L’abbiamo pizzicata mentre la stavano testando sul circuito di Adria. È una moto tutta nuova. I tecnici della Moto Morini vorrebbero nasconderla, poi, però, cedendo alle nostre pressioni ci rivelano: “La base non è la Corsaro, ma la Granpasso. Le differenze sono sostanziali, perché la ciclistica e il motore sono sensibilmente diversi: la Granpasso eredita il motore ‘addolcito’ sviluppato per il filone 9 ½, 1200 Sport, Scrambler; anche se in questo caso abbiamo una decina di CV in più.”
Scoop: ecco la motard della moto morini
Arriviamo nei pressi del circuito di Adria. Appena sfilato il casco, siamo
avvolti da una vibrazione sorda, il rumore secco di un grosso bicilindrico
che snocciola gli scoppi con un’urgenza tutta sua. È il bialbero Morini,
senza dubbio. Ci aspettiamo una delle non rare Corsaro preparate. Infatti
individuiamo subito la macchia rossa che si sposta freneticamente da una
curva all’altra. Solo che, a guardarla bene, non è una Corsaro. Somiglia
più a una Granpasso preparata, senza cupolino e con due scarichi. Incuriositi,
scendiamo e ci avviciniamo a bordo pista.
L’incrocio Corsaro-Granpasso è qualcosa di più dell’esperimento di un
privato. Ai box individuiamo l’ingegner Andrea Strada, responsabile dello
sviluppo veicolo in Moto Morini, che dapprima nega, poi minimizza “Stiamo
mettendo a punto delle pastiglie freno: la mescola di partenza era strepitosa
in pista, ma fin troppo aggressiva su strada, e ci è voluto un po’ per
trovare la soluzione giusta. Anche il setting delle sospensioni mi piace,
soprattutto l’anteriore è veramente indovinato per l’inserimento”.
Alla fine cede e ci confessa che la moto è tutta nuova.
Ad una prima occhiata sembrerebbe una Granpasso stradalizzata: ruote da
17”, cerchi in lega e freni e sospensioni rivisti. Una fun-bike, o se
si preferisce una motardona in stile Ducati Hypermotard, ma con il poderoso
motore Corsa Corta a scalpitare sotto la sella. Le sovrastrutture, per
quello che si può vedere, sono vicine a quelle Granpasso, ma semplificate,
e compare un doppio scarico. Ci sono pinze Brembo monoblocco, una forcella
regolabile piuttosto “in piedi” e un evoluto mono Öhlins al posteriore.
La Granpasso perde un po’ della sua anima turistica e si avvicina all’idea
della nuda sportiva: un incrocio tra una Granpasso e una Corsaro, appunto.
Strada è più preciso. “La base non è la Corsaro, ma la Granpasso. Le
differenze sono sostanziali, perché la ciclistica e il motore sono sensibilmente
diversi: la Granpasso eredita il motore ‘addolcito’ sviluppato per il
filone 9 ½, 1200 Sport, Scrambler; anche se in questo caso abbiamo una
decina di CV in più.”
Per saperne di più sull’ultima novità dell’azienda di Casalecchio di
Reno potete leggere lo speciale che Motociclismo ha dedicato al progetto
Moto Morini sul numero di settembre già in edicola.