Motociclismo d'epoca 10-2020

Giancarlo Morbidelli con la sua collezione di Motociclismo 1922- 2014, battuta all’asta il 14 agosto e aggiudicata per 5.950 euro. Nelle varie, sempre da Morbidelli, sono andati all’incanto poster, memorabilia, motori sciolti e sezionati, foto, ricambi (tra cui molti freni e carburatori), telai, capi di abbigliamento, ecc. Il catalogo, aperto alle pagine Gilera Saturno 500 e Nettuno 250, conta ben 240 pagine in 21 x 26 cm, costava 33,5 euro. È stata quella di Bonhams a Bicester in Inghilterra, divisa in tre giornate alla metà di agosto. Con la bellezza di 576 lotti, tra cui 203 provenienti dalla collezione Morbidelli di Pesaro. E grande successo di vendite nonostante l’emergenza coronavirus. Aggiudicato infatti il 95% con un ricavo totale di 4.110.400 euro. “Top lot” la Benelli 250 quattro cilindri ex Provini del 1964 a 167.500 euro. Molte le proposte appetitose, anche perché quasi tutte tendenzialmente al ribasso, alcune addirittura “sottocosto”. Vediamo qualche esempio, che sicuramente procurerà a qualcuno il rammarico di non aver partecipato, perdendo la buona occasione tanto attesa di Carlo Perelli CON OFFERTE DA TUTTO IL MONDO ● Ha fatto tanto parlare in tutto il mondo, questa “tornata” della famosa casa d’aste in- glese, soprattutto per la straordinaria presenza di gran parte della collezione Morbidelli pro- veniente dallo smantellato museo di Pesaro. Un complesso di altissimo valore storico che abbinato alla consueta manifestazione estiva (tenutasi quest’anno nelle vicinanze del famo- so circuito di Silverstone) è venuto a costituire un ricchissimo catalogo, come mai prima d’o- ra. Mentre in Italia continua la sofferenza per l’“esportazione“ e la frammentazione di un patrimonio che era ammirato ovunque (meno male che 72 moto sono rimaste in patria per intervento del Ministero dei Beni Culturali e sono state rilevate in blocco dall’ASI: do- vremmo rivederle quanto prima in una nuova sede). Si sa inoltre che qualche pezzo reduce dall’asta tornerà in Italia. Ma dove andrà a finire, sarà ancora visibile al pubblico? Sfogliando il catalogo, si resta sorpresi alla constatazione che il grosso delle proposte era di origine italiana o inglese, con la differenza che “le nostre” erano quasi tutte del dopo- guerra (anni ‘40/‘70) mentre le albioniche Asta record 12 MOTOCICLISMO D’EPOCA 7/8-2020

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