Dopo la pausa fatta dai piloti a metà giornata (qui i tempi alle ore 13), i team si sono rimessi al lavoro per proseguire i lavori. La ripresa della sessione ha visto subito la caduta di Marc Marquez con la RC213V 2020 alla curva 13. Il Campione del Mondo è stato trasportato subito al centro medico a causa di una contusione alla spalla destra, ma la botta non ha fermato lo spagnolo. Il numero 93 non è l'unico a essere andato a terra, ci sono anche Granado (Ducati Avintia), Aleix Espargarò (Aprilia), Iker Lecuona (KTM Tech3), Pol Espargarò (KTM), Morbidelli (Petronas Yamaha): gli incidenti non hanno avuto conseguenze. Tra i grandi assenti di questa prima giornata ci sono Daniel Pedrosa e Pecco Bagnaia; il primo bloccato in hotel per una gastroenterite, il secondo ancora infortunato dopo l'incidente rimediato all'uscita dei box di Valencia.
Sul versante delle novità nulla di speciale da segnalare se non quanto già visto a Valencia e nella mattinata. Ducati ha proseguito il lavoro per migliorare la velocità di percorrenza in curva, KTM ha messo alla prova il nuovo telaio e cercato il setting più adatto, Suzuki ha cercato di migliorare la velocità di punta e incrementare la potenza, Aprilia ha lavorato, in particolare, sull'elettronica e sull'analisi del consumo degli pneumatici, Yamaha ha svolto numerose prove utili alla configurazione della moto 2020, del nuovo motore e di setting migliori per far lavorare il nuovo telaio. Valentino Rossi ha utilizzato maggiormente il forcellone in carbonio rispetto a Maverick Vinales. Honda ha lavorato su nuove parti e sugli aggiornamenti a motore e ciclistica, ma a fine giornata Marc Marquez è sceso in pista con un nuovo telaio. Nessun team ha mostrato, invece, novità aerodinamiche importanti: in questa parte della stagione, portare in pista configurazioni inedite vorrebbe dire esporsi precocemente agli occhi indiscreti degli altri team.
La giornata di test si conclude con l'arrivo della pioggia e con la luce che, progressivamente, cala sul tracciato di Jerez.