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SBK 2017: le foto più belle del weekend australiano, le parole dei piloti

Mondiale SBK 2017, round 1 a Phillip Island, Australia. Le immagini più belle del weekend della Superbike, con le gare vinte da Jonathan Rea con la Kawasaki. Il ritorno al podio di Melandri, il debutto della nuova Honda, la vittoria di Rolfo in Supersport, le dichiarazioni dei protagonisti

Parte il Mondiale SBK 2017, con lo spettacolo di Phillip Island

Le prime gare della stagione 2017 SBK hanno dato il via ad un campionato che si preannuncia combattuto, sebbene il verdetto della pista possa far presumere altro...
Abbiamo assistito in fatti alla doppietta di Jonathan Rea, apparso in grado di ffare il bello e il cattivo tempo su una pista dove vince da tre stagioni. Dopo il trionfo in Gara 1, il suo quarantesimo in carriera, a nulla è valso il contorto ribaltamento della griglia di partenza in Gara 2 secondo le nuove norme del regolamento. Il nordirlandese ci ha messo un attimo a tornare davanti e a vincere di nuovo... Le Ducati sono in realtà andate molto bene. Le velocissime rosse (perfino troppo veloci, secondo Rea...) hanno tenuto testa alle Verdone, portando a casa due secondi posti, con un Davies distaccato di pochi millesimi in entrambe le manche, e un 3° con il bravissimo Melandri. Senza contare le buone prestazioni del privato Fores (6° e 5°). Tornando a Melandri: Marco ha messo in mostra una bella velocità, restando sempre tra i primi sia in prova che in gara e portando a casa un podio in Gara 2 che vale moltissimo, per lui e per l'ambiebnte. Cosa gli manca? Beh, l'attitudine alla bagarre, come dimostra l'uscita di pista in Gara 1, causata da una manovra di Lowes che uno abituato alla lotta in SBK dovrebbe perlomeno prevedere (invece Marco ha voluto vederci una scorrettezza di Alex).

Il prossimo appuntamento è in Thailandia, tra due settimane: ci sarà da divertirsi. Per ora godiamoci tutto il bello di Phillip Island, con la gallery riassuntiva del weekend della SBK (che, lo ricordiamo, ha visto anche la splendida vittoria di Rolfo in Supersport, una vittoria ottenuta in volata, con un vantaggio di un solo millesimo su un Mahias a dir poco aggressivo che lo ha spinto sull'erba a oltre 250 km/h! A completare il tutto, Roby si era era lussato una spalla nei test solo pochi giorni prima...).

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Di seguito le parole dei piloti dopo Gara 2
A Phillip Island 2017 Roberto Rolfo vince la sua prima gara in WSSP

Davies: "Impossibile passare Rea in volata"

Per Chaz Davies, il mondiale SBK 2017 comincia con due secondi posti
Jonathan Rea: “Ho cambiato linee per non farmi copiare quelle buone”
Phillip Island è stata davvero premiante. Vincere qui due battaglie all’ultimo giro significa tantissimo, perché questa è una pista su cui è difficile guidare stando in testa. A parte il fatto che la quarantesima vittoria in carriera è molto importante, lo è di più portare a casa un buon bottino di punti dopo il primo round. Quando sono andato davanti a 3 o 4 giri dalla fine, temevo che gli altri piloti potessero studiare troppo bene la mia moto e le mie linee, approfittandone nel gioco delle scie. Così ho cambiato un po’ le traiettorie, ma all’ultimo giro, dalla curva Siberia in avanti, mi sono messo in carena e ho girato molto bene. Ho protetto la mia linea al tornantino MG e sono stato più interno che potevo in rettilineo. A quel punto Chaz doveva rimanere sulla sinistra, che sarebbe stata la linea peggiore, e non poteva più passarmi. La tattica ha funzionato. Non c’è stata un’unica parte della moto dove abbiamo lavorato per trovare il passo nei test, in generale l’abbiamo solo lucidata… Non è accaduto nulla di magico, semplicemente mi sentivo bene in moto. Il modo in cui le cose sono cambiate si adatta a me: rispetto all’anno scorso posso guidare meno al limite e conserviamo di più le gomme per la lotta a fine gara.

Chaz Davies: “Bicchiere mezzo pieno”
È stata una gara più difficile da gestire rispetto a quella di ieri a causa del caldo. Comunque sono state due gare tirate, la seconda anche più della prima. Tutti hanno cercato di andare davanti e di creare un gap, ma a Phillip Island è praticamente impossibile, quindi ho semplicemente fatto la mia gara. A un paio di giri dalla fine ho cercato di andare via, ma non c’è stato modo di farlo accadere. Il bicchiere comunque è mezzo pieno, senza ombra di dubbio: l’anno scorso abbiamo perso un sacco di punti, qui, quindi portare a casa 40 punti da una delle piste che non sono le nostre preferite la considero un’ottima cosa. Abbiamo provato a cambiare qualcosa, ma perdevo un paio di lunghezze qua e là e non è stato possibile passare Rea in volata prima del traguardo. In ottica campionato, questo è un risultato molto positivo. Sarebbe facile sentirsi delusi dopo aver mancato due vittorie per pochi millesimi, ma storicamente Phillip Island non è mai stata tra le mie piste favorite e a volte ho perso punti preziosi qui, quindi due secondi posti rappresentano delle ottime fondamenta sulle quali costruire il resto della stagione.

Marco Melandri: “Soddisfatto, ma ho sbagliato strategia”
È stata una gara davvero dura, in un weekend molto positivo. Gara 1 è stata difficile, ma la seconda anche di più, dato che partivo da dietro e avrei dovuto spingere per recuperare. Ero partito bene ma ho perso posizioni nel traffico all’inizio, quindi ho spinto al massimo per rientrare, consumando sia le gomme che le energie. Quando sono andato in testa ho cercato di imporre il mio ritmo, ma non è stata la mossa vincente col senno di poi. A tre giri dalla fine, quando Rea e Davies hanno dato lo strappo, ero infatti un po’ in crisi con il grip e non ho potuto attaccare. Quei due erano più forti di me, oggi… Avevo comunque bisogno di fare una gara intera per capire dove migliorare, ed il podio dopo un anno e mezzo di stop è la conferma che stiamo lavorando positivamente con tutta la squadra.

Lowes: “Sono stato forte e competitivo per tutto il weekend”

Alex Lowes: due volte 4° nelle gare di apertura del Mondiale SBK 2017
Alex Lowes: "Ottimo approccio, mio e del team"
Sentivo di avere buone possibilità di andare a podio, ma quando ci ho provato all’ultimo giro ho fatto più fatica del previsto. A metà gara avevo pianificato di risparmiare la moto e la gomma, poi sono tornato a girare in 1’31”7 verso la fine, quindi sono tornato sotto al gruppo di testa. La moto andava bene ma non ero abbastanza veloce nella seconda metà della pista, non abbastanza aggressivo. Questo mi è costato il podio: lavorerò su questa cosa in vista dell’anno prossimo. A parte questo, mi sono sentito forte e competitivo per 44 giri, questo weekend. So che il team ha fatto un gran lavoro facendo migliorare la R1 in molte parti. Dobbiamo essere contenti di essere terzi a pari merito in classifica generale, è un buon modo per iniziare la stagione. Credo di aver non solo corso bene, ma di aver avuto un buon approccio al weekend, “dirigendo” bene me stesso, e tutto il team ha lavorato insieme.

Xavi Forés: “Non volevo buttare via un buon risultato”

Gara 2 è stata fantastica, mi sono divertito tantissimo a stare con i primi e a giocarmi con loro le prime posizioni. È un peccato per gli ultimi giri, ma la gomma davanti mi ha un po' mollato e io non volevo rischiare di fare errori e buttare via un buon risultato. Dall'Australia mi porto via ottime sensazioni pensando alla Thailandia e devo ringraziare il team perché in questa settimana la moto è migliorata moltissimo.

Tom Sykes: “Sono 3° in classifica, va bene così”
Gara strana… Sono partito bene, ero contento della posizione, ma avevo problemi in curva. Non riuscivo ad affiancare alcuni piloti, così mi sono ritrovato subito 9° o 10°. I ragazzi davanti a me si sono dati un po’ fastidio, così i leader se ne sono andati. Dopo 9 o 10 giri sono stato in grado di ricucire il distacco, ho fatto un buon lavoro ma ho usato troppo la gomma posteriore. Andiamo via dall’Australia terzi in campionato, e non nego che avrei voluto di più dopo il podio di Gara 1, ma se qualcuno mi avesse offerto quella posizione in classifica prima di arrivare qui, l’avrei probabilmente accettata. Phillip Island mi piace, la pista, la gente, ma qui non abbiamo mai corso due grandi gare.

Camier: "Errore con la ciclistica, ma sappiamo cosa fare"

Ottimo Leon Camier su MV Agusta, 5° in Gara 1. Meno brillante gara 2, dove il britannico non va al di là dell'8° posto
Michael VD Mark: “Sensazioni migliori che in Gara 1”
In Gara 2 sono arrivato 5 secondi più vicino ai leader e guidare mi risultava più facile. Ho corso da solo, ma sono contento, perché tenevo un buon ritmo costante e ho migliorato la performance. Nel warm up abbiamo provato qualche modifica, ma non ho sentito molta differenza. Così per la gara abbiamo fatto una modifica più importante, ma non sapevo cosa aspettarmi. Sono partito piuttosto bene, ma alla prima curva sono rimasto un po’ invischiato con gli altri. La moto era più facile da guidare che in Gara 1, così sono comunque riuscito a stare col gruppo di testa a inizio gara. Ho lottato con Laverty, ma questo mi ha fatto perdere tempo, così Tom mi ha passato, anche se non ho perso molto da lui. Penso di aver imparato molto sulla mia moto, in questa gara, e su come migliorare.

Leon Camier: “Abbiamo fatto un errore con la ciclistica”
Sinceramente ci aspettavamo una gara più difficile rispetto a quella di ieri, perché sapevamo che tutti i piloti nelle prime posizioni avrebbero iniziato a spingere forte fin dall’inizio. Forse abbiamo fatto qualche piccolo errore con lo chassis ma in ogni caso adesso sappiamo quale strada prendere con il setting della moto. Sono fiducioso che in Thailandia, tra due settimane, potremo fare un ulteriore step, per poi tornare in Europa dove i circuiti si adattano maggiormente alle nostre necessità.

Lorenzo Savadori: “In Thailandia faremo meglio”
Oggi partivo undicesimo, a seguito del nuovo regolamento con la mia caduta in Gara 1. Oltretutto abbiamo rivisto il setup della moto e abbiamo trovato qualche soluzione utile, la moto è migliorata. Ho perso molto tempo all’inizio a passare gli altri piloti e non ho poi potuto recuperare il gruppo di testa. Il mio passo verso metà gara e sul finale non era male, sono contento di aver conquistato un po’ di punti. Sappiamo quali sono le aree sulle quali dobbiamo migliorare e questo è il nostro obiettivo, così come cercare di migliorare il consumo delle gomme. Sono comunque soddisfatto, il team Milwaukee Aprilia sta lavorando molto bene e credo che in Thailandia potremo andare meglio.

De Angelis: "Ne avevo di più"

WSBK 2017, Phillip Island: Alex De Angelis, al debutto sulla Kawasaki del Team pedercini
Alex De Angelis: "Potevo andare più forte, ma partendo ventesimo…”
Dopo Gara 1, anche Gara 2 è stata molto difficile perché partendo dalla ventesima posizione non è mai facile rimontare. Ho fatto una bella partenza, sono riuscito a fare tanti sorpassi durante la gara e la cosa che mi rende più felice è il fatto di aver finito primo del gruppetto in lotta per l'undicesima posizione. Mi dispiace solo non essere riuscito a superarli prima per cercare di andare via con il gruppo dei più veloci; ne avevo di più sinceramente, potevo andare un po' più forte ma partendo dalla ventesima posizione penso di aver fatto tutto quello che si poteva fare oggi. Adesso finalmente abbiamo raccolto le base per migliorare prima di tutto il tempo sul giro, perché è importante partire davanti, e anche la gestione della gara, punto sul quale abbiamo già fatto un bel lavoro.

Eugene Laverty: “Non mi interessano i piccolo passi”
È stata una gara davvero dura. All’inizio avevo un buon passo, stavo cercando di riprendere Lowes quando il mio ritmo è calato e ho cominciato ad arretrare. Ho cercato di tirare e di rimanere agganciato, ma il mio passo semplicemente non era sufficiente. La pista non ha giocato a nostro favore, è evidente, ma credo che possiamo usare questo weekend per trovare il passo e migliorare. Ma non vogliamo fare solo piccoli passi, vogliamo prendere i “bocconi migliori” dalle mani dei piloti che stanno davanti. Attualmente la moto è un po’ lontana da quel livello, ma il team lo sa e io so che lavoreranno per sistemare la RSV4.

Markus Reiterberger: “Weekend comunque positivo”
Volevamo migliorare la moto che avevamo usato ieri ma purtroppo siamo andati nella direzione sbagliata nel warm-up di questa mattina, ed alla fine per la gara di oggi, per essere sicuri, siamo tornati al setting di ieri. Sono partito bene ma i piloti subito davanti a me erano più veloci e si è aperto un gap. Sono stato in undicesima posizione per quasi tutta la manche, difendendomi dal gruppo dietro di me. Ho solo perso un poco nell’ultimo giro, un vero peccato. Nonostante il risultato di oggi, questo weekend lo considero piuttosto positivo per quanto riguarda il lavoro svolto. Adesso puntiamo a migliorarci nelle prossime gare.

Stefan Bradl: “Miglioramenti in frenata, ma in uscita di curva perdevo”
Sono partito peggio che in Gara 1. La partenza in sé non è stata nemmeno male, solo che ho sbagliato traiettoria alla curva 1, cosa che mi ha fatto avvicinare alla 2 nel modo sbagliato. Questo ha vanificato il vantaggio che avevo preso allo start e ho perso un paio di posizioni. Le modifiche fatte prima della gara sono state positive, più che altro è migliorato l’avantreno, permettendomi di essere aggressivo in frenata e di migliorare l’ingresso in curva. Però perdevo in uscita… Poi siamo troppo duri con le gomme, significa che a fine gara non riusciamo a mantenere il passo. Almeno sono riuscito a stare col secondo gruppo e ad imparare molto. In generale non è stato un weekend facile, ma sono sicuro che miglioreremo per la Thailandia.
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