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09 December 2010

Taranto: la città dei due mari girata in motocicletta

Taranto è definita la città dei due mari e, secondo la leggenda, fu fondata da Taras, figlio di Nettuno. L’abbiamo girata in moto, apprezzandone il continuo contrasto fra antico e moderno.

SBARCO A TARANTO

SBARCO A TARANTO È il vento a darti il benvenuto. Quel vento che ti strappa le braccia dal manubrio anche se vai a cinquanta all’ora, prima ancora di entrare in città, quando il sole affoga all’orizzonte e stai guidando la tua moto sulla Ionica, la statale 106, che viene giù da Metaponto, su quei quaranta chilometri tutti dritti, tutti uguali, nel bel mezzo del golfo che si apre in fondo allo stivale, tra Calabria e Puglia. È il vento di Taranto che ti accompagna, ti segue, ti precede come un delfino accanto alla nave. E non sai dire se sia maestrale o grecale, se sia tramontana o libeccio, perché ti accerchia, quando sfili accanto alle ciminiere della zona industriale, ai serbatoi di carburante, alle gru allampanate sui moli di cemento. Allora la tua moto si trasforma in un vascello, le vele spiegate, la ruota del timone tra le mani, le cime ripiegate con cura, lo sciabordio della chiglia che incide sicura le onde. La ionica è come un fiume, un fiume lungo 600 km, che nasce a Reggio Calabria e sfocia a Taranto, dopo una discesa lieve, defluendo morbido, come un estuario, sul primo dei ponti, quello in pietra, che conduce sull’isoletta, per deviare subito a destra, su Corso Vittorio Emanuele, perché dritti non si può: è zona pedonale.

LUNGOMARE DI TARANTO

LUNGOMARE DI TARANTO È dal corso della Città Vecchia che inizia il lungomare lato sud: una lingua d’asfalto divisa da una striscia gialla, metà per le auto, metà per i mezzi pubblici. A sinistra i palazzi antichi, sbarrati, puntellati, scrostati, addormentati. E a destra il mare, quello Grande, che s’infrange sulla scogliera quindici metri più sotto della strada che vi plana a strapiombo. Un lungomare in quota, uno dei più alti che esistano, per volere di sua maestà Alfonso d’Aragona - correva l’anno 1480 - per esigenze difensive, assieme al taglio dell’istmo che un tempo collegava i due mari: fu così che nacque l’isola, e di conseguenza il “Fosso” che solo 4 secoli più tardi, scavato e abbassato, divenne, nel 1886, l’attuale canale navigabile scavalcato dal ponte girevole, al cospetto del possente Castello Aragonese. Eccoci qui, in tarda serata, dopo aver percorso mezza Italia in sella, diretti a San Vito, a cinque km dal centro di Taranto, su quel promontorio che si diparte a sud est dell’agglomerato urbano: basta seguire il lungomare cittadino, percorrerlo tutto fino al termine di viale Virgilio e svoltare a destra. La segnalatica stradale è chiara e precisa, sempre. Se proprio occorre, chiedi alla gente, cordiale anche di notte, quando incontrare due tizi vestiti di nero che sbucano dalle tenebre su una moto potrebbe far pensare al peggio.

SAN VITO

SAN VITO È una località di villeggiatura, alberghi, residence e villette con la spiaggia sul retro. E il faro, conficcato sull’estrema propaggine, una torre alta e bianca, che lampeggia sulla porta del mar grande. Ovunque, poi, le caserme della Marina Militare: il nostro albergo, selezionato sulla carta, badando più al prezzo contenuto che alle comodità, è giusto di fronte alla Scuola Sottufficiali della Marina. Lo scopriamo all’alba del giorno dopo, quando l’inno del “San Marco”, suonato a tutto volume dagli altoparlanti della Scuola, ci sbranda dalle nostre lenzuola infeltrite, modello anni Novanta, a pallini bianchi su fondo azzurro, con tanto di piumone coordinato. E così, mentre il glorioso tricolore sventola sul pennone della piazza d’armi, alle otto, secondo regolamento, siamo già in sella alla nostra moto, dopo una colazione francescana al bar dell’hotel.

TARANTO: CITTÀ DEI CONTRASTI

TARANTO: CITTÀ DEI CONTRASTI Giri in tondo. Potresti farlo per ore, senza annoiarti mai, snocciolando tre o quattro marce con quel poco di gas che serve a districarsi tra auto e semafori. Traffico scarso, ordinato, scorrevole. Mar Grande. Mar Piccolo. Tre ponti. Una giostra attorno alla città. Taranto sembra fatta apposta per una bella passeggiata in moto e ad ogni giro scopri un lato diverso, una nuova prospettiva. La città nuova che contiene un borgo antico. Un lungomare diviso a metà dallo stile architettonico: il primo tratto imponente e austero, fino al Palazzo del Governo, il secondo giovane e svettante, su Viale Virgilio, coi suoi palazzoni squadrati, ordinati per file parallele. Un contrasto vivace, tra antico e moderno, che raggiunge l’estremo al quartiere Paolo VI, a nord est, oltre il Ponte delle “tre P”, ovvero Punta Penne Pizzone, 1.900 metri di calcestruzzo che attraversano il Mar Piccolo con ben 4 corsie di marcia: una grande opera di ingegneria inaugurata nel ’77 per alleggerire il traffico urbano, collegando verso nord le superstrade per Martina Franca e Brindisi, nonché l’autostrada per Bari, e verso sud la superstrada per Manduria e Lecce.

UN TRIANGOLO SULL’ACQUA

UN TRIANGOLO SULL’ACQUA Il lungomare, dicevamo, è a senso unico, in direzione est, tanto che per tornare indietro, evitando d’infilarsi nel labirinto di strade ortogonali della zona nuova, preferiamo fare il giro lungo, in senso antiorario, prendendo il viale Magna Grecia, svoltando a sinistra, su via Magnaghi. Impossibile sbagliare: via Magnaghi accarezza il muraglione opprimente dell’Arsenale Militare, è una direzione obbligata. Oltre il muro ci sono il Mar Piccolo, le navi da guerra, la sorveglianza armata. Si prosegue verso il ponte girevole. Ed è ancora la città vecchia. Taranto ha la forma di un imbuto, un triangolo coricato su un fianco, il cui vertice è il ponte girevole, l’anello tra l’isola e la terraferma, il ponte simbolo della città, a cavalcioni sul canale navigabile che mette in comunicazione i due mari e all’occorrenza si apre per lasciar passare le unità della nostra marina. Taranto è un triangolo adagiato sull’acqua, in cui, prendendo come base corso Magna Grecia, il lungomare-grande diventa il lato sinistro e il muraglione dell’Arsenale il lato opposto. E si gira sempre in senso antiorario.

MOTOCICLISTI E MADREGALI

MOTOCICLISTI E MADREGALI Il tenente Orlando, Polizia Municipale di Taranto, due stellette dorate sulle spalle dell’uniforme blu, stivaloni e casco d’ordinanza, è in divisa da trent’anni. È motociclista dentro, e si sente dai suoi discorsi, da come ricorda con affetto le sue vecchie moto, da come sostiene, con orgoglio, che anche grazie all’impegno della Municipale, il 90% dei motard tarantini indossa regolarmente il casco, e vive la moto in maniera matura, con raduni ed eventi di rilevanza nazionale. Oggi è in via D’Aquino, il tenente, nel salotto buono della città, a comandare il servizio di scorta alla processione della Madonna Addolorata, un rito che si ripete da due secoli e mezzo per celebrare la Settimana Santa, e che coinvolge in modo straordinario l’intera popolazione per due intere giornate, notti comprese, senza sosta, secondo tradizione. S’infila nella città vecchia il corteo, tra i vicoli misteriosi, sfiorando il tempio di Poseidone, in mezzo ai palazzi che si baciano nell’ombra. La cattedrale di San Cataldo, patrono della città, che dista poche centinaia di metri, è nel cuore dell’isola, in fondo a via Duomo. Lì, soltanto lì, tra quelle mura normanne che si aprono a formare una piccola piazza, il vento smette per incanto di soffiare. E torna il silenzio, a Taranto, città dei due mari, fondata da Taras, figlio di Nettuno.

BLOC NOTES

BLOC NOTES

 

INDIRIZZI DORMIRE

 

Quasi tutte le strutture consigliate sono ubicate a sud est della città, nella zona di San Vito, Lama e Talsano. Distano, pertanto, mediamente sette km dal centro, facilmente raggiungibile mediante la provinciale 90

 

Hotel Daniela

Via d’Acquisto - Lama (TA) - tel. 099-7775810

Hotel Belsit

Via Mediterraneo 111 – Talsano (TA) - tel. 099-7716362

Hotel Residence Nuova Tursport Via del Faro - San Vito (TA) - tel. 099-7330111, 099- 7330623 - fax 099-7330625 e-mail: info@tursport.it

 

MANGIARE

 

Trattoria Basile Via Pitagora 76 tel. 099-4526240

Ristorante Gesù Cristo specialità di pesce Piazza Ramellini tel. 099-47777253

Da Ettore Via Alto Adige tel. 099-7326007

 

MOTO CLUB

Moto Club Taranto via Venezia 276 tel. 099-7794443 www.motoclubtaranto.it

Moto Club Magnagrecia www.mcmagnagrecia.it via Polesine 23 tel. e fax 099-331196

Old Fox Via delle Tinche, località San Vito (TA) tel. 099-7314408 www.motocluboldfox.it

Vespa Club Taranto Via Quaglie 32 Leporano (TA) tel. 340-1011594 - 099-5334389 taranto@vespaclub.it

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