LA CHICCA TECNOLOGICA: IL RIDE BY WIRE
Per la prima volta su un'Aprilia
di serie viene
montato il sistema
RIDE BY WIRE, l'acceleratore elettronico. Spiegarne il funzionamento
non è troppo complicato, seguiteci.
Dalla manopola del gas partono due
cavi,
uno di apertura e l'altro di chiusura,
che
terminano
nel Demand posizionato dietro il canotto di
sterzo. Il Demand legge
la rotazione meccanica attraverso i cavi e la manda a due potenziometri
doppia traccia. Da qui in avanti il sistema diventa elettronico. Il
segnale di apertura rilevato dai due potenziometri viene inviato tramite
rete CAN
a una centralina Marelli che elabora il segnale proveniente
da questi con i parametri dei sensori di pressione, temperatura ecc,
inviando a un'ulteriore centralina il comando di apertura delle farfalle.
Questa seconda centralina, posta all'interno dell'air-box,
dà l'impulso
per l'apertura dei corpi farfallati a due motorini elettrici passo-passo
indipendenti per i due cilindri.
Un sistema di questo tipo è una novità assoluta in campo motociclistico
(il ride by wire utilizzato da Yamaha sulle R1 e R6 non permette la stessa
libertà di azionamento delle farfalle),
ma deriva dal know how della
produzione automobilistica. Il grosso lavoro svolto dai tecnici Aprilia
è stato quello di implementare questi "sistemi auto" miniaturizzando
l'hardware per renderne possibile l'applicazione sulle moto e mettendone
a punto il funzionamento. Sulle Aprilia del prossimo futuro, dalla sportiva
V4 alle nuove moto su base 750 V2, il ride by wire sarà una costante. Le
sempre più restrittive normative antinquinamento necessitano di motori
gestiti sempre più in modo elettronico e il RbW è la strada del futuro,
verso cui tutti i costruttori si stanno orientando.