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15 May 2014

Special Ducati: la curatissima Medaza Ducafé

Don Cronin è un designer specializzato nella realizzazione di splendide special basate su moto d’epoca italiane. La sua ultima opera deriva da una vecchia Ducati Pantah ed è un capolavoro da guardare ma anche (assicura Don) da guidare

Special ducati: la curatissima medaza ducafé

Saranno le giornate di sole tiepido e cielo terso, sarà la voglia di viaggiare in moto, sarà il desiderio di rimettere le mani su una special da customizzare, sarà… non so. Il fatto è che tutte queste cose (il verde dei prati, il blu del cielo, i viaggi e le special) mi hanno portato di nuovo in Irlanda. Non fisicamente, purtroppo, giacché il lavoro in redazione non lascia molto tempo -in questo periodo soprattutto- per saltare in sella e partire. Ma con un “viaggio virtuale” al PC. E sono approdato nella officina di Don Cronin, patron della Medaza. Se visitate il sito internet (www.medaza.com) troverete un interessante motto, che la dice lunga sulle intenzioni del preparatore irlandese: “motociclette per gentleman esigenti e punk adolescenti”.

 

BELLA ITALIA

Abbiamo conosciuto Don con la sua splendida Rondine, special vincitrice dell’AMD World Championship 2013, naked sospesa tra linee rétro e dettagli futuristici costruita intorno al monocilindrico orizzontale della Moto Guzzi Nuovo Falcone (qui le foto). Ma Don Cronin ama le moto d’epoca del Bel Paese: la Rondine non è la sola special basata su un motore italiano anni 70 uscita dalla sua officina. Nel 2009 infatti partecipò all’AMD World Championship con la Medaza 500, una custom spinta dal bicilindrico a V della Moto Morini 500 del 1979 (qui le foto). Elaborata e colma di dettagli raffinati, lavorati a mano e costruiti su misura. Impreziosita con ornamenti un po’ rococò, prelude comunque allo stile raffinato di Don, che ha raggiunto il suo apice proprio con la Rondine.

 

CAFFÈ ALLA BOLOGNESE

E ora è il turno della Ducafé, macedonia di parole che ben descrive questa special: una Ducati café racer (ammiratela nella gallery). Partendo da una vecchia Pantah, Don Cronin ha sfornato un’altra splendida moto da concorso. Ma anche bella da guidare, stavolta. Le quote ciclistiche disegnate dall’ing. Taglioni e che hanno reso la Pantah piacevole ed efficace, sono state mantenute. Costruita nei mesi scorsi insieme a Mick O’Shea e all’amico Chris Harte, “è stata realizzata per il solo piacere di farlo -dice Don- e per trascorrere in compagnia le serate invernali qui in officina”. Lo stile è riconoscibilissimo: colori sobri, metallo spazzolato, nessun orpello inutile. Tutte le plastiche della moto originale sono state gettate nel cassonetto della spazzatura, sostituite da componenti in alluminio realizzati appositamente, in pezzo unico. Sospensioni (la forcella a steli rovesciati è di derivazione Aprilia) e freni (Brembo) sportivi, si sposano alla perfezione con ruote lenticolari custom (Harley-Davidson V-Rod). Sempre fatti a mano i componenti come piastre sterzo (che incorporano l’alloggiamento per il contagiri), scarico (in acciaio inox), faro (costruito al tornio). La Ducafé, a detta di Don, è agile tra i tornanti e affidabilissima: è stata lungamente testata sulle strade britanniche e francesi con ogni condizione meteorologica e non ha mai avuto un problema.

 

VULCANO DI IDEE

Nei progetti futuri ci sono ancora motori italiani (Moto Morini e Moto Guzzi), ma in officina attendono di essere sottoposti agli interventi di Don e dei suoi amici anche due V-twin: un H-D Sportster e un inusuale Raleigh. Stay tuned!

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