Statistiche web

CFMoto 700 CL-X Heritage 2021: come va, pregi e difetti

A spingerla è un bicilindrico parallelo di 692 cc capace di erogare 75 CV. Siamo saliti in sella in anteprima per l’Italia, per dirvi come va e quali sono i pregi e i difetti di questa naked in salsa classica già disponibile nelle concessionarie a un prezzo interessante

1/7

CFMoto approda sul nostro mercato grazie a Padana Sviluppo (importatore storico di Kymco, ma ora distributore anche di CFMoto, Lifan e Voge). La 700 CL-X Heritage (ve ne avevamo già parlato, ricordate?) è una moto che strizza l’occhio tanto ai giovani (sarà disponibile anche per chi possiede la patente A2) quanto ai più navigati in cerca di una moto facile, dal costo competitivo e dal look scrambler. Prima di salire in sella la osserviamo bene, scoprendo una cura per i dettagli che non ci aspettavamo fosse così elevata. I blocchetti non hanno nulla da invidiare a quelli dei marchi più prestigiosi, non ci sono cavi a vista, le plastiche sono di buona fattura e collimano in modo preciso. Tutto è al proprio posto, con il bello scarico corto a farla da padrone quando si guarda la moto dal lato destro. Partiamo dopo aver giocato un po’ con la strumentazione e parlato con i tecnici di CF Moto. Scopriamo che la 700 CL-X ha ride-by-wire in interazione con due mappe motore (Eco e Sport), luce DRL full-LED, sensore crepuscolare, ovvero in grado di capire se siete in galleria e accendere in automatico il faro. L’ABS, naturalmente, è di serie. Non ci sono, invece, anti-impennata e Traction Control, ma i più pigri possono sfruttare la comodità del Cruise Control, utilizzabile solo dopo i 40 km/h e innestando almeno la quarta marcia. Scopriamo anche come la moto sia in versione di pre-serie, con la preghiera di concederle qualche sbavatura dal punto di vista dell’erogazione. Si può fare. A patto di riprovarla in futuro per capire come risponde il bicilindrico una volta trovato il setting ideale.

Partiamo quindi dal motore. Come ci era stato detto, l’erogazione è perfettibile, ma lascia trasparire alcune caratteristiche peculiari del bicilindrico parallelo, come la propensione a girare in alto, piuttosto che in basso, dove arranca un po'. Dai 4.000 giri l’elasticità del motore migliora e questo regala la possibilità di giocare a piacimento. Il meglio, a nostro avviso, lo si ottiene nell’arco che da lì porta agli 8.000 giri. Salendo oltre si incontra la zona rossa e, anche se la 700 CL-X non mura fino a 9.500 giri, la spinta viene a mancare prima che si raggiunga il limitatore. Due le mappe motore, con la “Sport” a regalare tutto quello che il bicilindrico può offrire e la “Eco” impostata alla stregua da una “Rain”: meno potenza, più dolcezza. Tra i difetti da segnalare ce n’è uno in particolare: le vibrazioni sulle pedane, sulla sella e sul serbatoio quando il pilota stringe la silhouette della moto. Ma c’è anche un bel pregio: il motore non scalda.

Il vero punto di forza della moto è però la ciclsitica: la 700 CL-X è ben bilanciata, agile, precisa e abbastanza stabile sul veloce. Il setting delle sospensioni permette di godersi anche strade non perfette, ma in cambio non richiede rinunce quando si spinge e si cerca qualcosa di più. La forcella, in particolare, sostiene bene anche quando si pinza e affonda il giusto. Buon lavoro anche da parte del monoammortizzatore, che filtra la asperità e non fa prender colpi eccessivi alle terga su buche e sconnessioni. Già che si parla di comfort: la posizione di guida è rilassata, con le braccia protese a impugnare un manubrio abbastanza largo. Peccato solo che non ci si possa muovere in sella a causa di una posizione del fondoschiena obbligata dallo scalino che divide la parte riservata al guidatore da quella, piccola, per il passeggero. Buono il feeling donato dalle Pirelli di primo equipaggiamento, tanto da arrivare a grattare presto le pedane. Una luce a terra maggiore avrebbe donato più giustizia a questa moto. Infine, la frenata: ottima la sintonia con l’anteriore, grazie a una pinza che morde progressivamente il disco e lascia a chi guida la possibilità di scegliere quanto forte staccare. La leva, regolabile nella distanza dalla manopola, permette di fermare la moto con la pressione di un solo dito. L’attacco è deciso, ma non brusco. Si ha insomma tutto quello che serve, a patto di fare i conti con un certo effetto raddrizzante se si entra con i freni in mano in curva. Buono anche il freno posteriore, che però ha un ABS che entra in azione prima del previsto.

Il prezzo? 6.740 euro c.i.m. La 700 CL-X Heritage è già in vendita, presto arriveranno anche le versioni Sport e Adventure. Su Motociclismo di settembre trovate il test completo, con approfondimenti e interviste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA