Motociclismo 05-2019

maggio 2019 / Motociclismo 259 di Antonio Cannizzaro e Nicolò Codognola - foto Beppe Vertemati Dall’esperienza dei fratelli Vittoriano e Gianfranco Guareschi nasce un kit telaio e carrozzeria (7.900 euro) dedicato ai motori “big block” di Mandello. Il risultato è una sportiva all’italiana maneggevole su strada ed efficace in pista. Per tutti quelli che sognavano una Moto Guzzi MGS-01, ora le cose hanno preso… piega UN’OTTIMA V e la ricordate la pistaiola Moto Guzzi MGS-01, assemblata in piccola serie (180 esemplari) solo per l'uso in pista? Anche se l'immagine delle moto di Mandello è legata al turismo più che ai cordoli, esiste un buon numero di appassionati che vorrebbe un mezzo dichiaratamen- te sportivo con l’aquila sul serbatoio. Per loro ecco la soluzione: un kit che possa venire incontro ai sogni proibiti dei Guzzisti sportivi realizzato dai fratelli Gua- reschi di Parma (vi raccontiamo chi sono nel box del- le pagine seguenti), che hanno riversato la loro grande esperienza con le moto di Mandello nella realizzazione di questo progetto. Perché, come dice Vittoriano Gua- reschi: “Per molti la Guzzi è un’identità. Uno sche- ma meccanico generosissimo, con doti di coppia e di erogazione unici. È una delle poche moto che cia- scuno può sentire ancora più sua, smontandola e rimontandola - è fatta per questo! - modificandola, personalizzandola. Nessun’altra è così” . La risposta è il Kit Varano. La gestazione è breve: il con- cetto nasce nel novembre 2017. Nel gennaio 2018, al Motor Bike Expo di Verona, è già esposto il primo te- laio. Dopo due mesi è pronto il primo prototipo mar- ciante e ad agosto è consegnato a un fortunato cliente il primo esemplare della Varano. Sempre di corsa, i Guareschi, anche quando si tratta di realizzare una spe- cial dal nulla… Traliccio nato per le corse Il telaio di questa purosangue da pista è nato a partire dalle esperienze di Vitto, che fin dai primi collaudi di ini- zio anni Duemila ha seguito lo sviluppo della prima Duca- ti Desmosedici. Molti ricordano che quel progetto aveva il motore portante, con un corto traliccio in tubi d’accia- io che abbracciava il V4 vincolandolo al cannotto di ster- zo. Anche la GC Corse Varano ricalca questo schema. Dopo ripetute prove in pista, per realizzare il traliccio si è optato per tubi in acciaio ferroso da 1,5 mm di sezione. È stato scartato l’acciaio al cromo-molibdeno: per fornire il giusto grado di torsione, si sarebbero dovuti usare tu- bi di 1 mm di spessore, più difficili da saldare e a rischio di cricche. A un’osservazione più attenta, si può notare che la forma riprende fedelmente la sezione superiore

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