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WSBK 2016: Kawasaki velocissima nei test invernali di Jerez, Ducati è vicina

Il clima mite (ma non troppo) di Jerez ha permesso alle "Verdone" di Akashi di segnare il tempo di riferimento per le classi SBK e SSP grazie a Sykes e Sofuoglu, mentre Ducati si "aggiudica" il 2° e 3° tempo nella top class con Giugliano e Davies e quello nella Stock grazie a Leandro Mercado. Presenti inoltre Yamaha, MV Agusta, Honda e Milwaukee BMW. Tempi, novità e dichiarazioni 

Anno nuovo... stessa pista!

1/72 Tom Sykes - Kawasaki ZX-10R - SBK - Test Jerez de la Frontera 26-27 gennaio 2016
Finita la pausa invernale, Jerez ospita per la seconda volta in tre mesi i test collettivi dei campionati SBK, SSP e STK1000, andati in scena il 26 e il 27 gennaio. Erano presenti tutti i principali team della WSBK fatta eccezione di Althea BMW, che lo scorso weekend ha girato privatamente a Vallelunga. Il tempo mite del novembre andaluso è un lontano ricordo: la pioggia nella notte tra lunedì e martedì ha infatti inumidito il tracciato e costretto i piloti ad aspettare che si asciugasse, fatta eccezione per Leon Camier che ha aperto le danze non appena si è accesa la luce verde della pit lane. Come se non bastasse, mercoledì mattina una fitta nebbia non ha permesso ai piloti di scendere subito in pista, ritardando l’uscita dai box di addirittura due ore. Per venire incontro ai team e ai piloti, gli organizzatori hanno posticipato alle 18,10 la fine della sessione di prove.
Leader indiscusso delle due giornate è stato il britannico Tom Sykes, che ha firmato la "pole" dei test e preceduto i due piloti Ducati Davide Giugliano e Chaz Davies. Solo un settimo tempo per il campione in carica della classe SBK Jonathan Rea. Nella la SSP il pilota da battere è ancora lui, il campione del Mondo turco Kenan Sofuoglu, che però è seguito a ruota dal suo nuovo compagno di squadra Randy Krummenacher. Nella STK 1000, invece, l’argentino Mercado detta il passo in sella alla Panigale R, girando di solo un secondo e mezzo più lento dei colleghi Ducati in SBK. I prossimi test collettivi andranno in scena il 22 e 23 febbraio a Phillip Island, precedendo di qualche giorno l’apertura del campionato 2016 (dal 26 al 28 febbraio sempre in Australia).

Kawasaki: sono (ancora) loro i più veloci

La Ninja della Casa di Akashi si conferma la moto più veloce di questi test invernali in terra iberica: in entrambi i test di fine 2015 (prima al Motorland Aragon, poi a Jerez de la Frontera) i piloti del Kawasaki Racing Team hanno dettato il passo, facendo segnare addirittura il record ufficioso della pista aragonese. Con l’anno nuovo, la storia non è cambiata. Il “dominio verde” si è potuto vedere già nelle presenze: 14 delle 28 moto presenti a Jerez erano Made in Akashi (5 della classe Supersport, 4 della SBK, 3 della British Superbike e 2 della classe Superstock 1000). Presente anche Leon Haslam, approdato per questa stagione nel team di British Superbike GBMoto Racing, insieme ai suoi compagni di squadra Peter Hickman e James Ellison. L’inglese ex Aprilia non ha girato con il trasponder, ciò nonostante dai paddock rivelano che ha fermato i cronometri aull'1’43”, dunque con tempi più affini a Ellison che a Hickman, il quale non è uscito dal “limbo” dell’1’44”.

I due alfieri del KRT Tom Sykes e il campione in carica Jonathan Rea hanno sfruttato questi due giorni di test per confermare alcune delle scelte attuate nei precedenti test e adattare alcune novità che i tecnici hanno prodotto durante la pausa invernale. La pista umida del primo giorno e la nebbia del secondo giorno hanno ridotto il tempo il tempo utile ai piloti che, al termine dei test, hanno effettuato un totale di 248 giri, dei quali 126 per Sykes e 122 per Rea. L’inglese Tom Sykes nei due giorni di test è sempre stato il più veloce: martedì è stato l’unico pilota a girare in 1’40”, così come mercoledì è stato l’unico a scendere sotto la barriera dell’1’40” facendo segnare un incredibile 1’39”924 montando una gomma da tempo al posteriore. Situazione differente per il nordirlandese Jonathan Rea: la sua preferenza è caduta sull’utilizzo di gomme usate per diversi giri, in modo da simulare una condizione di fine gare e valutare così eventuali correzioni alle specifiche del motore e dello chassis. A differenza del compagno, Rea non ha usato la gomma da tempo bensì quella da gara, fermando il cronometro a circa un secondo da Sykes: 1’40”856 che gli vale il settimo tempo della sessione.

Il Team Pedercini ha esordito per la prima volta in pista con i piloti Sylvain Barrier e Saeed Al Sulaiti, che hanno dedicato la prima giornata di test alla prova di alcuni settaggi e configurazioni. Il secondo giorno di prove, dedicato alla ricerca del tempo sul giro, non è stato assistito dalla fortuna: il francese è stato protagonista di una caduta avvenuta appena dopo aver montato le gomme da tempo, mentre per il pilota del Qatar Al Sulaiti un problema elettronico l’ha tenuto ai box fino alle 14. A fine giornata, Barrier ha terminato con il 15° tempo mentre per trovare Al Sulaiti bisogna scendere fino alla posizione numero 25. Nonostante la sfortuna, i meccanici hanno potuto comunque lavorare sulle regolazioni delle moto.
Nella Stock 1000 invece la tabella di lavoro è stata seguita al dettaglio dai francesi Jeremy Guarnoni (20° tempo) e Christophe Ponsson (22° tempo), che hanno continuato il lavoro iniziato qualche settimana fa ad Alcaniz, nonostante Ponsson sia stato autore di una scivolata nel pomeriggio di mercoledì.
In casa Puccetti Racing arrivano segnali positivi, e stavolta non solo dal 4 volte campione Kenan Sofuoglu. Nonostante il turco abbia fatto segnare un incredibile tempo pari a 1’43”091, il più veloce della classe Supersport (e 17° complessivo), il suo nuovo compagno di squadra Randy Krummenacher ha finalmente trovato il giusto feeling con la Ninja ZX-6R. Il miglior tempo del pilota svizzero (1’43”582) è il secondo più veloce della categoria, a 492 millesimi dal campione della classe Supersport; un ottimo risultato se si considera sia che Krummenacher fino qualche mese fa correva in Moto2, sia che nel corso della seconda giornata di test l’elvetico ha mantenuto un ritmo costante sul minuto e 43 secondi. Sofuoglu e Krummenacher hanno lavorato molto sull’elettronica, che nel 2016 avrà delle restrizione sugli aiuti di guida.
Di seguito le dichiarazioni dei piloti:

Tom Sykes: “Siamo sorridenti perché in sostanza abbiamo cambiato un sacco di impostazioni, esplorando più parametri con la nuova moto. Tutto il merito va a Marcel, Danilo e tutti i meccanici perché fanno gli straordinari mentre il mio unico impegno è solamente guidare. Il buon lavoro fatto negli anni precedenti è stato confermato dal fatto che questa moto è “figlia” del lavoro degli anni passati. La moto va bene a entrambi e Kawasaki ha fatto uno splendido lavoro. Ci sono alcuni punti che vorrei migliorare sia me sia la moto, ma finire questi test di Jerez con il miglior tempo è buono, soprattutto perché non è il circuito in cui vado più forte. Questo si aggiunge all’eccitazione e alla motivazione per affrontare la nuova stagione sulla nuova Ninja”.

Jonathan Rea: “È chiaro che la nuova moto è stata sviluppata per un altro stile di guida e richiede di essere guidata in una certa maniera. Quindi stiamo ancora scoprendo ancora come tirare fuori il meglio dalla moto e per farlo abbiamo cambiato tante cose. Era chiaro fin da subito che il livello di grip in questi giorni sarebbe stato molto peggio rispetto all’ultima volta, e ciò avrebbe richiesto un set up leggermente diverso. La nostra filosofia questo inverno (ossia testare pezzi nuovi e non perderci via nel regolare il set up) ha veramente avuto senso. Era lo stesso circuito dell’ultimo test, stessa parte del mondo ma stavolta con carattere diverso. Avevamo delle nuove specifiche della forcella da provare, così come diverse caratteristiche del motore. Stavolta stavamo solamente usando gli attrezzi nella cassetta per capire di più la Ninja. Abbiamo lavorato metodicamente e senza fretta, sicuramente se ci fosse stato un altro giorno di prove avrei potuto segnare il tempo più veloce”.  

Kenan Sofuoglu: “È stato un test un po’ difficile per me perché nei mesi passati sono stato incredibilmente impegnato per via della vittoria in campionato che mi ha lasciato molto stanco a fine stagione. Il tempo inoltre non era molto buono in Turchia. In questi due giorni ho provato di cose e abbiamo capito che il set up utilizzato a novembre era molto buono, e così abbiamo optato per quello. Oggi abbiamo quasi fatto segnare lo stesso tempo dell’ultimo test. Se avessi avuto un paio di gomme morbide in più avrei potuto girare mezzo secondo più veloce. Alla fine, il pacchetto è abbastanza buono e adesso andremo in Australia per i test finali e poi via con la prima gara”.

Randy Krummenacher: “Abbiamo provato molte cose con le sospensioni e alcune volte ci siamo un po’ persi via, ma nei test è abbastanza normale. Penso abbiamo raccolto molte informazioni da questi test e saremo capaci a fare un altro passo avanti in Australia. Di buono c’era che sono stato più costante sull’1 e 43 mentre l’ultima volta ho fatto solo due giri in 1’43”. Adesso sembra normale girare in quei tempi. È molto positiva la cosa. Dobbiamo solo continuare a lavorarci su e non vedo l’ora di andare in Australia perché adoro quel tracciato”.

Ducati: forti segnali positivi

Il team Aruba.it Racing è sceso in pista dopo i test andati in scena a Portimão la scorsa settimana. Per il team SBK, erano presenti i piloti ufficiali, Davide Giugliano e Chaz Davies. che hanno completato rispettivamente 110 e 126 giri nel corso delle due giornate, portando avanti lo sviluppo della configurazione 2016 della Panigale R. In particolare, molta attenzione è stata riposta nella distribuzione dei pesi, sull’elettronica e su alcuni software atti a ottimizzare la costanza di prestazioni della moto in assetto da gara; impostazione condivisa da entrambi i piloti di Borgo Panigale. Nella giornata di mercoledì, con gomme da qualifica sono stati registrati ottimi tempi da Davide Giugliano (1’41”041) che ha preceduto Chaz Davies di appena 63 millesimi.
Presente anche Xavi Forès con la Panigale del team Barni Racing: lo spagnolo ha fatto registrare il sesto tempo della giornata (1’41”761). E proprio in questi giorni è arrivata la notizia che Fabio Menghi parteciperà al campionato SBK 2016 con il VFT Racing Team, con la Ducati ex Team Althea (per Baiocco, invece, noente mondiale, per lui il 2016 significherà "solo" CIV).

Nella classe STK 1000 è l'argentino Leandro Mercado, compagno di squadra di Mike Rinaldi, il più veloce in sella alla Panigale R, facendo segnare il 14° tempo con 1’42”641.

Davide Giugliano
Sono indubbiamente contento. Fin da ieri la mia squadra è riuscita gradualmente a cucirmi la moto addosso e mi ha consentito di fare un passo avanti rispetto a Portimão. Abbiamo lavorato molto con gomme usate per risolvere alcuni problemi avuti in passato. Era importante adottare questo approccio. Tornare al livello a cui ero abituato dopo una lunga pausa e soli quattro giorni di prove mi rende molto fiducioso”.
 
Chaz Davies
In questi test abbiamo potuto concentrarci su piccole rifiniture, sia in termini di ciclistica che di elettronica. Il feeling con la moto 2016 è già alto, e rispetto ai test fatti qui a Jerez lo scorso novembre abbiamo fatto dei grandi progressi. Sono riuscito a chiudere molto vicino ai primi con la gomma da tempo nonostante la qualifica non sia mai stato il mio forte, mentre con la gomma da gara siamo stati i più veloci. Vado a casa stanco ma molto soddisfatto”.
 
Ernesto Marinelli
Dopo i test della scorsa settimana a Portimão, era importante provare su una pista con caratteristiche diverse come Jerez per trovare conferme. Ci siamo concentrati sulla costanza di prestazioni in assetto da gara, lavorando sia sulla ciclistica che sul funzionamento dei nuovi controlli elettronici per massimizzare la performance con gomme usate. Inoltre, abbiamo anche valutato alcune nuove soluzioni di anteriore e posteriore portate da Pirelli, con esiti positivi. Ora ci rimangono solo poche settimane al debutto di Phillip Island, ma forti del buon lavoro svolto attendiamo la partenza fiduciosi”.

Honda: una grande iniezione di fiducia

Il precedente test dello scorso novembre ha visto lo statunitense Nicky Hayden approcciarsi ad una moto a lui nuova e “l’Olandese volante” Michael Van Der Mark abbandonare precocemente la squadra per una fastidiosa tenosinovite al braccio al braccio: è sottoposto ad un’operazione nei primi giorni di dicembre. Questi due giorni di test invece si sono rivelati un’ottima iniezione di fiducia: gli ingegneri Honda hanno messo a punto i numerosi aggiornamenti (riguardanti soprattutto il motore) “sfornati” durante la pausa invernale, il tutto provato dai piloti che nel frattempo hanno continuato a dare il loro prezioso contributo nello sviluppo dell’ormai attempata CBR1000RR Fireblade. Nicky Hayden, nel corso delle sue 143 tornate, ha provato un nuovo forcellone con attacchi modificati, per incrementare la stabilità e il feeling in frenata e accelerazione. Durante il secondo giorno di prove, il "Kentucky Kid" è incappato in un leggero incidente alla curva 2, perdendo tempo prezioso usabile per effettuare altri giri; nonostante ciò ha effettuato un giro con gomme da qualifica segnando il quarto tempo assoluto: 1’40”534. Michael Van Der Mark invece ha provato diverse geometrie sia alla sospensione anteriore sia a quella posteriore. Nel suo giro veloce con gomme da tempo, l’olandese ha fatto segnare 1’40”601 che gli è valso il quinto tempo assoluto. Di seguito le dichiarazioni dei piloti dopo la conclusione dei test.

Nicky Hayden
Non è stato un giorno perfetto a causa della nebbia che ci è costata un paio di ore di turno al mattino, e abbiamo dovuto spremere tutto il programma con meno tempo a disposizione. È un peccato perché ci sono ancora alcune cose da provare e, sicuramente, quel paio d’ore sarebbe stato utile, ma abbiamo fatto quello che potevamo. Ho potuto fare una simulazione di gara e usare anche delle gomme da tempo, e tutto sommato il tempo sul giro non è stato poi così male. C’è ancora spazio per miglioramenti. La stagione invernale è passata troppo velocemente e il meteo non ha aiutato, ma ora è arrivato il momento di Phillip Island e guardo avanti!”.

Michael Van Der Mark
Oggi abbiamo iniziato un po’ in ritardo per la nebbia, ma appena siamo entrati in pista abbiamo iniziato a provare molte cose, lavorando soprattutto sulle geometrie della moto. Abbiamo riscontrato delle difficoltà nella scelta dello pneumatico giusto da usare con queste temperature, ma abbiamo trovato quello giusto. Da quel momento abbiamo provato un paio di novità su un altro forcellone, con ulteriori modifiche al resto della moto, e ogni cambiamento si è rivelato in un ulteriore passo avanti. Alla fine il feeling con la moto era buono al posteriore, trovando un po’più di grip rispetto all’inizio, che era uno dei nostri obiettivi. Con le gomme da gara ho tirato giù mezzo secondo rispetto ai miei tempi precedenti, ma ho la sensazione che avremmo potuto fare qualcosa di più con le gomme da tempo perché ho commesso dei piccoli errori. Nel complesso sono molto contento di come sono andate le prove oggi”.

Pieter Breddels, Direttore tecnico
Alla fine è stato un test molto positivo, tutto è andato abbastanza liscio e siamo stati in grado di fare un altro passo avanti in termini di performance. Il nuovo upgrade al motore ha riscontrato pareri positivi da entrambi i piloti, che non erano troppo lontano dai tempi più veloci sia con le gomme da gara sia con le gomme da qualifica. Nicky ha effettuato un notevole turno da quindici giri con un ottimo ritmo e Michael ha dimostrato di essere veloce nonostante l’ultima volta ha dovuto abbandonare i test in anticipo. Ci dirigiamo a Phillip Island con il buon umore”.

YAMAHA: un ritrovato Lowes e un laborioso Guintoli per lo sviluppo della R1

Il ritorno di Alex Lowes è stato di buon auspicio per i ragazzi del Cresent Team, al lavoro con il ritorno delle Yamaha R1 ufficiali in SBK. L’inglese, vittima di una brutta caduta durante gli ultimi test e successivamente operato alla spalla, ha passato un inverno a riprendersi dall’infortunio, e già in occasione dei test di Portimão andati in scena la scorsa settimana Lowes affermava di essere in forma ma non al 100% a causa di alcuni movimenti preclusi dalla spalla operata. Il francese Sylvain Guintoli invece ha ripreso come suo solito il meticoloso programma di sviluppo. Per questa sessione di test sono stati provati nuovi setting che includono un nuovo forcellone, nuove sospensioni, e nuove specifiche al motore e all’elettronica. I risultati ottenuti a Jerez in questi due giorni saranno poi analizzati nelle sedi in Germania e Regno Unito. I due piloti della Casa dei Tre Diapason hanno concluso la sessione con un totale di 218 giri (102 Lowes, 116 Guintoli) e con l’ottavo e il nono tempo, segnati rispettivamente da Guintoli (1’41”018) e Lowes (1’41”361).
Di seguito le dichiarazioni dei piloti.

Sylvain Guintoli
È andata bene! Abbiamo completato quello che dovevamo fare, facendo test e esplorando nuove opportunità. Ci siamo concentrati su molte cose tra cui il forcellone, la posizione di guida, la scalata, il freno motore, una nuova forcella con nuove configurazioni e il controllo di trazione, quindi abbiamo fatto tanto! Abbiamo molta più esperienza con la R1 adesso, c’è più dialogo, quindi adesso dobbiamo portare tutto questo in Australia e continuare il buon lavoro!”.

Alex Lowes
Abbiamo ancora molto da fare ma sono stati due giorni buoni. Abbiamo lavorato su tutto, incluso il feeling con l’anteriore e con il posteriore, e un sacco di lavoro con l’elettronica, cercando di capire meglio il carattere del motore della R1. Sono stato limitato dalla mia spalla, e per questo non ho potuto spingere troppo ma ho sfruttato l’occasione e spero di poter migliorare prima di Phillip Island”.

MV Agusta: lavori in corso, ma senza Melandri

La Casa di Schiranna, in seguito ai test di due settimane fa a Cartagena, è tornata in pista con i suoi piloti ufficiali: per la Supersport Lorenzo Zanetti e Jules Cluzel in sella alla F3 675 mentre in Superbike la F4 1000 RR è guidata dall’inglese Leon Camier. Assente Marco Melandri, che proprio nei giorni scorsi ha dichiarato che per lui non ci sarà nessuna moto per il Mondiale SBK 2016, nonostante i test proprio con MV a Jerez per l’ultima sessione del 2015 e le voci di un avvicinamento al team Ioda, che farà scendere in pista le Aprilia nella stagione che sta per cominicare. Lo sviluppo della F4 è quindi continuato sotto la guida di Camier, che ha apportato modifiche al serbatoio richiesto da Melandri nel corso dei test dello scorso novembre. Nella mattinata di martedì, quando tutti i piloti sono rimasti ai box in attesa che la pista si asciugasse, Leon Camier è stato l’unico a girare, dimostrando altresì quanto lavoro e sviluppo sia richiesto ancora richiesto per far “girare al meglio” la F4. In Supersport invece continua il percorso di Cartagena per migliorare ulteriormente la “trepistoni”. In generale, anche se ovviamente si sta lavorando e non certo cercando risultati a effetto, i tempi delle MV Agusta non sono eclatanti: 11° tempo per Camier (1’42”182) mentre non raggiungono la top 20 i piloti della Supersport, che fanno segnare tempi tra i 4 e i 6 secondi più lenti rispetto a quelli della Kawasaki di Sofuoglu.

BMW: prima uscita per il team Milwaukee, Althea in privato a Vallelunga

Esordio per il team Milwaukee BMW e per i suoi piloti. Josh Brookes e Karel Abraham hanno inizialmente fatto conoscenza con una moto per loro nuova, e soprattutto hanno iniziato (seppur in ritardo rispetto ai colleghi del Team Althea) a provare nuovi setting e configurazioni. Il pilota ceco ha girato in 1’42”628, che equivale al 13° tempo assoluto, mentre l’australiano Brookes ha girato ben 8 decimi più veloce del compagno di squadra. Ovviamente numerose considerazioni vanno fatte, come per esempio la novità di questo team e della poca conoscenza che i piloti hanno del mezzo, la BMW S1000RR; inoltre i tempi registrati sono indicativi della maggior esperienza del pilota australiano rispetto al più giovane Karel Abraham, che oltretutto è nuovo della SBK. I prossimi test in programma il 3 e 4 febbraio al Motorland di Aragon saranno cruciali affinchè pervengano buoni risultati nei test collettivi di Phillip Island.

L’Althea BMW Racing Team, dopo la presentazione ufficiale del team e dei piloti, è andato in pista a Vallelunga lo scorso weekend, per una sessione di test privati. Rispetto ai test dello scorso dicembre, le condizioni climatiche non sono state troppo favorevoli: le temperature attorno ai 10° non hanno permesso a Jordi Torres e Markus Reiterberger di sfruttare il tracciato più di quattro ore al giorno. Per un team rinnovato come questo, però, questi test sono stati importanti anche per aumentare l’affiatamento tra i componenti della squadra e i piloti. Presente ai box anche il capo tecnico di BMW Motorrad Motorsport Berti Hauser. Programmi diversi per i due piloti: Reiterberger ha lavorato sull’elettronica e su una nuova effettuando un totale di 68 giri, Jordi Torres si è occupato di nuove soluzioni di elettronica (68 giri per lui), mentre Raffaele de Rosa ha migliorato il feeling e le geometrie della moto Stock percorrendo 100 giri del tracciato.
Di seguito le parole dei piloti Superbike.

Markus Reiterberger
Oggi è stato un bel giorno per me specialmente per il sole, ieri faceva veramente freddo, e con il freddo non abbiamo potuto sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione per fare tutti i test necessari. Oggi è stato molto diverso perché abbiamo provato tutto fino all'ultimo. Abbiamo provato parti nuove nei freni, nell'elettronica, nel cambio, e rispetto agli altri test a Vallelunga fatti a dicembre, abbiamo fatto un grande passo in avanti. Il feeling è buono, ma è il tempo che è andato bene. Sono felicissimo anche per l'affiatamento con il team, anche quello è un meccanismo che sta funzionando molto bene, sta diventando una grande famiglia”.

Jordi Torres
Questi due giorni sono stati il bianco e nero, un po' come i colori del team, perché devo ancora imparare come si guida e capire quello che mi chiede la moto, devo cambiare il mio stile di guida e ho bisogno di tempo per imparare qual è la direzione giusta. Ieri non avevo fiducia, c'era sempre un piccolo movimento in ingresso-centro-uscita che mi disturbava e mi impediva di fidarmi e soprattutto di tradurre le informazioni che mi inviava la moto. E' stato un po' come guidare ad occhi chiusi. Tutto questo però ci ha insegnato tanto e ci è servito tantissimo per oggi, in cui da subito è andato tutto molto meglio. Ci siamo concentrati sullo sviluppo dell'elettronica e del motore e sono riuscito a interpretare le informazioni che mi ha dato la moto e questo mi è piaciuto. Abbiamo sfruttato il tempo a disposizione al 100% per prendere la strada giusta. Poi, in futuro, cercheremo di affinarci anche sui tempi. Oggi posso tornare a casa sereno!”.

TEMPI - martedì 26 gennaio 2016

(SBK= Superbike, SSP= Supersport, STK 1000= Superstock 1000, BSB = British Superbike)
 
  Categoria Pilota Moto Giri  Miglior tempo Distacco (s)
1 SBK Tom Sykes Kawasaki Ninja ZX-10R 51 1’40”882  
2 SBK Chaz Davies Ducati 1199 Panigale R 57 1’41”041 0,159
3 SBK Jonathan Rea Kawasaki Ninja ZX-10R 50 1’41”210 0,328
4 SBK Nicky Hayden Honda CBR1000RR 66 1’41”371 0,489
5 SBK Alex Lowes Yamaha YZF-R1 31 1’41”505 0,623
6 SBK Davide Giugliano Ducati 1199 Panigale R 45 1’41”792 0,910
7 SBK Michael VD Mark Honda CBR1000RR 71 1’41”891 1,009
8 SBK Xavi Forés Ducati 1199 Panigale R 49 1’41”900 1,018
9 SBK Sylvain Guintoli Yamaha YZF-R1 50 1’42”165 1,283
10 SBK Leon Camier MV Agusta F4 1000 RR 54 1’42”896 2,014
11 STK Leandro Mercado Ducati 1199 Panigale R 38 1’43”747 2,865
12 BSB James Ellison Kawasaki Ninja ZX-10R 24 1’43”808 2,926
13 SBK Sylvain Barrier Kawasaki Ninja ZX-10R 54 1’43”836 2,954
14 SBK Joshua Brookes BMW S1000RR 49 1’43”923 3,041
15 SSP Kenan Sofuoglu Kawasaki Ninja ZX-6R 45 1’44”059 3,177
16 STK Mike Rinaldi Ducati 1199 Panigale R 61 1’44”157 3,275
17 STK Jeremy Guarnoni Kawasaki Ninja ZX-10R 46 1’44”229 3,347
18 SSP Randy Krummenacher Kawasaki Ninja ZX-6R 52 1’44”232 3,350
19 BSB Peter Hickman Kawasaki Ninja ZX-10R 46 1’44”679 3,797
20 STK Christophe Ponsson Kawasaki Ninja ZX-10R 67 1’44”731 3,849
21 SSP Lorenzo Zanetti MV Agusta F3 675 42 1’44”808 3,924
22 SBK Karel Abraham BMW S1000RR 41 1’45”482 4,580
23 SSP Ilya Mikhalchick Kawasaki Ninja ZX-6R 35 1’46”810 4,928
24 SBK Saeed Al Sulaiti Kawasaki Ninja ZX-10R 30 1’47”211 6,329
25 SSP Jules Cluzel MV Agusta F3 675 25 1’47”519 6,637
26 SSP Nacho Calero Kawasaki Ninja ZX-6R 39 1’47”874 6,992
27 SSP Zulfahmi Khairuddin Kawasaki Ninja ZX-6R 18 1’49”847 8,965

TEMPI - mercoledì 27 gennaio 2016

(SBK= Superbike, SSP= Supersport, STK 1000= Superstock 1000, BSB = British Superbike)
 
  Categoria Pilota Moto Giri  Miglior tempo Distacco (s)
1 SBK Tom Sykes Kawasaki Ninja ZX-10R 75 1’392924  
2 SBK Davide Giugliano Ducati Panigale 1199 R 51 1’40”047 0,123
3 SBK Chaz Davies Ducati Panigale 1199 R 67 1’40”110 0,186
4 SBK Nicky Hayden Honda CBR1000RR 77 1’40”534 0,610
5 SBK Michael VD Mark Honda CBR1000RR 85 1’40”601 0,677
6 SBK Xavi Forés Ducati Panigale 1199 R 42 1’40”761 0,837
7 SBK Jonathan Rea Kawasaki Ninja ZX-10R 72 1’40”856 0,932
8 SBK Sylvain Guintoli Yamaha YZF-R1 59 1’41”018 1,094
9 SBK Alex Lowes Yamaha YZF-R1 48 1’41”361 1,437
10 SBK Joshua Brookes BMW S1000RR 79 1’41”826 1,902
11 SBK Leon Camier MV Agusta F4 1000 RR 30 1’42”182 2,258
12 BSB James Ellison Kawasaki Ninja ZX-10R 52 1’42”442 2,518
13 SBK Karel Abraham BMW S1000RR 41 1’42”628 2,704
14 STK Leandro Mercado Ducati Panigale 1199 R 47 1’42”641 2,717
15 SBK Sylvain Barrier Kawasaki Ninja ZX-10R  45 1’42”886 2,962
16 STK Mike Rinaldi Ducati Panigale 1199 R  64 1’42”969 3,045
17 SSP Kenan Sofuoglu Kawasaki Ninja ZX-6R  45 1’43”091 3,167
18 BSB Peter Hickman Kawasaki Ninja ZX-10R 72 1’43”420 3,496
19 SSP Randy Krummenacher Kawasaki Ninja ZX-6R 56 1’43”582 3,658
20 STK Jeremy Guarnoni Kawasaki Ninja ZX-10R  59 1’44”044 4,120
21 SSP Lorenzo Zanetti MV Agusta F3 675 45 1’44”278 4,354
22 SSP Jules Cluzel MV Agusta F3 675  38 1’44”802 4,878
23 SSP Ilya Mikhalchick Kawasaki Ninja ZX-6R 81 1’44”938 5,014
24 STK Christophe Ponsson Kawasaki Ninja ZX-10R 78 1’44”993 5,069
25 SBK Saeed Al Sulaiti Kawasaki Ninja ZX-10R 45 1’45”007 5,083
26 SSP Zulfahmi Khairuddin Kawasaki Ninja ZX-6R 49 1’45”637 5,713
27 SSP Nacho Calero Kawasaki Ninja ZX-6R 57 1’46”309 6,385
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