Motociclismo d'epoca 5/6-2020

5/6-2020 MOTOCICLISMO D’EPOCA 55 Nella pagina accanto, l’Aprilia Climber 280 del 1988 in dinamica azione. Nella foto sopra quattro modelli del 1987 a confronto per Motociclismo con i rispettivi piloti ufficiali: Beta TR 34 280 (Renato Chiaberto), Fantic 301 260 (Ezio Regen), Garelli Section 323 (Donato Miglio) e Aprilia TX 311 M 275 (Diego Bosis). per equilibristi I costruttori italiani si sono dedicati tardi a questa specialità “very British” del fuoristrada acrobatico. Hanno però saputo recuperare lo svantaggio arrivando ad affermarsi (con campioni stranieri) anche a livello mondiale nel decennio 1981-1991. Il successo e la diffusione delle loro moto dovuto non solo all’attività sportiva ma anche al motoalpinismo. Rassegna della miglior produzione nazionale nel suo periodo aureo e motivazioni del suo tramonto. di Carlo Perelli, foto Archivio Motociclismo ● La storia ci insegna che il Trial è nato nella… notte dei tempi, preci- samente nel 1911, con la Sei Giorni Scozzese, severissima prova fuoristra- da che assieme al TT sull’Isola di Man dal 1907 è la “classica” più vecchia del calendario mondiale. Che resterà però confinata al regno di sua maestà fin dopo la Seconda guerra mondiale, in perfetta sintonia, comunque, con il carattere e l’ambiente nazionale. Ad esaltazione del fuoristrada nel re- sto del mondo si preferiva invece una specialità più “sanguigna” come la Regolarità, oggi Enduro, che vedeva l’Italia in primo piano, con moto e piloti vittoriosi anche alla Sei Giorni Internazionale. Passano gli anni terribili della guerra e finalmente il Trial esce dal guscio, comincia a non parlar più soltanto inglese. L’attività infatti si fa sempre più intensa a li- vello internazionale, fino a richiedere nel 1965 l’istituzione del Campionato europeo, in attesa del Mondiale, che arriverà nel 1975. E l’anno dopo, questo processo di espansione troverà conferma nella vittoria per la prima volta di un pilota non inglese, il finlandese Yrjo Ve- sterinen in sella alla spagnola Bultaco. Mentre nel 1979 sarà addirittura la volta sorprenden- te di uno “yankee”, Bernie Schreiber, sempre con la Bultaco. E gli italiani? Avranno il loro campione in Diego Bosis, due volte al posto d’onore con l’Aprilia, nel 1987 e 1990. In Italia il debutto del Trial risale al 1955. Merito del direttore di Motociclismo Gino Magnani, che colto improvvisamente da en- tusiasmo dirompente per questa specialità (di cui non sapeva assolutamente nulla) organizza in quattro e quattr’otto il Trial dell’Oltrepò Pavese, con epicentro a Stradella. Giornata memorabile, domenica 9 ottobre, con una cinquantina di concorrenti, tanto interesse anche di spettatori per la novità e la benedi- zione della FMI. Con il seguito di un grande servizio sulla rivista, intitolato “Esperimento

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