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24 January 2011

Speciale Motor Bike Expo Verona 2011: evoluzione dell’abbigliamento per biker

A seguito dell’incremento delle vendite di motociclette custom, le Case produttrici di abbigliamento tecnico stanno rinnovando la loro offerta inserendo capi specifici per i biker. Ecco cosa si è visto a Verona.

Speciale motor bike expo verona 2011: evoluzione dell’abbigliamento per biker

Milano – Cresce, in Italia, l’entusiasmo verso le moto custom e cruiser e di conseguenza aumenta l’offerta nel settore, non solo nella produzione di nuovi modelli di motociclette, ma anche nell’offerta di abbigliamento e accessori dedicati ai cosiddetti “biker”. All’inizio lo stile distintivo di ogni biker era caratterizzato da un vestiario più di tendenza ed in linea con il modello di vita che, film come Easy Rider, avevano sdoganato dagli Stati Uniti. Giacche in pelle, jeans e stivali erano tutti capi prodotti per essere indossati quotidianamente, ma utilizzati in moto, contornati solo da un casco jet. Questo perché un fattore fondamentale era la comodità che l’abbigliamento doveva avere per adattarsi ad ogni circostanza di utilizzo e soddisfare il concetto di libertà, alla base del movimento dei biker. Poi i requisiti di sicurezza minima sono cambiati di apri passo con le leggi e le aziende hanno cominciato a produrre abbigliamento tecnico anche per il mercato dei bikers, con materiali, modalità costruttive e stile dedicato. Andando ad analizzare nel dettaglio le variegate novità di prodotti nati negli ultimi anni capiamo di essere di fronte ad una vera e propria rivoluzione.

Partiamo dalla “cima”, ossia dal casco. Dal punto di vista tecnologico possiamo scegliere tra calotte di diverse misure, che si adattano meglio alla dimensione della testa del pilota. Sono realizzate in nuovi materiali compositi studiati appositamente per garantire la massima integrità anche nelle circostanze più estreme ma senza incidere sulle dimensioni del prodotto che risulta essere snello, per nulla ingombrante e leggero; sono cambiati anche i sistemi di areazione per garantire il massimo confort in ogni condizione meteo; si sono evolute persino le visiere, che hanno tante misure e fogge, sono intercambiabili e garantiscono una maggiore funzionalità e una migliore protezione, senza trascurare il lato estetico. Gli interni sono quasi tutti formati da imbottiture estraibili e lavabili e, a volte, offrono la possibilità di sostituire alcune parti per adattare il prodotto alle proprie esigenze. Il cruccio di questi capi tecnici tradizionali era il fatto che la posizione di guida più rilassata, custom appunto, delle moto guidate dai biker non corrispondeva ai tradizionali dettami dell’abbigliamento tecnico, che aveva caratteristiche costruttive, tipologie di taglio e di libertà di movimento diverse. Così è nato il vestiario per il motociclista custom.

I capi studiati per i piloti di custom devono sottostare a caratteristiche ben precise: devono essere attillati come un giubbetto sportivo ma lasciare alle braccia una maggior possibilità di movimento (quasi la stessa consentita dai vestiti di uso quotidiano; allo stesso tempo le protezioni devono essere “invisibili” ad un primo sguardo. La pelle la fa da padrona in questo segmento motociclistico, perché è il materiale più richiesto e quindi utilizzato. Come disegni rispettano lo stile più classico e anche un po’ rétro: tinta unita, solitamente nera, con tagli che ricordano i giubbotti degli anni Sessanta e Settanta, in stile rockettaro, e che sono intesi come una capo di moda: sono il segno distintivo del biker, che li utilizzerà anche quando non è in sella.

Il pantalone, ancora una volta il classico jeans, è il capo più apprezzato: per fabbricarlo sono utilizzati materiali moderni, come il kevlar integrato nel denim, che hanno proprietà antiabrasive e una resistenza quasi paragonabile a quella dei pantaloni in pelle o in tessuto tecnico. In assenza di prodotti specifici il biker si affida essenzialmente a soprapantaloni, in pelle naturalmente, che oltre a proteggere da vento e freddo danno una protezione alle gambe, ma quest’ultima soluzione non è particolarmente raccomandabile dal punto di vista della sicurezza.

Maggiore varietà e fantasia di produzione si nota per le calzature: sono disponibili prodotti specifici, con protezioni ben nascoste all’interno di stivali dal design curato. Nulla è lasciato al caso e si trovano proposte di tutte le forme, adatte sia all’utilizzo quotidiano sia al viaggio fuori porta: dallo stivaletto tagliato a tre quarti allo stivale in stile militare o all’americana, rigorosamente in pelle, morbidissimi, con protezioni e sistemi di tenuta e anti-torsione per la caviglia, all’interno della calzatura.

Come si vede anche nell’abbigliamento il settore custom si evolve, pur rimanendo fedele ad alcuni canoni codificati: una rivoluzione mascherata.

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