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28 March 2010

SBK 2010: A Portimao è doppietta di Max Biaggi con l’Aprilia RSV4

Biaggi si è aggiudicato la vittoria in entrambe le gare del secondo round della SBK, disputato in Portogallo, battendo per due volte Leon Haslam (Suzuki), pericoloso inseguitore.

GARA 2

di Silvano Di Giovanni

 

Portimao (PORTOGALLO) 28 marzo 2010 – GARA 2 È Doppietta storica per Max Biaggi e l’Aprilia. Il pilota romano con la sua RSV4 ha vinto Gara 2 dopo un lungo duello con Leon Haslam (Suzuki GSX-R), risoltosi solo sul traguardo, come già era successo in Gara1. Ha guadagnato il terzo posto Cal Crutchlow (Yamaha R1), staccato di soli 66 centesimi. Crutchlow ha preceduto a sua volta Carlos Checa (Ducati Althea) di 36 centesimi. È stata una corsa per certi aspetti fotocopia della manche precedente. Biaggi dopo aver preso da subito la testa alla prima staccata, si è trascinato dietro Rea e un gruppetto di piloti scatenati di cui facevano parte Haslam, Crutchlow, Checa, Corser, Camier, Byrne. Rea ha anche preso il comando al secondo giro per essere poi ripassato da Biaggi, ma un lungo all’inizio del sesto giro lo ha fatto retrocedere al quarto posto. La gara di Jonathan e le sue speranze di vittoria sono terminata alla prima curva dell’ottavo giro, quando una fumata bianca ha annunciato una rottura che lo portato al ritiro. Biaggi nel frattempo conduceva imponendo un ritmo molto elevato. Dal sesto giro gli si è piazzato alle spalle Haslam seguito da Crutchlow e Checa. Si è formato così un quartetto che ha mantenuto la testa della gara fino al termine. Haslam ha provato in tutti i modi a passare in testa ed acquisire quel minimo di vantaggio che lo potesse mettere al sicuro dai sorpassi in fondo al rettifilo di una Aprilia velocissima. La moto di Noale, si era capito subito, non gli avrebbe lasciato scampo. Biaggi non ha mollato. Il romano ha lasciato ad Haslam la prima posizione dalla diciassettesima sino alla ventesima tornata, per poi affondare nuovamente il colpo, sfruttando la stratosferica velocità della sua Aprilia, al termine del rettifilo che porta al traguardo, quando mancavano due giri al termine. Per Haslam non c'è stato più nulla da fare: si è dovuto accontentare della seconda posizione. Il terzo posto è stato preso da Crutchlow, che questa volta non ha commesso errori e si è difeso dagli attacchi di Checa, giunto quarto. Ottima la quinta posizione di Camier (Aprilia), che è giunto a soli tre secondi dal vincitore e ha coronato degnamente una giornata trionfale per la casa di Noale. Buon sesto di Toseland, con la Yamaha, che però non è mai stato nel gruppo di testa. Nella lotta per la posizione di testa Byrne l’ha spuntata su Haga e Guintoli, in lotta per gran parte della gara. È arrivato decimo Corser (BMW) che, ancora una volta, è partito bene, ma, col passare dei giri, ha accusato un calo fisico. Non ha brillato il pilota ufficiale della Ducati, Michel Fabrizio, mai in gara e apparso disorientato, nonché sfiduciato, come se avesse improvvisamente perso tutti i riferimenti. Dopo due round guida la classifica del Campionato Mondiale Superbike Leon Haslam, a quota 85, seguito da Biaggi con 69 punti e da Checa con 60.

 

In Supersport, ha vinto Sofuoglu, con la Honda Ten kate. Kenan ha battuto in volata di soli 31 millesimi lo scatenato spagnolo Lascorz in sella alla Kawasaki. È arrivato terzo l'italiano Pirro con la seconda Honda Ten Kate. Nella classifica iridata Sofuoglu passa a condurre con 41 punti, seguito con un solo punto di distacco, da Lascorz.

GARA 1

di Silvano Di Giovanni

 

Portimao (PORTOGALLO) 28 marzo 2010GARA 1 Max Biaggi e l’Aprilia RSV4 trionfano in Gara 1 dopo un duello durato per tutta la corsa con l’inglese Leon Haslam, secondo al traguardo in sella alla Suzuki. È arrivato terzo l’altro inglese, Jonathan Rea, con la Honda Ten Kate. È stata una gara con due soli protagonisti che si sono contesi la vittoria dal primo all’ultimo giro: Max Biaggi e Leon Haslam. L’italiano  si è alternato al comando con Haslam sino alla diciassettesima tornata, quando ha rotti gli indugi ed è passato in testa, forzando al massimo l’andatura sull’1' e 43" basso. Haslam da quel momento non è stato più in grado di replicare. Ha provato fino all’ultimo a recuperare strada su Biaggi, ma il romano ha tenuto duro. Max ha gestito con classe, determinazione ed esperienza un esiguo vantaggio di pochi metri, che gli ha però permesso di arrivare sul traguardo senza preoccupazioni. Biaggi ha realizzato anche il giro più veloce in 1'42"774, che abbassa il vecchio record della pista di quasi otto decimi. Va sottolineato il ritmo molto elevato, testimoniato dal tempo complessivo di gara di ben venti secondi inferiore a quello ottenuto lo scorso ottobre dal campione uscente della superbike, Ben Spies. Il pacchetto dell’Aprilia si è dimostrato moto competitivo, grazie anche all’ottimo quinto posto di Camier, che è stato autore di una bella rimonta con cui si è portato dalla decima piazza del primo giro alla quinta. Camier ha passato senza indugio, uno per uno, gli avversari che aveva davanti. È stata una gara da dimenticare, invece, per le Ducati Xerox ufficiali. Partite in quinta fila non sono mai state in gioco per il podio. Solo Haga, dopo un warm up eccellente, è stato capace di tenere il passo del gruppo di testa, fino a chiudere in ottava posizione. Noriyuki non è mai sembrato, però, in grado di contrastare i suoi stessi compagni di marca, Checa e Byrne con le Ducati private del team Althea, giunti rispettivamente quarto e sesto al traguardo. Anche Crutchlow, con la Yamaha, si è distinto, ma con la scivolata ha compromesso ogni residua possibilità di inserirsi nella lotta per la vittoria aspettando un errore del duo di testa. Risalito in sella è ripartito ed è arrivato quattordicesimo. Risultato che gli ha comunque garantito due punticini in classifica. In crescita la BMW, soprattutto con Corser. L’australiano è giunto nono al traguardo ed è stato in lizza col gruppo dei primi. Nella classifica del Mondiale Haslam, primo, ha portato a 18 punti il vantaggio su Checa, secondo, mentre si è ridotto a 21 quello su Biaggi, che al momento è terzo.

 

Se in Superbike la quattro cilindri tedesca continua ad avere difficoltà, in Superstock, nella gara del debutto del Campionato Europeo, ha vinto grazie all’italiano Ayrton Badovini, che è stato autore in prova di un eccezionale 1'45" 773 e di una notevole prestazione in gara. Dopo un duello durato per tutti i dieci giri della gara, Badovini ha piegato la resistenza del francese Berger su Honda CBR1000, autore di un lungo in fondo al rettifilo del traguardo, proprio all'inizio dell'ultimo giro, che lo ha messo fuori dai giochi per la lotta finale.

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