Spagna, Costa Brava
Sterrati, asfalto e cultura
1° parte
Itinerario che alterna strade costiere
dalle belle curve a divertenti off-road che portano incantevoli
calette per un tuffo nel mare. E poi ci sono le tracce di Dalì.
La costa rocciosa è frastagliata; il paesaggio aspro e selvaggio.
D’accordo, c’è anche qualche località diventata troppo turistica che
risulta in disarmonia con l’ambiente circostante, ma basta tenere il gas
costante e andare oltre. Nasce allora la voglia di tracciare un
itinerario
che può smascherare le calette nascoste e sveli l’enorme patrimonio
artistico
culturale di questo territorio.
La Costa Brava inizia pochi km dopo il confine franco-spagnolo. Ma chi
è già a Barcellona può iniziare il suo giro da Tossa de Mar.
Restando in sella durante una breve visita per i vicoli del pueblo, si
avverte da subito che il vero cicerone di questo viaggio è lo spirito
esplorativo, affidandosi alla cartina o al gps solo per
ritrovare
la rotta quando desiderato.
Il tratto che conduce a San Feliù de Guixols è da nota di merito sul
diario di viaggio: piegare per credere! Con un occhio alla mezzeria
e uno alle calette dal colore turchese i km scorrono veloci e sale
l’entusiasmo
e la voglia anche di una bella nuotata.
Accessorio indispensabile quasi come il casco: l’asciugamano da mare,
bloccato con un ragno al serbatoio e pronto all’uso!
Nella Baix Empordà è l’industria del sughero il motore dell'economia che
ha permesso a quest’area di svilupparsi: lo sottolinea la Fabbrica
Armstrong,
museo visitabile.
Ma a Palafrugell si vive anche di notti Brave.
L’indomani torna la voglia di calette, subito appagata da Platja de
Tamariu… anche se trovarla non è così semplice, bisognerà scovarla
seguendo
le poche indicazioni!
Al porticciolo da diporto di Aiguablava, ai piedi del Parador de Turisme,
un piccolo ristorantino attende i bikers affamati per una breve sosta.
Montagne e mare giocano a confondere lo sguardo e gareggiano per catturare
l’attenzione del viaggiatore: dal Massiccio del Montgrí
all’arcipelago
delle sette isole Medas.
La scalata verso il promontorio di Cap de Creus prosegue costeggiando il
Golfo di Roses ma senza regalare grandi emozioni di guida: qui gli
arenili della spiaggia separano dal mare le terre occupate dalle paludi,
costituendo il parco naturale degli Aiguamolls d’Empordà e i primi attori
sono gli uccelli acquatici migratori…
Asfalto o polvere?
Dall’alto delle volte gotiche della cattedrale di Castell d’Empuries
si raggiunge così Roses. A questo punto le moto stradali da una parte
e il resto del mondo dall’altra: prossimo incontro a Cadaqués!
Esistono
infatti due diverse rotte per l’incantevole porticciolo, località più
affascinante di tutta la costa.
Mordendo l’asfalto si sale la GI-614 tutta d’un fiato… che
strada! A
tratti strettina ma elettrizzante. Masticando la polvere invece ci si arrampica
costeggiando il Mediterraneo con l’imbarazzo della scelta riguardo calette
incantate e angoli panoramici. Anche la strada sterrata è degna di nota,
offrendo un tracciato divertente e tuttavia adatto anche a neofiti
dell’off-road.
Peccato che la presenza di alcune sbarre aperte faccia presagire che a
breve forse non sarà più possibile chiudere il cerchio regolarmente.
Sudati dopo le pieghe su asfalto o polverosi dopo gli sterrati, ecco
Cadaqués:
la bella città ispiratrice di alcune opere di Salvador Dalí, dove la schiera
di piccole casette bianche separa il mare dal cielo.
Dietro l’angolo c'è Port Lligat, dove ha sede la Casa Museo della
Fondazione
Salvador Dalí.
Poi Cap de Creus respirando a pieni polmoni il profumo del Mediterraneo.
L’interno non regala traiettorie entusiasmanti ma di sicuro due località
degne di nota.
La prima che si incontra tornando verso il capolinea è Figueres: vivace
cittadina natale di Salvador Dalí da lui ricompensata con la forte presenza
del Teatro-Museo Dalí, uno dei più visitati di tutto il paese! Ottima
occasione per sgranchirsi le gambe, passeggiando per la Rambla circondati
da begli edifici neoclassici e modernisti e una vasta scelta di bar-caffè.
Ultima tappa: Girona! Altra divertente occasione per perdersi nelle
stradine e visitare la città antica, magari nel silenzio della domenica
mattina. Ai piedi dell’imponente Cattedrale si pratica una curiosa
tradizione:
il “beso a la Leona” (a sinistra), piccola
statua che
porta “buena suerte”… sempre utile per chi viaggia su due
ruote!
Bloc notes
DOVE DORMIRE
Park Hotel San Jorge
Carretera Palamós s/n
Calonge - Platja d’Aro
Tel. (0034) 972652311
www.hoteles-silken.com
Hotel Meliá Girona
Carretera de Barcelona, 112 Girona
Tel. (0034) 972400500
www.solmelia.com
Hotel Bellmirall
Al costat de la Catedral
C/Bellmirall, 3 Girona
Tel. (0034) 972204009
(non accetta carte di credito)
DOVE MANGIARE
Restaurant Chez Armand
C/Miramar, 18
Platjia d’Aro
Tel. (0034) 972817706
König - Sandwiches
Calderers, 16 Girona
Tel. (0034) 972225782
Piacevole posizione ai piedi della cattedrale
INFORMAZIONI UTILI
Ufficio Spagnolo del Turismo
Via Broletto, 30 - Milano (Italia)
Tel. 0272004617 - Fax. 0272004318
www.turismospagnolo.it
www.spain.info
SITI WEB
museuautomobilsclaret.com
www.costabrava.org
www.dali-estate.org
www.salvadordalimuseum.org
www.daliarchives.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA