In occasione del
test della nuova Ducati Scrambler Icon abbiamo intervistato Andrea Buzzoni, Direttore marketing e vendite Ducati, che ci ha parlato del futuro del brand, del mercato attuale, della concorrenza… Ecco cosa ci ha detto.
Quali sono i mercati più ricettivi per Scrambler?
“Italia e USA, senza dubbio”.
Come vede la concorrenza?
“La Brand unit Scrambler ha avuto la capacità di innovare il modo di comunicare la moto. Scrambler ha dettato nuove regole in tutto il segmento: c’è un prima e un dopo Scrambler. Quasi tutte le altre Case sono arrivate dopo, con modelli heritage di un certo spessore e quelle che già erano presenti in questo segmento hanno modificato l’approccio alla comunicazione, dopo che è arrivata la nostra Scrambler. Il cliente che entra in un concessionario Ducati per la Scrambler esita guardando anche Triumph Bonneville, BMW R nineT e Yamaha XSR700”.
La comunicazione del brand Scrambler sta passando sempre più anche attraverso gli influencer…
“Sapersi muovere in un mondo nuovo vuol dire portare a bordo anche attori nuovi. Soprattutto per quanto riguarda Scrambler: più la moto è de-specializzata – e la Scrambler lo è – più l’influencer la divulga orizzontalmente, ha la capacità di attirare nuovi clienti. I motociclisti “veri” e maturi invece vogliono specializzazione e approfondimento. Sono due canali diversi”.