Statistiche web

Test Honda CB500F e CBR500R: non solo economiche

Le nuove 500 cc Honda Condividono la stessa base meccanica e la stessa filosofia: moto moderne e accattivanti, piacevoli da guidare e sicure (ABS di serie). Ma soprattutto consumano davvero pochissimo! Le abbiamo provate in Spagna

Test honda cb500f e cbr500r: non solo economiche

Dopo la gamma NC700/Integra, declinata in diversi modelli sulla stessa base meccanica e ciclistica (recentemente è stato annunciato anche una versione cruiser per il 2014…), la Honda cala un altro tris d’assi seguendo la medesima formula e puntando alle entry level. Naked, sport e adventure: CB500F, CBR500R e CB500X. A Tarragona, in Spagna, abbiamo testato le prime due. Semplicità costruttiva, prezzo accessibile e bassi consumi sono i plus con cui Honda spera di replicare il successo commerciale ottenuto dalla gamma NC700.

I PREZZI

  • Honda CB500F: 5.500 euro
  • Honda CBR500R: 6.200 euro

IL MOTORE: BRIO SÌ, CONSUMO NO
Per la descrizione tecnica delle moto e le differenze in dettaglio cliccate qui, in questo articolo ci limitiamo ad un breve riassunto. Come per le NC700, il motore è un bicilindrico parallelo frontemarcia, ma la cilindrata è di 500 cc. Si tratta di un propulsore completamente nuovo e capace di 48 CV a 8.500 giri. Cioè 35 kW: giusti, giusti per accogliere in sella i neopatentati secondo le nuove normative. Raffreddato a liquido, ha distribuzione a doppio albero a camme in testa e iniezione elettronica. L’erogazione è lineare; un po’ vuota in basso, spinge con discreto brio man mano che la lancetta del contagiri si avvicina alla zona rossa.
I consumi dichiarati fanno invidia ad un piccolo scooter: oltre 28 km/l nel ciclo misto. Significa che queste moto, entrambe con un serbatoio da oltre 15 litri, possono percorrere anche 400 km prima di fermarsi ad un distributore…

CICLISTICA SEMPLICE MA ABS DI SERIE
La ciclistica, identica per tutti e due i modelli, si avvale di un classico ed economico telaio in acciaio; anche il forcellone è in acciaio scatolato. Le sospensioni, votate più al comfort che al rigore, sono tradizionali e solo il monoammortizzatore, che lavora con interposizione di leveraggi, può essere regolato nel precarico molla su 9 posizioni. Ridotti al minimo indispensabile i freni, con dischi fissi a margherita (uno davanti da 320 mm; 240 dietro) e pinze flottanti; nonostante ciò la frenata è piuttosto potente e perfettamente modulabile. Immancabile l’ABS che, pure lui, lavora molto bene, risultando mai invasivo.

LEGGERE E COMPATTE
L’aspetto che più contribuisce ad avvicinare neofiti a questi modelli, è senza dubbio la leggerezza e la maneggevolezza. Meno di 200 kg si spostano facilmente anche da fermo e il peso ridotto, unito ad una incredibile compattezza, rendono queste mezzolitro delle vere anguille nel traffico come sui tornanti.

CONTROLLO FACILE E TOTALE
La CB500F, che ha una linea pulita, semplice e moderna, che lascia in vista il motore. Snella tra le gambe, garantisce una posizione in sella comunque confortevole, anche per chi, come noi, supera il metro e ottanta d’altezza. La qualità migliore della CB500F è però la grande maneggevolezza, enfatizzata dal manubrio largo e rialzato, che offre un totale controllo del mezzo. Costruita per muoversi agile in città, non rinuncia a brevi gite fuoriporta.

DATEMI DELLE CURVE!
La CBR500R
è una piccola sportiva dall’aspetto accattivante ispirato alla ormai iconica Fireblade. Le linee della carena, che scende sui fianchi e si apre in due ampi sfoghi d’aria, il doppio faro e il codino rastremato le conferiscono un carattere aggressivo. Ma, a dispetto dell’estetica, questa CBR è tutt’altro che prepotente. Si lascia condurre facilmente e si trova più a suo agio su aperte strade di campagna piuttosto che rinchiusa tra i cordoli di una pista. Nonostante ciò l’abbiamo provata anche in circuito, saggiandone le ottime caratteristiche dinamiche. Non è la moto giusta per fare il tempo sul giro, ma all’occorrenza ci si può togliere lo sfizio di limare gli slider

Tags

© RIPRODUZIONE RISERVATA