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di Fabio Meloni
14 November 2016

Suzuki a Eicma: “Replicheremo il successo di Yamaha”

Aspettatevi qualcosa di innovativo da noi”; “Stiamo sviluppando il motore sovralimentato”; “Svilupperemo famiglie di moto col gusto di guida come denominatore comune”; “Il controllo dovrà rimanere nelle mani del pilota. Cadere fa parte dell’andare in moto”. Le dichiarazioni rilasciate a Eicma da Toshihiro Suzuki (presidente & CEO Suzuki Motor Corporation) offrono spunti decisamente interessanti

Il rilancio suzuki attraverso la MotoGP e le novità dei saloni

Il Salone di Milano 2016 si è appena chiuso e, tra gli stand delle Case giapponesi, quello Suzuki si è distinto per una particolare varietà di moto e per parecchie novità (anche per bellezze di… tipo diverso). La Casa di Hamamatsu ha portato tutti i modelli già presentati al Salone di Colonia (cliccate qui per la GSX-R1000, le nuove V-Strom, la GSX-S750, ecc.), ma anche Eicma ha visto il debutto di nuove moto (e scooter): cliccate qui.  
Insomma, due saloni in cui Suzuki ha posto le basi per un rilancio in grande stile, che poggia anche sulla bella annata in MotoGP culminata con la vittoria di Viñales a Silverstone. Ma cosa sta preparando la Casa per il futuro? Quali sono le sue strategie tecniche e commerciali? Cosa devono aspettarsi gli appassionati? Come è impostata la filosofia aziendale? Come si evolveranno i prodotti? Lo ha spiegato chiaramente a Eicma Toshihiro Suzuki (presidente & CEO Suzuki Motor Corporation) e non mancano argomenti davvero stimolanti.

"torneremo a concentrarci su moto che mettono in primo piano il divertimento"

Alle Fiere e Saloni degli scorsi anni Suzuki ha portato prototipi sia con motori elettrici sia con motori sovralimentati, mentre quest’anno non li avete portati. Avete abbandonato l’idea?
Stiamo sviluppando il motore sovralimentato e teniamo in considerazione quello elettrico. Dobbiamo considerare però che, per esempio in Asia, le infrastrutture non sono pronte per questo tipo di soluzione, ed è una cosa su cui riflettere. Come costruttori anche di auto ragioniamo sempre sulle tecnologie che si possono potenzialmente travasare, come anche quella della guida automatica, ma allo stesso tempo ci chiediamo se sono tecnologie davvero applicabili alla moto o se non distruggerebbero il piacere di guidare. Dobbiamo pesare tanti aspetti. Di una cosa siamo sicuri, ed è che la comunicazione tra veicoli è molto utile e diventerà operativa. In generale la nostra filosofia è che dobbiamo accrescere il gusto di guida, qualunque sia il tipo di motore.
 
La mobilità urbana andrà nella direzione delle due ruote o delle quattro, per esempio con le microcar?
Non possiamo decidere se in una direzione o in un’altra. Dobbiamo guardare il mercato e fornire la migliore soluzione.
 
Tornerete in SBK ora che avete la nuova GSX-R1000R?
Ci stiamo riflettendo. Ora la lanciamo sul mercato, raccoglieremo vari feedback e una volta che avremo queste informazioni decideremo.
 
Suzuki moto sta attraversando un periodo difficile, almeno per quello che riguarda le vendite europee. Qual è il problema e cosa state facendo per risolverlo?
Dopo la crisi c’è stato un grande cambio di priorità all’interno di Suzuki a favore di altri mercati, questa è parzialmente una ragione. Ma da questo momento, come abbiamo dichiarato pubblicamente, torneremo a concentrarci su moto che mettono in primo piano il divertimento, come la GSX-R1000. Inoltre la nostra produzione sarà divisa per famiglie, come V-Strom, GSX-R, GSX-S, che avranno il gusto di guida come denominatore comune.
 
Vi concentrerete più sul mercato europeo o su quello asiatico?
Più che su un mercato, ci concentreremo sulle moto di grossa cilindrata. E facendo questo crediamo di poter costruire l’unicità di Suzuki, che a cascata arriverà fin sulle piccole cilindrate.
 
Qual è l’unicità di Suzuki?
In passato è stata quella di costruire moto come la Katana o la RG Gamma. Ora costruiremo moto in famiglie, ma abbiamo in mente due modelli che andranno al di fuori di queste famiglie e che ci faranno tornare a quello che abbiamo fatto in passato. Insomma, aspettatevi qualcosa di innovativo da noi.
 
Quando?
Non possiamo dirvi esattamente quando ma vi possiamo assicurare che i nostri ingegneri hanno un sacco di ottime idee in testa. Idee uniche.
 
Qualche anno fa il direttore generale di Yamaha ha pubblicamente ammesso che la loro gamma non era più al passo coi tempi, ora è una delle Case più di successo in Europa. Potete replicare questa progressione?
Sì, ce la faremo. Magari Yamaha è stata più rapida, ma di certo saremo in grado di replicare il loro successo.
 
Attualmente le scrambler e le café racer sono apprezzate. Avete mai pensato di proporne una?
Sappiamo che c’è una richiesta e dobbiamo considerarla. Ma come abbiamo detto il primo obiettivo è quello di concentrarci sulle nuove tecnologie come quelle della GSX-R , e poi di creare nuove serie di modelli.
 
Avete ottenuto in poco tempo ottimi risultati in MotoGP. Vi aspettavate di essere così competitivi? E in che modo pensate vi ripagheranno, questi successi?
I successi ci hanno fatto riscoprire la competenza dei nostri ingegneri, e ci hanno convinto a puntare ancor più sullo sviluppo. Inoltre avremo un ritorno nelle vendite, anche perché abbiamo nove nuovi modelli.
 
Qual è la visione di Suzuki della moto del futuro?
Ci saranno nuove tecnologie a supporto del pilota, ma il controllo dovrà rimanere nelle sue mani. Cadere fa parte dell’andare in moto.
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