Test: Honda SH 125-150 my 2009. Dopo il restyling, migliora nel comfort e conferma grandi doti motoristiche
Abbiamo fatto il primo test del nuovo scooter a ruote alte SH Honda. Le versioni 125 e 150 cc sono state completamente ridisegnate, all’insegna del comfort e della praticità. In sella piace la nuova ergonomia ed in città si apprezza lo spazio dietro lo scudo e sulla pedana divenuto più abbondante. La guida resta di tipo motociclistico e la sicurezza aumenta grazie al freno a disco posteriore.
Test: honda sh 125-150 my 2009. dopo il restyling, migliora nel comfort e conferma grandi doti motoristiche
Milano 26 febbraio 2009 – Domenica scorsa abbiamo testato a
Montecarlo
e sulle strade del Principato di Monaco il nuovo Honda SH giunto alla quinta
generazione, con un restyling completo e aggiornamenti nel reparto ciclistico,
in particolare all’impianto frenante. È uno scooter giapponese di nome
e italiano di fatto: è costruito dalla Honda Italia ad Atessa (CH) e disegnato
dalla Honda R&D di Roma. Fu il primo scooter al mondo omologato Euro
3 nel 2005, grazie al monocilindrico ad iniezione.
Oggi un accurato lifting non ne stravolge l’identità, ma lo rende più
moderno e aggressivo. Come indica il nuovo frontale più inclinato a V decisa
e che disegna una continuità tra manubrio e scudo nella vista laterale.
Un piccolo ed efficace parabrezza protegge la nuova strumentazione più
raccolta del modello conosciuto, ma poco pratico da leggere per la grafica
un po’ lavorata. Lo scudo, anch’esso ridisegnato, ha permesso di
guadagnare
2 cm di lunghezza sulla pedana: maggiore spazio per i piedi e per
l’eventuale
borsa da appendere al gancio dietro posizionato dietro lo scudo. La sella
è più bassa di 1 cm per permettere un più facile e sicuro appoggio dei
piedi al suolo. Anche i fianchi hanno beneficiato del tratto del designer:
ora sono più slanciati verso l’alto e vanno a confluire nel nuovo codino
più sfuggente e sportivo.
Il monocilindrico 4 tempi ad iniezione elettronica rimane sostanzialmente
invariato.
Grande novità è la possibilità di avere gli SH dotati anche di freno a
disco posteriore del diametro di 240 mm (lo stesso diametro
dell’anteriore),
su cui agisce una pinza a singolo pistoncino. In questa nuova versione
sul disco anteriore lavora una pinza a tre pistoncini: l’impianto è
completato
dal sistema di frenata combinata Dual CBS già brillantemente testato sulla
versione con freno a tamburo.
L’assetto in sella è il più naturale possibile, il motore non vibra e
consente accelerazioni ed allunghi davvero entusiasmanti in rapporto alle
modeste cilindrate. Le sospensioni hanno beneficiato di una più accurata
taratura così da essere decisamente migliorate nell’assorbire le asperità
dell’asfalto, a tutto vantaggio del comfort di marcia; l’efficienza
del
telaio trasmette solidità in ogni condizione. L’SH ha una guida di tipo
motociclistico, con traiettorie pennellate in tutta sicurezza; la frenata
è potente ma avremmo preferito maggiore escursione delle leve per sfruttare
al meglio la modulabilità offerta dall’impianto.
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