Continuiamo. Max ci mostra ora come affrontare un tratto tra una curva
molto veloce e una lenta. Ci proviamo di nuovo: gamba avanti, vicina al
fianchetto, e giù in piega. Questa volta va meglio anche se, risolto il
problema gomito-ginocchio, ne incontriamo altri due. Ci fa male la gamba,
tanto, e non riusciamo fidarci dell’avantreno perché non lo
“sento”.
Come mai? Non siamo gli unici, almeno per quanto riguarda il dolore. Scopriamo
che è assolutamente normale: tenere sospesi a mezz’aria stivali che pesano
più di 1,5 kg l’uno affatica rapidamente i quadricipiti. Serve un buon
allenamento. Per quanto riguarda la fiducia sull’avantreno, ci spiegano
che le curve veloci, dove è necessaria maggior stabilità, si percorrono
spostando il corpo in posizione arretrata sulla sella. In questo modo si
trasferisce più peso verso il posteriore, aprendo leggermente l’angolo
del cannotto di sterzo. Viceversa, nelle svolte strette conviene avanzare
verso il manubrio per rendere la moto più rapida a girare. Ritentiamo.
Effettivamente va meglio, ma non riusciamo ancora a fidarci del tutto.
Eppure Manzo, che piega tanto da sfiorare i cordoli coi paramani, non sembra
così preoccupato… Ha una moto da gara, e gomme slick. Ma soprattutto,
ha una tonnellata di quello serve per chiarire anche l’ultimo dei dubbi:
l’esperienza. L’orologio corre veloce, l’istruttore sporca le
sue ruote
di terra mostrandoci come affrontare il tratto off-road. Abbiamo fatto
fuoristrada pochissime volte, e sempre con gomme più o meno tassellate:
l’idea di farlo con quelle stradali, pressoché lisce, ci intimorisce.
Eppure, dopo aver capito dove mettere le ruote per curvare ci sentiamo
molto più tranquilli. La lezione finisce qui. La composizione mista del
gruppo (acerbi del motard e già navigati insieme), a inizio giornata, ci
aveva suscitato qualche perplessità. Tuttavia, il numero limitato di allievi,
l’abbondanza del tempo a disposizione e l’attenzione che gli
istruttori
hanno dedicato ad ogni partecipante, ha consentito a chi era già bravo
di migliorarsi e agli altri di gettare una prima “asfaltata” di
motard
sulla strada dell’esperienza personale. Su
www.offroadschool.it
i prossimi appuntamenti e le informazioni per partecipare ai corsi organizzati
dalla scuola.