La supermotard da ottavo di litro appena arrivata da Noale è molto simile alle sorelle maggiori SXV 450 e 550 nell’estetica. L’abbiamo testata sul circuito di Pomposa (FE), dove ha mostrato un certo carattere SEGUE…
Caratteristiche
CARATTERISTICHE Prende in prestito l’estetica delle sorelle
maggiori
SXV 450 e 550 per puntare dritto al cuore dei sedicenni: l’Aprilia SX
125 colpisce a prima vista per le nuove sovrastruture e il disegno a traliccio
del telaio, che evoca le moto di Noale vittoriose nel mondiale Supermoto.
Aprilia aspira ad imporsi nel settore delle supermotard 125 con una moto
pensata per giovani piloti, che però si presta efficacemente per avvicinare
i neofiti, grazie alla sua versatilità: la SX 125 è infatti adatta sia
ad un uso quotidiano, sia ad uno sportivo e “pistaiolo”. Attirano
subito
le linee spigolose delle sovrastrutture compatte, che conferiscono alla
SX 125 un aspetto estremamente aggressivo, da vera moto sportiva, ma non
pacchiano. Infatti, il corretto bilanciamento di colori (la SX è disponibile
solo nera con fregi rossi e bianchi) conferisce una certa eleganza
all’insieme.
Notevoli, inoltre, la qualità dei componenti e la cura degli assemblaggi.
Le modifiche rispetto al passato non si limitano all’estetica. Abbiamo
testato la SX 125 mettendola alla frusta nel suo habitat naturale: la pista.
Fra le strette varianti ed i corti rettilinei del circuito di Pomposa (FE),
la sensazione finale è stata quella di una moto molto divertente, con cui
si prende subito confidenza, sin dai primi giri.
Test in pista
TEST IN PISTA La posizione di guida è alta e avanzata, non affaticante
nell’uso disimpegnato. La sella è ben imbottita, molto stretta, come tutta
la moto, e piuttosto rialzata (870 mm), anche se non in modo eccessivo,
trattandosi di una supermotard. Impugnato il manubrio e percorsa la prima
curva, ci si rende subito conto dell’estrema maneggevolezza e della
confidenza
che la SX 125 offre al pilota. Proprio questo senso di controllo che si
ha sulla moto, snella e leggera, permette di apprezzarne al meglio le doti
dinamiche. Doti eccellenti, amplificate dalle qualità del nuovo telaio
in acciaio con doppio trave a traliccio. Meno appagante il forcellone,
esteticamente più grezzo rispetto a quello montato sul modello precedente
(la MX 125) sostituito dalla nuova arrivata. Entrambi questi componenti
sono frutto di studi fatti per aumentare la rigidità torsionale e la resistenza.
In circuito, la piccola Supermotard Aprilia fatica leggermente a tenere
la corda ma, quando ci si imbatte in una “esse” stretta, la velocità
con la quale si riesce a cambiare direzione è impressionante. Merito anche
del profilo delle gomme di primo equipaggiamento, Pirelli Diablo, che svolgono
il loro compito in maniera impeccabile. Si scaldano presto e garantiscono
grande tenuta dal primo all’ultimo giro. Buono il rendimento delle
sospensioni,
anche se non regolabili. La forcella Marzocchi da 40 mm ha un’ottima
scorrevolezza.
Si avverte, però, un saltellamento della ruota davanti, nelle staccate
più violente, quando si entra in curva con l’anteriore ancora pinzato.
Nessun appunto al monoammortizzatore, che assorbe con precisione le asperità
dell’asfalto, soprattutto in staccata, mantenendo sempre la ruota
posteriore
a contatto con la pista. Soddisfacente anche l’impianto frenante: la pinza
Brembo a 2 pistoncini morde efficacemente il disco anteriore da 260 mm,
generando decelerazioni potenti e sempre ben modulabili; ottima precisione
e discreta potenza anche per il posteriore.
Due versioni
DUE VERSIONI Rispetto alla MX 125, rimane, invece, invariato il motore.
La sfida di Aprilia nel produrre una moto di piccola cilindrata a
motorizzazione 2 tempi, nonostante le difficoltà incontrate per farla rientrare
nelle norme Euro 3, rispecchia la tradizione sportiva e agonistica che
contraddistingue la Casa di Noale. Il cuore della SX 125 è il tradizionale
motore Rotax, che equipaggia le 125 Aprilia da oltre un decennio: affidabile
e potente, almeno quando è senza strozzature. Durante il nostro test, infatti,
abbiamo avuto modo di provare sia la versione in regola col Codice (15
CV), sia quella a piena potenza (22 CV). A richiesta esiste un kit racing
di ripotenziamento, composto da una diversa espansione del sistema di scarico,
una differente mappatura della centralina, una nuova valvola allo scarico
e un kit per la carburazione. Nella versione depotenziata la limitazione
del motore si sente molto, soprattutto agli alti regimi, dove non ha nulla
a che vedere con la versione full-power. Per mantenere il motore in un
range di utilizzo ottimale, sono richiesti frequenti cambi di marcia.
Un’ultima
considerazione va fatta per il prezzo: on i 4.600 euro chiavi in mano richiesti
per averla, si mantiene abbastanza contenuto. Soprattutto se si pensa alle
migliorie fatte rispetto al passato ed al livello di qualità generale.
Sono solo 100 euro in più, rispetto alla vecchia MX 125.
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