Motociclismo d'epoca 01-209

MOTOCICLISMO D’EPOCA 12-2018/1-2019 17 Mosse sbagliate Sono quelle della Frisoni negli anni Cinquanta. Uno scooter senza doti speciali ma prezzo stellare. Alcune motoleggere con motore Villiers due tempi presentate quando il mercato stava orientandosi verso le quattro tempi. Facciamo conoscenza con un suo rarissimo modello di 200. Un’occasione per tracciare la storia dell’inglese Villiers, la più grande produttrice mondiale di due tempi di Carlo Perelli ● Durante la guerra alla metà del secolo scorso, un certo Luigi Frisoni lavora nell’industria aero- nautica del varesotto, allora in piena attività per ovvi motivi bellici (citiamoAermacchi, Agusta, Caproni, SIAI Marchetti, tutte con centinaia di dipendenti). Tornata la pace nel 1945, con la produzione “alata” praticamente interrotta per le clausole imposte all’Italia dai vincitori, il no- stro personaggio si vede costretto come tanti a cercare un’altra occupazione. E si mette in pro- prio, fondando a Cedrate (VA), nelle vicinanze di Gallarate, un’azienda “elettromeccanica” che produce fanali e dinamo per biciclette. Il suo campionario viene esposto al Salone di Milano 1951, che allora ospitava anche la produzione ciclistica, sia pure in subordine a quella delle due ruote motorizzate che avevano invaso pra- ticamente tutto lo spazio espositivo. Di fronte a questo spettacolo, che era poi il ri- flesso di una realtà in continua crescita, Frisoni decide di approfittarne, proponendo poco dopo uno scooter di alta classe. Lo troviamo illustra- to sullo speciale di Motociclismo per il Salone di Milano 1952. La linea assomiglia a quella dell’Isoscooter 125 (già sul mercato da un paio d’anni), ma presenta qualche piccola variazione per essere più protettiva mentre la sospensione anteriore a biscottini sostituisce la telescopica dell’Iso. Il motore è un Astoria 160 a due tem- pi e quattro marce costruito a Milano, uno dei pochissimi che allora si spingevano oltre i 125 cc e le tre marce. Accreditato di una potenza “non arrotondata” (6,36 CV a 5.000 giri), per una velocitàmax di 85 km/h. Tutte cifremigliori di quelle della concorrenza. Insomma, un pro- getto ambizioso, ma accompagnato dal prezzo record di 250.000 lire, quando la Piaggio Vespa 125 ne costava 150.000, l’Innocenti Lambretta Ld carenata 166.000, la Rumi 125 bicilindrica Scoiattolo 198.000, la Parilla Levriere con av- viamento elettrico (!) 230.000, mentre l’Isosco- oter non andava oltre le 188.000 lire.

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