A vederla la KTM 790 Duke pare identica a prima, e in effetti è proprio così. Presentata a Eicma 2017 come model year 2018, nel 2021 è stata sostituita dalla 890 Duke ma già nel marzo dell’anno seguente si era ripresentata come versione base del mondo Duke dei “grandi” (tolta cioè la 390). Oggi finalmente è disponibile dai concessionari, con due aggiornamenti principali: l’omologazione Euro 5 e le più recenti evoluzioni delle piattaforme elettroniche prese dalla 890, tra cui quella inerziale a 6 assi. Inoltre con la potenza di 70 kW-95 CV, ora è depotenziabile per poter essere guidata con patente A2.
La linea è dunque quella ben nota che fece scalpore al momento della presentazione, talmente avanti all’epoca da risultare piacevole e moderna ancora oggi dopo quasi sei anni, caratterizzata dai convogliatori che sembrano ali spingendosi molto avanti rispetto al serbatoio da cui originano, dallo scarico alto e voluminoso e dal motore che pare una scultura, appeso al telaio in bella evidenza. Il bicilindrico frontemarcia LC8c prodotto in collaborazione con CFMoto, lo diremo dopo, è ancora un riferimento come uso e prestazioni, nonostante la potenza inferiore di 10 CV rispetto a prima (95 dichiarati contro 105), e anche come tecnica con il doppio contralbero e la distribuzione (bialbero 8 valvole) con i bilancieri a dito e per le dimensioni compatte; inalterata invece la coppia dichiarata in 87 Nm. L’elettronica come detto è evoluta come sulle altre Duke in gamma, e comprende 3 riding mode (Sport, Street, Rain) di serie a cui si aggiunge il Track in optional, che prevede controllo slittamento ruota e trazione, anti-impennata, launch control e regolazione su tre livelli della risposta dell’acceleratore; poi ci sono controllo di trazione (disattivabile) e ABS cornering (con funzione Supermoto che lo disattiva al posteriore) e la regolazione della coppia in rilascio (optional), oltre alla frizione con antisaltellamento (di serie).
Immutati il piccolo telaio in tubi di acciaio a cui è appeso il motore, l’impianto frenante con due dischi anteriori da 300 mm e pinze radiali a 4 pistoni, posteriore da 240 mm con pinza a due pistoni, ruote in lega leggera e pneumatici MaxxisSupermaxx ST. Sospensioni WP Apex, la forcella rovesciata con steli da 43 mm ed escursione 140 mm (150 mm al posteriore); bellissimo e lunghissimo il forcellone senza leveraggi. La qualità costruttiva è ottima, c’è una percezione di solidità complessiva di grande appagamento, nonostante il peso contenuto (dichiarato 174 kg a vuoto), le leve al manubrio sono regolabili, anche le pedane a richiesta e il cambio può essere rovesciato facilmente. Ottimo anche il display TFT per visibilità e leggibilità, anche bella da vedere con i colori e i font tipici KTM; intuitivi e della giusta dimensione i comandi ai blocchetti elettrici, che sono retroilluminati.