Motociclismo 10-2018

ottobre 2018 / Motociclismo 223 Piccole ma non troppo, guizzanti come mai per scappare dal traffico, sono le mini moto che spopolano alla fine degli anni Sessanta. Fantic nasce, 50 anni fa, proprio grazie a questi modelli che le permettono una veloce e straordinaria crescita nel mondo della moto e dei ciclomotori a razzo PARTIAMO di Marco Riccardi Q uanto ci piace la Monkey 125 che tro- vate in questo stesso numero di Moto- ciclismo! Dopo un metro in sella viene voglia di cantare a squarciagola tanto è divertente. Divagazioni a parte, qui siamo nella rubrica d'epoca e vi diciamo che la "motina" di Honda non è il parto recentissimo di un brillante esperto di marketing, ma ha soli- de radici nel passato, ad essere precisi dall'anno 1961 quando la Monkey Z100 arriva sul mercato. Le minimoto del grande Costruttore nipponico non finiscono qui perché oltre alla agile Scim- mietta , c'era pure un Gorilla (il fratello quasi gemello della Monkey, ma dal serbatoio mag- giorato e tozzo) e un simpatico cane, ovvero il Dax, la contrazione di Dachshun (bassotto in te- desco), un nome giustificato dalla struttura in lamiera stampata, orizzontale e rettilinea, che costituisce l'ossatura del suo telaio. Queste piccole moto giapponesi hanno comin- ciato ad essere usate dagli americani negli anni Sessanta come tender di barche e motorhome, oppure per muoversi senza fatica nei grandi par- chi. La "mini" moda a stelle e strisce interessa an- che dalle nostre parti, così i nostri Costruttori, dai piccoli assemblatori dell'Emilia Romagna al- le grandi aziende come Benelli e Garelli, comin- ciano a inserire nei cataloghi queste moto, anzi ciclomotori, visto che la cilindrata è quasi univer- salmente di 50 cc.

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