Motociclismo

Motociclismo / luglio 2022 174 test PIÙ FUORI CHE STRADA STARK VARG t Dopo tanto parlare, l’abbiamo messa alla prova; è la moto che cerca di cambiare il mondo del fuoristrada, sdoganando la propulsione elettrica nelle piste da cross, con un progetto competitivo (da 60 CV). Una moto che ha più coppia della più generosa delle 4T e curva come una 2T di piccola cilindrata. Ma a renderla un mondo a parte è una ciclistica particolare e soprattutto l’assenza del rumore, di frizione e cambio che ti portano a guidare in modo completamente diverso futuro SALTO NEL di Marco Gualdani Lo scorso 14 dicembre è stata svelata la mondo. Poche ore dopo era già sold out. La Stark VARGè stata la moto più venduta in meno tempo della storia. Tra quei primi 1.000 acquirenti, nessuno aveva ancora avuto modo di metterla alla prova e neppure di farsi un’idea a seguito di un test di unmedia specializzato. Non c’era niente su cui basarsi, se non una serie di dichiarazioni fatte unicamente dalla Stark Future, cioè l’azienda che ha creato la VARG. Dopo sei mesi le richieste sono arrivate a ben 9.000moto, che saranno consegnate nel giro di un anno in tutto il mondo. Stark Future ha rotto quell’equilibrio per cui tutti parlavano di elettrico, ma nessuno faceva il primo passo. Un paio di anni fa Honda e Yamaha hanno mostrato delle loro creazioni, senza dare seguito alla miccia innescata, facendo spegnere la scintillamolto in fretta. Come a dire “Ci siamo, stiamo lavorando, ma per adesso andiamo avanti come abbiamo sempre fatto”. Fino a oggi lemoto elettriche disponibili erano modelli “soft” (come la Freeride, la Sur-Ron, laCake); nessuno hamai immesso sul mercato una veramoto da cross a propulsione elettrica. Ci è andata vicino laAlta, negli USA, ma è rimasta incastrata in una sgradevole vicenda industriale. Questa volta si è andati fino in fondo; la moto esiste, si può acquistare, l’abbiamo provata. Indipendentemente dalle nostre sensazioni, viene da chiedersi cosa accadrà adesso e se l’ambizione di Stark Future sia sufficiente a cambiare il Mondo del motocross. Probabilmente da sola questo non è possibile, ma la loro entrata sul mercato (e il conseguente successo commerciale) potrebbe far rivalutare certe tempistiche anche ai colossi delle due ruote. Oppure no; questo lo scopriremo nei prossimi anni. Il fatto è che la rivoluzione proposta è talmente radicale danonpoter pensaredi lasciare tuttocomeèoggi, ma senza rumore. La disciplina stessa è chiamata a una rivoluzione, lo sono le strutture, gli impianti, le regole. Le qualità dinamiche della Stark VARG ci parlano di qualcosa di molto originale, soprattutto a livello ciclistico; il che ci porta a pensare anche a una indispensabile evoluzione delle piste stesse, degli ostacoli, delle tipologie di curve. Con la possibilità di vedere nascere impianti all’interno delle città, con tutti i servizi che oggi sono prerogativa di altri sport più popolari: parcheggi comodi, punti di ristoro, servizi igienici di livello, docce, spogliatoi. Sono poche le piste che oggi offrono questi “lussi”. Tutto da rifare Per generare tutta questa attenzione la Stark Future aveva una sola possibilità. Non poteva accontentarsi di dire “Comprate la nostramoto perché abbatte l’inquinamento (acustico e atmosferico), perché è green, perché non “puzza” e non ha bisogno di manutenzione”. Non avrebbe funzionato. Per creare clamore hanno creato quella che, con tutta probabilità, è lamoto da cross più potente che c’è oggi in circolazione. Una moto che ha più coppia di una 4 tempi e curva meglio della più agile delle 2T. Il primo suono che si avverte nel momento in cui si schiaccia il pulsante di avviamento è quello dell’elettroventola che fa il suo lavoro. Bzzzzzzzzz. Nonè il massimoper cominciare...Ma appena prendi in mano il gas lei smette di girare e inizi tu. Il primo turno non è così appagante. La pista è tosta e lamoto si comporta in un modo totalmente diverso rispetto a quello DUE POTENZE E CARTER IN MAGNESIO La Stark VARG è proposta in tre colorazioni (bianca, rossa e verde scuro) e in due versioni: la standard da 60 CV (a 12.900 euro) che abbiamo provato e la Alpha da 80 CV (13.900 euro). È spinta da un motore a magneti permanenti, con carter in magnesio, attivato da un pacco batterie con capacità di 6 kWh. Il telaio mixa componenti in acciaio e alluminio, con motore, paramotore e pacco batterie a fare da elementi strutturali.

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