Motociclismo d'epoca 5/6-2020

mercato Nel 1986 la Ducati lancia sul mercato la 350 F3, “sorella” minore della 750 F1 con la quale la Casa di Borgo Panigale sta rilanciandosi sotto la nuova proprietà della Cagiva. L’obiettivo è quello di promuovere il marchio nel cuore dei diciottenni più sportivi, ma la sua impostazione troppo estrema e - soprattutto - il prezzo decisamente elevato, la fanno passare pressoché inosservata di Gualtiero Repossi, foto Archivio Motociclismo ● Il 1°giugno 1983 i titolari della Cagiva, Claudio e Gianfranco Castiglioni, assieme al Presidente della Ducati Meccanica Mario Bri- ghigna, annunciano un accordo commerciale della durata di sette anni per la fornitura di motori bicilindrici Ducati alla Cagiva, desi- derosa di ampliare la propria gamma anche a modelli di grossa cilindrata dopo essere diventata nel giro di poche stagioni la Casa di riferimento nel mercato italiano delle 125. Due anni dopo i dinamici imprenditori vare- sini aggiustano il tiro acquistando il pacchetto di maggioranza della Ducati, togliendola così dall’orbita della VM Motori di Cento (FE). Per la Casa di Borgo Panigale significa il ri- torno a tempo pieno alle motociclette, perché prima dell’arrivo della Cagiva l’azienda era diventata una delle tante unità produttive a partecipazione statale di Finmeccanica. E il suo piano industriale, oltre alla fornitura di bicilindrici per Ala Azzurra ed Elefant, pre- vedeva la costruzione di motori Diesel auto- mobilistici, marini e industriali assieme ad un numero limitato di motociclette. Quando nel maggio 1985 la Ducati entra a far parte del Gruppo Cagiva, la produzione motociclistica a Borgo Panigale riprende 5/6-2020 MOTOCICLISMO D’EPOCA 43

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