Le avevamo testate a marzo in fredde e piovose giornate primaverili e ci erano piaciute: le Continental ContiTrailAttack 3 si erano dimostrate molto comunicative anche su fondo bagnato e viscido. Ma non avevamo avuto occasione di variare molto il panorama di utilizzo, limitandoci ad una fugace presa di contatto con meteo inclemente e solo con pneumatici calzati su potenti maxienduro.
Così abbiamo preso un treno di gomme nuove e le abbiamo messe alla prova per 1.000 km in un test prolungato e spalmato su diverse tipologie di strada. Visto poi che Continental non si limita a produrre le sue ContiTrailAttack 3 nelle misure delle più diffuse crossover attuali, ma anche con sezioni e codici velocità adatte alle “vecchie” endurone anni 80 e 90, le abbiamo montate su una Honda Dominator RD02, con le sue 90/90-21” 54S ant. e 120/90-17” 64S post. Le abbiamo messe alla prova sul cocente asfalto di agosto in autostrada, tra i mille trabocchetti della città (tombini, pavé, binari del tram, strisce pedonali), ma anche e soprattutto tra le curve di sinuose strade montane e infine in qualche facile sterrato.
Il primo riscontro positivo è riferito alla maneggevolezza. Già di suo, la Dominator è agile, ma le ContiTrailAttack 3 esaltano la rapidità nei cambi di direzione (non sempre facile, quando si ha a che fare con una moto alta e con il baricentro elevato). Notevole la precisione con cui si inseriscono in traiettoria e piacevolmente sostenuta la sensazione di solidità in percorrenza, nonostante la sottile sezione. Le pieghe si affrontano con sicurezza e si osa inclinare qualche grado in più del solito, in virtù di un grip sempre notevole. Su asciutto ce n’è in abbondanza. Sul bagnato il drenaggio dell’acqua è buono. Il limite arriva non prestissimo – finché non si incappa nelle infide strisce pedonali… - e comunque la gomma “avvisa” prima di scappare, specie il posteriore.