Motociclismo

agosto 2022 / Motociclismo 61 Prima che arrivasse la tecnologia GPS, l’umanità era divisa tra chi adorava orientarsi con le mappe (arrivando persino a leggersele in bagno, al posto di un buon libro) e chi su quelle cose vedeva solo delle macchie colorate e, di conseguenza, per andare in giro ricorreva all’interrogazione dei passanti: “Scusi, per andare dove devo andare, dove devo andare?”. La divisione resta anche oggi che s’è imposta la navigazione satellitare. I fanatici delle cartine si disegnano i percorsi sui tracciatori, che si possono considerare le estensioni delle mappe: adesso sono elettroniche e c’è su un puntino che ci si muove sopra, che sei tu. Invece l’Uomo Che Chiede usa il navigatore, che equivale a una persona che, con voce suadente, gli dice dove andare. Quindi chi usa i tracciatori ha un’elevata percezione di dove si sta muovendo, chi usa i navigatori no, sa solo che deve svoltare a destra. IL VOLO DEL CONDOR Ma il problema dei tracciatori è che non permettono di avere grandi visioni a volo d’uccello di una regione. Se zoommi aumentando la scala, perdi i dettagli. Per questo le cartine sono sempre utili, specie per quando studi gli itinerari (quanto è bello pianificare un viaggio con gli amici stendendo quasi due metri Nel 2022 ha ancora senso affidarsi alle cartine stradali, quando siamo nell’era tecnologica dei navigatori? Sì, perché ci sono cose che si riescono a fare solo con loro. Tipo studiare zone ad ampio raggio, o funzionare senza pile! LA MAPPA DEL TESORO

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