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Carlo Ubbiali, una vera “volpe”

Fisico minuto, Carlo Ubbiali era perfetto per le 125 e le 250 e ha sfruttato al meglio questa caratteristica per vincere 9 mondiali. Nella foto siamo a Monza nel 1955, alla partenza della 125, dove trionferà

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Carlo Ubbiali è morto a 90 anni nella sua Bergamo. Un campione assoluto, che ha vinto nove titoli mondiali (sei nella 125, tre nella 250) dal 1951 al 1960 con la Mondial (il primo della 125) e con la MV Agusta (tutti gli altri). Era un uomo dal carattere schivo, quasi introverso, un pilota meticoloso, grande ragionatore, pure assolutamente restio a condividere, con gli stessi compagni di squadra, la messa a punto della moto o le soluzioni per curvare più veloce in quel tratto del circuito. Magro, piccolo di statura, come la maggior parte dei corridori di un tempo, aveva una dota unica nel “capire” la gara e, ancora di più, nel non farla capire agli avversari: spesso se ne stava sornione per gran parte della competizione, senza svelare le vere prestazioni della moto, che mostrava solo quando era assolutamente necessario.

Anche durante le prove prima della gara non voleva far vedere il reale potenziale: non percorreva al massimo il giro che determinava la griglia, lo divideva in due parti spingendo alternativamente giro dopo giro in modo da non avere un tempo “assoluto”; se mettevi insieme le due metà, avevi la reale visione delle prestazioni della “volpe”. Quest’ultimo è un nomignolo che gli rende onore: in una cartolina pubblicitaria pubblicata da MV alla fine della trionfale stagione 1958 (quando avevano vinto la 125 con il pilota bergamasco, la 250 con Tarquinio Provini, la 350 e la 500 con John Surtees) sulla moto di Ubbiali era raffigurata una volpe, che celebrava la riconosciuta astuzia di questo maestro delle piccole cilindrate. Ubbiali smette di correre alla fine della stagione 1960, anno che celebra la doppia vittoria nelle classi 125 e 250, oltre alla quinta affermazione al Tourist Trophy. Esce dalle scene dell’agonismo a soli 31 anni a causa della morte del fratello Maurizio, il suo consigliere più fidato, l’uomo che ha sicuramente influito sulle decisioni di Carlo e lo ha portato al vertice del Campionato del Mondo. Solo Giacomo Agostini ha fatto meglio di lui con 15 titoli e Valentino Rossi lo ha uguagliato.

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