Per entrambi i modelli la base di partenza è la Honda CX 500 degli anni ’80, della quale sono stati mantenuti il telaio e il motore, quest’ultimo completamente ricostruito e perfezionato. A proposito del propulsore, si tratta di un’unità bicilindrica a V di 80°, raffreddata a liquido, con cilindrata di 496 cc, cilindri posti trasversalmente (tipo Moto Guzzi) e trasmissione finale a cardano. Per donare un aspetto più moderno al motore, sulla BT-01 questo è stato lucidato e verniciato a polvere, in nero. La stessa colorazione ricopre il forcellone (rinforzato), il telaio e i supporti del motore. Sulla BT-01 troviamo poi un nuovo faro anteriore tondo, sella monoposto in pelle nera con cuciture a vista e un nuovo impianto di scarico; quest’ultimo realizzato artigianalmente, su misura, è equipaggiato con un terminale che sbuca da sotto il propulsore della moto. Sui nuovi cerchi, a raggi da 17”, sono montate gomme Dunlop Sportmax Mutant (ant. 120/70, post. 150/60). Le linee, in comune per le due versioni, sono quelle di una sportiva café racer, ridotta all’essenziale, dove ogni minimo particolare è curato nei minimi dettagli. La differenza però sta nel fatto che sulla versione S serbatoio e codone sono in vetroresina, sulla più pregiata R in carbonio. Ma le differenze non si fermano qui: sulla S troviamo sospensioni Öhlins (forcella FG424 nera e mono S46DR1), carburatori originali con kit Dyno-Jet e impianto frenante Nissin. Sulla sorella più lussuosa invece forcella Öhlins FGRT con steli da 43 mm e mono, sempre del marchio svedese, TTX36, viti di fissaggio del motore in titanio, nuovi carburatori Mikuni e la frenata è affidata ad un impianto Brembo, con doppio disco anteriore a margherita da 320 mm.