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12 December 2014

Honda CB750SS “di latta” by Vibrazioni Art Design

Quattro cilindri figli della mitica Four, una ciclistica tutta rivista e “firmata”, ma soprattutto un design unico frutto di una precisa scelta dello studio di Massalombarda (RA): utilizzare vecchi bidoni di latta per la carrozzeria. Il risultato è splendido! e nella gallery ci sono altri esempi di questa filosofia

Honda cb750ss “di latta” by vibrazioni art design

C’è chi si costruisce la propria special attingendo dai cataloghi aftermarket. Chi usando e adattando parti di altre moto, magari usate. Poi ci sono i costruttori veri e propri, che realizzano i componenti da zero, con sofisticati macchinari a controllo numerico oppure alla vecchia maniera, con flessibile e saldatore. Sono quelli che apprezzo di più, perché ci mettono ingegno e inventiva. Magari utilizzando materiali e parti che mai ti aspetteresti di vedere su una moto. Certe special fatte con vetro o legno (come la Royal Enfield di Hazan o la Yamaha di NorthEastCustom per Joe Velluto) o parti che non hanno nulla a che fare con le due ruote, come maniglie e altri complementi d’arredo, mi fanno letteralmente impazzire, le adoro. Anche se il più delle volte si tratta di splendidi oggetti d’arredo difficili o addirittura impossibili da guidare.

 

IN PRINCIPIO ERA UN BIDONE

Ma non è sempre così. Prendiamo Vibrazioni Art design di Massalombarda, Ravenna (www.vibrazioniartdesign.com), uno studio specializzato nella realizzazione di complementi d’arredo. Di solito, da questo atelier escono tavoli, sedie e sgabelli. Ma da due anni a questa parte -grazie alla passione dei titolari- vengono prodotte anche moto uniche e su misura. Ma che ci azzeccano i mobili con le due ruote? Beh, il materiale utilizzato per la realizzazione di entrambi è il medesimo: bidoni industriali. Riccardo e soci da sempre riciclano vecchi bidoni di latta per le loro creazioni. Colorati, vivaci, zeppi di scritte: vengono tagliati, “srotolati” e appiattiti fino a formare una lastra e poi utilizzati in base alle esigenze. Si taglia di nuovo, si modella, si salda. Detto così sembra facile, ma ci vogliono ore, giorni e settimane per costruire una sedia o un serbatoio…

 

Honda by vibrazioni art design: nel motore c’è anche un po’ di ferrari

Ecco perché, ad esempio, una delle ultime realizzazioni che Vibrazioni Art Design ha presentato alla recente edizione di Eicma, vale circa 30.000 euro (qui e qui le più belle special del salone). Il progetto ha tenuto impegnati i ragazzi della ditta Romagnola per ben otto mesi. Potete vedere il risultato nella gallery (insieme a qualche “sorella”), ma non è solo una moto bella e originale: va anche dannatamente bene. Tanto che è stata portata in pista a Imola per alcuni giri a gas aperto. La Base è una Honda CB750SS del 1979, figlia della mitica Four nata dieci anni prima. La testa è stata modificata utilizzando quella di una CB900 e valvole maggiorate, mentre il resto del motore è stato completamente rigenerato con parti originali Honda; in seguito sabbiato e riverniciato di nero opaco. L’aspirazione ha guadagnato dei nuovi condotti che fanno capo ad un unico filtro BMC; quanto allo scarico, il 4 in 1 è stato fatto su misura da Andreoli di Maranello, fornitore ufficiale della Ferrari per la F1 e per i modelli di serie.

 

Grandi firme per la ciclistica (bimota, bitubo, brembo…)

La parte ciclistica è stata modificata accorciando la parte posteriore del telaio, mentre il forcellone è di derivazione Bimota, accoppiato a sospensioni a gas della Bitubo. La ditta italiana specialista di sospensioni ha fornito anche tutta la componentistica interna della forcella, che è pure stata accorciata. L’impianto frenante utilizza dischi e pinze originali, ma modificate con componentistica Brembo, che offre anche la pompa anteriore. Vibrazioni Art Design firma invece il convogliatore d’aria sulle pinze freno, realizzato in alluminio. Il medesimo materiale è usato anche per il serbatoio dell’olio, fatto su misura con uno speciale foro di raffreddamento.

 

Va bene tutto!

Ecco, adesso m’è venuta voglia di “giocare” un po’ con la mia moto. Vado a rovistare in soffitta, magari trovo una vecchia valigia da scuoiare per rivestire la sella, o delle spille dimenticate per farne dei fregi per serbatoio… L’importante è non mettere freni alla fantasia!

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