Le nuove RS 125 R e SM 125 R conservano le caratteristiche strutturali, tecniche ed estetiche delle “sorelle maggiori” RS 300 R, RS 500 R e SM 500 R, per donare ai più giovani la possibilità di “sognare in grande” (il 60% dei componenti è in comune). Il design è spigoloso e muscoloso, caratterizzato da linee tese e da una lunga sella biposto; i più attenti avranno sicuramente notato che questi nuovi modelli somigliano molto alle vecchie Husqvarna dell’era BMW; ma le nuove grafiche danno ora alla carrozzeria uno slancio parecchio differente.
Entrambi i nuovi modelli sono spinti da un motore monocilindrico a 4 tempi di 125 cc, raffreddato a liquido, con doppio albero a camme in testa "DOHC”, dotato di alimentazione a iniezione elettronica (corpo farfallato da 32 mm di diametro), cambio a 6 rapporti e lubrificazione a carter secco. Una particolarità di questo motore è che... non è il solito Minarelli/Yamaha e nemmeno il Piaggio o uno dei motori che Shineray (gruppo cinese proprietario di SWM) offre sciolti nel proprio catalogo. Si tratta di un propulsore interamente progettato e realizzato in Italia da SWM, che non vediamo l'ora di mettere alla prova (in fondo alla pagina la scheda tecnica delle moto). E non è detto che ce lo troveremo presto su qualche altra moto non SWM; la Casa di Cassinetta di Biandronno ha già molte richieste di fornitura da altre Marche italiane, anche se è prematuro ffare i nomi... Il propulsore, versione aggiornata di un progetto a firma Ampelio Macchi, è configurato in modo da sfoggiare un bel tiro ai bassi - dichiara Ennio Marchesin (Marketing ,Communication, PR Manager SWM Motorcycles) - mentre agli alti è limitato per rispettare le normative, ma è previsto l'arrivo più avanti di una versione racing a motore... libero e con sospensioni più professionali, nonché di un kit "scarico+centralina" per chi vuole dare più pepe alla versione "standard" (e per i mercati emergenti è allo studio la versione di 150 cc).
Il telaio monotrave a doppia culla è lo stesso utilizzato dalle sorelle maggiori ed è lo stesso equipaggia anche la SM 450 Racing 2017 che corre nei Campionati Mondiale, Europeo e Italiano Supermoto. Al telaio, realizzato in Italia, è abbinata un forcella a steli rovesciati da 41 mm e perno avanzato e un monoammortizzatore idraulico progressivo “Soft Damp”, entrambi con 250 mm di escursione. A frenare la moto ci pensano un disco anteriore a da 260 mm sulla RS 125 R, e da 300 mm sulla SM 125 R, che lavora in coppia con un disco posteriore da 220 mm; il tutto assistito dal sistema di frenata combinata “CBS” (obbligatoria secondo le
norme Euro 4). I cerchi sono da 21” all'anteriore e 18” al posteriore per la versione Enduro, mentre per la Supermoto sono entrambi da 17”.
Attualmente la produzione dei primi 1.000 pezzi è già stata collocata sul mercato, ma la Casa ha talmente tante richieste da non riuscire a soddisfarle tutte.