dei nuovi Diablo Rosso IV, Pirelli ha allestito quattro moto, equipaggiate con le misure 180/55 (Ducati Supersport 950 e KTM 890 Duke R), 190/55 (Honda CB1000R) e 200/60 (Ducati Streetfighter V4), da farci provare nei dintorni di Pergusa e all’interno del circuito dove ha sede lo sviluppo Pirelli. Tirando le somme, ci è piaciuto in particolare l'anteriore per l'ottimo inserimento, l'elevata stabilità nei curvoni veloci, ma soprattutto per la maggiore maneggevolezza e per la capacità di far chiudere le curve al pilota con un maggior naturalezza rispetto al precedente Diablo Rosso III. Il lavoro svolto va nella direzione di migliori performance, a discapito di un leggero minor comfort quando l’asfalto è dissestato. L'anteriore ci ha conquistati anche in pista: preciso in inserimento e capace di aiutare la moto a girare stretta, chiudendo la curva senza l’effetto di auto raddrizzamento. Anche spingendo forte in ingresso, arrivando frenati, la moto tiene la traiettoria puntando alla corda e mantiene questa caratteristica anche alle alte velocità. Abbiamo apprezzato molto anche il posteriore trimescola, con la fascia sulle spalle adeguata a sostenere potenze elevate. Anche staccando i controlli elettronici, le nuove Diablo Rosso IV hanno superato l’esame a pieni voti. La nostra “prova del 9” l’abbiamo fatta in uscita dalla variante più lenta del tracciato di Pergusa, dove ci si trova a circa 50 km/h: seconda marcia, gas completamente spalancato a moto inclinata, curvone veloce tenendo la corda per inserire terza, quarta e quinta. Nessuna sbavatura, nessun “salto” di mescola, ma una leggera deriva che ci mantiene l’anteriore stretto sulla corda. Nel giro successivo, una lunghissima riga nera al curvone ci ricorda che il piacere di guidare una moto senza controlli può arrivare solo se si crea quel feeling magico con lo pneumatico.

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